La prima chitarra indistruttibile completamente in metallo

Sandvik ha creato una chitarra indistruttibile con la stampa 3D e ha sfidato la leggenda del rock Yngwie Malmsteen a distruggerla.

di Giovanni Sensini

Sfasciare le chitarre è ormai una tradizione delle rockstar, ma pochi sanno farlo con la foga del virtuoso chitarrista svedese Yngwie Malmsteen. Il gruppo globale di industrial engineering Sandvik ha deciso di mettere alla prova le sue tecnologie all’avanguardia realizzando la prima chitarra indistruttibile completamente in metallo, e sfidando Malmsteen a sfasciarla con tutta la sua foga.
“Di solito non produciamo articoli di largo consumo, per cui la gente comune non si rende conto di quanto siano all’avanguardia le nostre tecnologie”, spiega Klas Forsström, Presidente di Sandvik Machining Solutions. “Creando una chitarra indistruttibile per un musicista esigente come Malmsteen abbiamo dimostrato l’impegno che mettiamo in tutte le complesse sfide di produzione”.

Adottate soluzioni innovative
Malmsteen, uno dei dieci migliori musicisti al mondo che suonano la chitarra elettrica secondo Time Magazine, è famoso per il suo virtuosismo tecnico, ma anche per la violenza con cui distrugge le sue chitarre. Maestro dell’heavy metal neoclassico, Malmsteen ha pubblicato trenta album e da trent’anni sfascia le sue chitarre sul palco.
“Questa chitarra è una bestia! Tanto di cappello. Sandvik evidentemente sa il fatto suo, non si può negare”, ha commentato Malmsteen. “Il risultato è straordinario. Con tutto l’impegno possibile, non sono riuscito a sfasciarla”.
Per affrontare la sfida, i tecnici Sandvik si sono avvalsi della collaborazione del noto musicista e imprenditore Andy Holt di Drewman Guitars, che li ha aiutati a realizzare un prodotto in linea con gli standard esigentissimi di Malmsteen e con la sua incredibile velocità di esecuzione.
“Abbiamo dovuto adottare soluzioni innovative per tutto, dalla A alla Z. Nessun elemento di questa chitarra era mai stato realizzato prima. È una vera opera d’arte”, ha dichiarato Holt.

Vasta esperienza nel campo delle polveri metalliche e dell’additive manufacturing
Il punto debole di ogni chitarra è l’attaccatura del manico al corpo. Sandvik ha risolto il problema fresando il manico e l’hub principale che penetra nel corpo in un unico pezzo. “Potete anche provare a usare la chitarra come un martello: vedrete che non si rompe”, ha affermato Holt.
Questo strumento è frutto della collaborazione tra varie divisioni di Sandvik. Per realizzare il corpo della chitarra con la stampa 3D, Sandvik ha potuto contare sulla propria esperienza nel campo delle polveri metalliche e dell’Additive Manufacturing. Con i laser è stata quindi creata la forma del corpo, fondendo polvere di titanio finissima, strato dopo strato. Questi strati erano sottilissimi, di spessore inferiore a quello di un capello.
“La produzione additiva ci permette di realizzare componenti con design molto complessi in piccoli lotti”, spiega Amelie Norrby, Esperta di Additive Manufacturing di Sandvik. “Possiamo creare componenti più leggeri, più robusti e flessibili, con strutture interne che sarebbe impossibile ottenere mediante la fresatura tradizionale. “Ed è anche un metodo di produzione più sostenibile, poiché si usa solo il materiale effettivamente necessario per realizzare il componente, riducendo al minimo gli scarti”.
Il manico e i tasti della chitarra sono stati realizzati su un’unica macchina, a partire da un blocco pieno di acciaio inossidabile riciclato.
“La precisione era fondamentale”, spiega Henrik Loikkanen, Machining Process Developer di Sandvik Coromant. “Il nostro software è frutto di anni di esperienza e ci ha fornito consigli sugli utensili e i dati di taglio da utilizzare per fresare la tastiera fino a spessori critici, in alcuni punti anche di 1 mm”.
Un altro problema riguardava la parte dei tasti e del manico che andavano a inserirsi nel corpo della chitarra. Per irrobustirla, è stata utilizzata una nuova struttura costituita da un reticolo super leggero, che è stata inserita tra il manico e i tasti della chitarra. Questa struttura reticolare, in acciaio super-duplex, un’innovazione recentemente introdotta da Sandvik, è un esempio del materiale più robusto al mondo in rapporto a un dato peso.
“Le collaborazioni come questa diventeranno sempre più importanti in futuro”, ha commentato Tomas Forsman, Product Development Specialist di Sandvik. “Le sfide dei nostri clienti diventano ogni giorno più complesse, per cui dobbiamo attingere alla nostra esperienza e lavorare a stretto contatto con partner e clienti per ideare soluzioni innovative per affrontarle”.

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