La linea meccatronica che ambisce al “lotto 1”

La collaborazione tra Novotic e la Bonfiglioli Mechatronic Research, “vicine di casa” nell’Hub 4.0 di Trentino Sviluppo a Rovereto, ha portato alla realizzazione di una linea, lunga 40 m, per il montaggio completo di un riduttore epicicloidale. Un impianto – pensato per lavorare micro-lotti, garantendo la massima flessibilità di produzione – che presenta stazioni automatiche e manuali e si avvale dei mobile robot MiR per la movimentazione e l’approvvigionamento dei componenti.

di Giorgia Stella

È una storia di incontri più o meno fortuiti, più o meno programmati, quella che ha portato alla realizzazione di una linea di assemblaggio concettualmente innovativa, che abbiamo avuto l’opportunità di vedere lo scorso 6 settembre a Rovereto, in provincia di Trento. Il più significativo di questi incontri, evidentemente, è stato quello tra Novotic, azienda trentina nata nel 1998 e specializzata nell’automazione di processo e nella robotizzazione, e Bonfiglioli, nome di primissimo piano nella produzione di riduttori e componenti per il motion control.
Ogni incontro che si rispetti, poi, prevede anche un luogo. In questo caso, parliamo dell’Hub 4.0 di Trentino Sviluppo a Rovereto, polo della meccatronica pensato proprio per mettere in contatto realtà dalla spiccata propensione all’innovazione. Il progetto presentato nel corso dell’evento ha spinto l’assessore provinciale allo Sviluppo Economico, Ricerca e Lavoro, Achille Spinelli, a parlare di “un vero e proprio caso studio, che contiene tutti gli elementi che riteniamo importante valorizzare nel futuro del Polo Meccatronica, ovvero la collaborazione con le scuole per promuovere la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo dei giovani”.

La linea è lunga quaranta metri
“Il nostro obiettivo – ha detto Graziano Passerini, fondatore di Novotic, parlando della storia della sua azienda – era duplice. Da un lato volevamo costruire impianti altamente innovativi, dall’altro studiavamo sistemi che permettessero di ammodernare le linee già esistenti in modo che, anziché essere dismesse, potessero rimanere competitive su un mercato in rapida e continua evoluzione”. Anche Novotic, nel tempo, si è evoluta, passando da due agli attuali 11 dipendenti e, soprattutto, spostando la sua sede al già citato Hub 4.0, in seguito a un altro incontro, fortuito ma decisivo, avvenuto, racconta il Chief Technology Officer Manuel Todesco, “nel corso di una giornata di orientamento professionale per gli studenti presso l’istituto tecnico tecnologico Marconi di Rovereto. Lì ho conosciuto i referenti di Trentino Sviluppo”. Si è quindi avviato un dialogo che ha portato all’insediamento di Novotic nel “corpo L” del Polo Meccatronica, dove ha sede anche la Bonfiglioli Mechatronic Research.
Il dialogo tra le due realtà “vicine di casa” ha avuto come effetto la costruzione della linea automatica customizzata per il montaggio dei riduttori epicicloidali. Lunga 40 m, la linea di compone di 6 robot, 5 presse elettriche, 4 stazioni manuali ergonomiche, 12 navette, 11 sistemi di controllo e presenta un’interfaccia grafica intuitiva.

Assemblare micro-lotti, fino anche a un solo riduttore per modello
“La linea che abbiamo realizzato per Bonfiglioli effettua il montaggio completo di un riduttore epicicloidale”, ci racconta Manuel Todesco, Chief Technology Officer di Novotic, che abbiamo incontrato a Rovereto. “La partenza è una stazione di carico totalmente interfacciata al sistema gestionale di Bonfiglioli: proprio nell’ottica di Industria 4.0, quindi, è possibile attingere a tutti i dati necessari per la parametrizzazione della macchina. In questa stazione, l’operatore carica i componenti sfusi per la realizzazione del riduttore”.
Proseguendo lungo la linea in senso anti-orario, vediamo che i componenti vengono spostati per mezzo dei mobile robot MiR, distribuiti da K.L.AI.N.robotics, fino alle varie fasi del processo di montaggio. “Lungo la linea, operazioni eseguite manualmente in stazioni di lavoro equipaggiate con sistemi ergonomici, banchi registrabili e interfacce uomo-macchina si alternano a stazioni automatiche che prevedono l’utilizzo di robot, presse elettriche e sistemi di controllo connesse al server centrale per la parametrizzazione dell’impianto. La complessità della linea – aggiunge Todesco – è data dalla necessità di assemblare micro-lotti, fino anche a un solo riduttore per modello. L’impianto, in sostanza, si ri-parametrizza ogni volta, senza richiedere tempi di attrezzaggio o inficiare sul rendimento della macchina e sulla produzione”.

Tracciare il componente lungo tutta la sua vita
Le stazioni automatiche lungo la linea sono equipaggiate con robot e presse, che hanno il compito di creare i sotto-assiemi, per poi arrivare, nella fase conclusiva, al prodotto finito. Il sistema è in grado di tracciare completamente il processo di produzione, consentendo così di fare un controllo qualitativo. Pertanto, si ha la possibilità di creare uno storico, sul sistema centralizzato dell’utilizzatore, che riporta tutte le informazioni raccolte nel corso del processo.
Prima di essere disponibile per la logistica, il riduttore viene marcato a laser, gli viene assegnato un codice seriale univoco che lo distingue in tutta la gamma di prodotti Bonfiglioli. L’azienda ha, quindi, la possibilità di tracciare il componente lungo tutta la sua vita e per il suo utilizzo.
“Il componente assemblato dalla linea che abbiamo realizzato – prosegue Todesco – è completamente verificato e può così proseguire verso i reparti di controllo qualità e logistica prima di essere spedito al cliente finale. La linea è stata progettata per lavorare in modalità make-to-order, quindi impostando autonomamente i parametri ed evitando perdite di tempo e costi aggiuntivi”.

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