Nuova soluzione per applicazioni Powder Bed Fusion
Print Sharp 250 è la nuova macchina di medio volume per applicazioni Powder Bed Fusion, prodotta da Prima Additive. Assicura un’elevata qualità dei componenti in termini di superficie e di caratteristiche meccaniche, così come è possibile abbinare alla macchina soluzioni di post-process in caso di applicazioni più specifiche con necessità di parametri più elevati.
di Adriano Moroni
Durante la scorsa edizione di A&T Automation and Testing, la fiera dedicata all’Industry 4.0, misure e prove, robotica e tecnologie innovative, Prima Additive ha presentato Print Sharp 250, la nuova macchina di medio volume per applicazioni Powder Bed Fusion.
Progettata per rendere le operazioni più semplici ed efficienti, la Print Sharp 250 presenta un intelligente software di controllo e un’interfaccia user-friendly, che permette di impostare facilmente la macchina e di operare su di essa senza problemi. La semplicità delle operazioni necessarie per sfruttare questo macchinario permette così di alzare i suoi tassi di utilizzo e le sue performance.
Con un volume di costruzione di 250x250x300 mm, la Print Sharp 250 assicura un’elevata qualità dei componenti in termini di superficie e di caratteristiche meccaniche, così come è possibile abbinare alla macchina soluzioni di post-process in caso di applicazioni più specifiche con necessità di parametri più elevati.
Una completa gamma di servizi
I visitatori della manifestazione hanno avuto la possibilità di vedere e toccare con mano pezzi prodotti con la Print Sharp 250 e scoprire i vantaggi delle più recenti soluzioni per l’Additive Manufacturing con gli esperti di Prima Additive.
Oltre ai sistemi produttivi per la produzione additiva, infatti, Prima Additive fornisce una completa gamma di servizi.
Il cuore dei servizi di Prima Additive è costituito dall’obiettivo comune, condiviso con i clienti: supportare nelle operazioni, formare i clienti e rendere affidabile la produzione al fine di garantire le migliori performance.
I servizi Prima Additive coprono l’intero ciclo di vita del sistema della tecnologia, e contribuiscono a raggiungere l’obiettivo principale dell’azienda torinese: massimizzare il valore aggiunto e il profitto per il cliente.
Allo stand Prima Additive era anche in mostra la sorgente laser Convergent C450, sviluppata da Prima Electro. Un laser fibra di piccole dimensioni e altamente efficiente, pensato e realizzato per le applicazioni di Additive Manufacturing e creato grazie alla grande esperienza del Gruppo Prima Industrie nel settore delle tecnologie laser. Infine, lo stand di Prima Additive ha ospitato la Fondazione Amaldi, importante ente di ricerca italiano. Il principale obiettivo della fondazione è quello di promuovere e supportare la ricerca scientifica, con lo scopo di trasferire le tecnologie da dove iniziano le nuove idee a dove queste possono creare business in termini di nuovi prodotti e servizi.
La loro principale area di competenza è il settore spaziale, considerato un fondamentale strumento di crescita economica per il Paese, nonché una fonte di innovazione che può favorire la competitività, la produttività e l’occupazione.
La presenza della Fondazione Amaldi fa seguito al recente accordo tra Prima Additive e la Fondazione stessa, volto a supportare lo sviluppo delle applicazioni di Additive Manufacturing destinate al settore spaziale.