Presenti sul campo: l’esperienza di chi lavora a scuola

Vito Antonio D’Onofrio lavora da circa 35 anni nell’IISS “Petruccelli-Parisi” di Tramutola, in provincia di Potenza, e in tutti questi anni ha visto il mondo della scuola e la tecnologia cambiare radicalmente. È un grande conoscitore, ovviamente, della scuola e degli studenti, quindi gli abbiamo fatto alcune domande per farci raccontare la sua esperienza diretta.

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Una nuova rete per il futuro

Da Nord a Sud, la Rete M2A, nata da un’intuizione di AIdAM e del MIUR (oggi MIM) e che oggi conta circa 200 istituti aderenti, ha aiutato le scuole di Meccanica, Meccatronica e Automazione a migliorare la propria offerta formativa e ad allinearsi maggiormente alle esigenze delle aziende. Durante un convegno a Roma, è stata organizzata un’Assemblea Costituente affinché questo network virtuoso si allargasse: nasce così la Rete i.M2A, che ingloba anche gli istituti a indirizzo Informatica e Telecomunicazioni.

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La Rete M2A in aiuto delle scuole

Che cos’è la Rete M2A e quali aiuti può dare a istituti e scuole del territorio italiano? Come sono cambiate le esigenze nel mondo della meccatronica, sia dal punto di vista della formazione sia da quello delle aziende? Lo abbiamo chiesto a Imerio Chiappa, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “P. Paleocapa” di Bergamo.

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Il futuro è robotico! Parola di ABB

Da tre anni, ABB punta sulla formazione per gli studenti delle superiori attraverso progetti dedicati in cui ragazze e ragazzi possono cimentarsi sui robot ABB mentre sono ancora sui banchi di scuola, anche con un contest: RoboCup è la competizione che coinvolge diversi istituti, in cui gli studenti programmano delle isole robotizzate. Nel 2022 è stata riconosciuta come competizione ufficiale in ambito scientifico-tecnologico dal Ministero dell’Istruzione italiano

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L’investimento migliore per Automac? La conoscenza

Automac sa bene che la conoscenza è lo strumento migliore per migliorare l’azienda e il mercato in generale, ed è per questo che ha deciso di attuare un piano di “Educational Learning” per migliorare le competenze dei propri dipendenti, non solo prettamente operative. Inoltre, l’azienda ha deciso di investire sui giovani e sul territorio, attraverso un processo di passaggio generazionale e cercando nuovi talenti all’interno degli istituti professionali bergamaschi.

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Le parole chiave di Camozzi: digitalizzazione, sviluppo del capitale umano e sostenibilità

In un contesto sociale ed economico in rapida evoluzione, sono queste le tematiche che, nei prossimi decenni, stabiliranno quali saranno le aziende più competitive in tutti i settori. Anche il Gruppo Camozzi sta disegnando il proprio futuro investendo in questi ambiti e ponendo particolare attenzione al tema dell’educational.

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I robot di Fanuc sono dedicati alla generazione Z

FANUC propone per gli studenti delle scuole, ITS e università diverse attività per appassionarli al mondo della robotica e del manifatturiero, con l’obiettivo di costruire un futuro roseo per il settore. L’azienda sostiene la competizione WorldSkills, ospitando anche gli studenti presso la propria Academy, uno spazio dedicato alla formazione in campo robotico e controllo numerico. Ma non solo: FANUC mette a disposizione celle, partecipa a fiere educational e supporta il percorso formativo negli ITS.

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I robot a scuola sono necessari, K.L.A.IN.robotics ne è convinta!

Dal 2017, K.L.A.IN.robotics ha inaugurato la sua divisione Educational, pensata in particolare per le scuole tecniche superiori: attraverso essa, l’azienda bresciana propone robot didattici per le scuole, in modo da fornire agli studenti nuovi strumenti per conoscere e costruire la tecnologia che viene utilizzata nelle aziende, dando loro delle competenze da spendere subito dopo il diploma.

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