La digitalizzazione si gioca a monte e a valle del processo di lavorazione

“Chiunque intenda seriamente migliorare la produttività dovrebbe guardare oltre le macchine e ai processi. La digitalizzazione ci offre una serie di nuove opportunità che possono contribuire ad aumentare l’utilizzo della capacità produttiva fino al 50% in alcuni casi”. È questo il credo di Heinz-Jürgen Prokop, Chief Executive Officer Machine Tools di TRUMPF che abbiamo incontrato e intervistato in occasione della Blechexpo di Stoccarda.

di Fabrizio Garnero

Al giorno d’oggi si parla e si discute tanto di digitalizzazione e smart manufacturing e sui reali vantaggi che possono portare al lavoro quotidiano delle nostre officine. Un buon numero di imprenditori – più lungimiranti – lo considera un passaggio obbligato per il futuro delle proprie aziende; è però altrettanto nutrita la componente di chi considera queste nuove tecnologie, o almeno per il momento, non ancora così determinanti e fondamentali. In occasione della Blechexpo di Stoccarda dello scorso novembre abbiamo avuto modo di incontrare Heinz-Jürgen Prokop, Chief Executive Officer Machine Tools di TRUMPF che attraverso quest’intervista spiega come i produttori di parti in lamiera possono prepararsi per il futuro partendo dal suo chiaro e ben delineato punto di vista: “Le aziende che non riescono a digitalizzare avranno difficoltà”.

Alcuni costruttori di lamiere lavorano ancora con macchine acquistate dieci o più anni fa. La produzione digitale non è un po’ fuori dalla portata di una fascia di clienti tipici della lamiera?
Potrebbe sembrare così a prima vista, ma in molti casi il tempo sprecato in officina non è dovuto a macchine inefficienti. È difficile a credersi ma è sorprendente vedere come, tuttora, vi sia un gran numero di macchine che lavorano al di sotto della capacità produttiva a causa dei colli di bottiglia presenti nelle singole aziende. Per questo motivo, chiunque intenda seriamente migliorare la produttività dovrebbe guardare oltre le macchine e ai processi a monte e a valle dei processi di taglio, punzonatura, piegatura e saldatura. La digitalizzazione ci offre una serie di nuove opportunità che possono contribuire ad aumentare l’utilizzo della capacità produttiva fino al 50% in alcuni casi. Chi lavora la lamiera non hanno bisogno di una fabbrica intelligente completamente collegata per iniziare a sfruttare al meglio questo potenziale.

Allora, di cosa hanno bisogno?
Possono iniziare con piccoli passi. Per esempio, potrebbero utilizzare il nostro sistema di posizionamento interno Track&Trace per rendere la loro linea di produzione più organizzata tenendo traccia costante di ogni lavoro, oppure potrebbero utilizzare il nostro software TruTops Fab per aumentare la trasparenza in officina e migliorare l’utilizzo della capacità produttiva. Allo stesso modo, potrebbero utilizzare un’applicazione per ordinare i pezzi di ricambio in modo rapido e comodo invece di cercare manualmente ogni numero d’ordine in un catalogo. Ma ciò che conta davvero non sono le soluzioni specifiche che scelgono, ma piuttosto la loro capacità di capire che le opportunità a monte e a valle del processo di lavorazione vengono spesso sprecate. Non è facile documentare questi processi a monte e a valle perché, a differenza delle macchine, non sono visibili a occhio nudo e sono estremamente difficili da monitorare senza digitalizzazione.

Quindi la digitalizzazione è un passaggio obbligato?
Le aziende che hanno organizzato la loro produzione sulla base di principi di fabbrica intelligenti stanno già godendo di un vantaggio competitivo. Tuttavia, la nostra industria subirà una concorrenza ancora più dura e la pressione sui costi in futuro, dato che le dimensioni dei lotti e i tempi di consegna continuano a diminuire. Di conseguenza, gli aspetti della produzione che possono essere catturati solo attraverso la digitalizzazione diventeranno sempre più significativi. Ecco perché è così importante per chi lavora e trasforma la lamiera rendere più trasparenti i loro processi di produzione e iniziare ad affrontare la digitalizzazione se non l’hanno già fatto. Come TRUMPF, siamo lieti di consigliare i nostri clienti sulla base delle conoscenze acquisite dai nostri impianti di lavorazione della lamiera, dove abbiamo introdotto la connettività intelligente diversi anni fa. Ma vogliamo anche assicurarci di poter garantire soluzioni innovative tra cinque anni, ed è per questo che stiamo già lavorando intensamente sul 5G e sull’intelligenza artificiale.

Quindi 5G e intelligenza artificiale sono le scommesse per il futuro anche nel campo delle macchine per lamiera?
Parliamo di un futuro non molto lontano, direi quasi imminente. Parlando di Germania, per esempio, il governo federale tedesco ha raccolto miliardi quest’estate con la sua asta di licenze nazionali 5G alle società di telecomunicazioni. Presto vedremo anche le licenze per l’industria. Utilizzare il 5G per trasmettere dati è chiaramente una scelta migliore, perché il nuovo standard di rete aumenta la capacità di banda larga mobile, che è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per collegare sempre più macchine. Quindi non c’è dubbio che il 5G farà parte della nostra vita quotidiana tra qualche anno. Lo stesso discorso vale per l’intelligenza artificiale; è una storia simile. In TRUMPF, stiamo già utilizzando con successo l’intelligenza artificiale in un’ampia gamma di progetti di sviluppo, a esempio per salvaguardare la qualità delle prestazioni delle macchine o migliorare i loro processi. In breve, non si tratta di decidere se vogliamo partecipare e giocare a questo gioco, ma di assicurarci il modo di vincerlo.

Quali sono gli ostacoli che vedete davanti a voi?
Sono sempre più preoccupato per l’atteggiamento nei confronti delle nuove tecnologie in Germania, ma ritengo che questo possa valere anche per altri paesi come l’Italia per esempio. Mentre siamo impegnati a discutere della mancanza di investimenti nell’espansione della banda larga, la sola città di Shanghai sta investendo diversi miliardi di euro in intelligenza artificiale! Invece di parlare delle opportunità che la digitalizzazione offrirà in futuro, stiamo discutendo della minaccia di perdita di posti di lavoro. Come leader tecnologico, dovremmo essere all’avanguardia nello sviluppo della connettività digitale, altrimenti rischiamo di rimanere indietro rispetto alla concorrenza internazionale.

Ma la perdita di posti di lavoro non è un vero svantaggio della rivoluzione digitale?
Direi che è il contrario. Coloro che non riescono a digitalizzare soffriranno davvero, a lungo termine. Se vogliamo mantenere i livelli salariali in Germania, la nostra unica scelta è quella di ottenere guadagni di efficienza attraverso la connettività. Se l’Italia vuole mantenere e aumentare il suo livello di competitività deve andare per forza di cose in questa direzione. Per aiutare i clienti a raggiungere con successo questo obiettivo nell’industria della lamiera, le nostre macchine sono già predisposte per la connettività e pronte a far parte di un futuro in rete.

Dove saremo tra cinque o dieci anni?
Diverse migliaia di clienti hanno già avuto modo di dare uno sguardo al futuro nella nostra Smart Factory di Chicago. La maggior parte delle soluzioni esposte sono già disponibili, mentre altre sono in fase di preparazione per il lancio sul mercato. Ancora una volta, la chiave sta negli aspetti della produzione che possono essere catturati solo attraverso la digitalizzazione. Il livello di connettività dello stabilimento di Chicago è molto elevato e ciò significa che la maggior parte delle fasi a monte e a valle di taglio, piegatura o saldatura sono automatizzate. È un po’ come nel caso dei bonifici bancari, dove quasi nessuno porterebbe più il foglio di carta in banca. Tra dieci anni, guarderemo a molti aspetti dell’attuale produzione di lamiere di metallo come eccessivamente complicati e antiquati.

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