L’innovazione è a portata di mano

È stato inaugurato a Nembro, in provincia di Bergamo, ATC, l’Additive Technology Center, il centro all’avanguardia per la tecnologia additiva, nato per volontà di DMG MORI, GFM e ITEMA.

di Adriano Moroni

Lo scorso 27 settembre è stato inaugurato ufficialmente ATC, l’Additive Technology Center, il centro all’avanguardia per la tecnologia additiva situato a Nembro, in provincia di Bergamo, nato per volontà di tre aziende: DMG MORI, GFM e ITEMA.
DMG MORI è attiva nella produzione di macchine utensili ad asportazione truciolo, con soluzioni tecnologiche complete; GFM, con oltre 40 anni di esperienza, progetta, produce e assembla componenti meccanici di precisione per tutti i settori industriali avanzati; ITEMA è invece un’azienda specializzata nella produzione di telai per la tessitura.
L’Additive Technology Center nasce come un progetto ambizioso: il primo centro in Italia con la mission di potenziare la conoscenza e l’utilizzo delle tecnologie di Additive Manufacturing, tra cui l’hybrid technology. L’obiettivo è fornire alle aziende il necessario supporto tecnologico per la riprogettazione dei processi di produzione attraverso l’ideazione di soluzioni avanzate e l’expertise unica nel settore, grazie ad un team ingegneristico altamente specializzato.

Supporto a 360°
Fiore all’occhiello di ATC è la messa a disposizione dell’elevato know-how della rete delle tre aziende acquisito a fianco di realtà eccellenti nei settori aerospace, energia, automotive, medicale e meccano-tessile a tutte quelle imprese che intendono servirsi di una tecnologia che segnerà profondamente la lavorazione meccanica nei prossimi anni.
Il valore aggiunto più importante offerto da ATC è infatti la consulenza che viene fornita nella realizzazione di analisi di fattibilità per lo sviluppo sperimentale di prototipi e processi e l’analisi pre-competitiva di componentistica realizzata mediante la tecnologia Additive Manufacturing.
“Forniamo un supporto a 360° al cliente che va dalla selezione del materiale alla definizione del processo, fino alla realizzazione dei pezzi preserie”, ha dichiarato Francesco Stortiero, Direttore Tecnico di ATC durante l’inaugurazione. Il tutto attraverso una collaborazione che prevede attività di co-engineering con il cliente e anche di training per il personale”.

Macchine di ultima generazione
Le macchine che ATC possiede e mette a disposizione delle aziende sono di ultima generazione: Lasertec 65 3D hybrid e Lasertec 30 SLM prodotte da DMG MORI. Ed è proprio l’impiego della tecnologia ibrida a rappresentare oggi la componente più innovativa dell’offerta ATC in grado di avvicinare i due mondi, quello dell’additive e quello della meccanica, e che consente di sfruttare le peculiarità e i vantaggi tanto delle tecnologie tradizionali (che consentono grandi precisioni e finiture superficiali) che di quelle additive. La Lasertec 65 3D Hybrid offre la combinazione di tecnologie su un’unica macchina: la sinterizzazione laser con iniettore di polveri coassiale combina la fresatura e tornitura a 5 assi per la produzione additiva nella stessa qualità dei finiti. La Lasertec 30 SLM utilizza la tecnologia della fusione in letto di polvere per la stampa 3D di pezzi di leghe metalliche; è disponibile inoltre una fresatrice a 5 assi di ultima generazione dedicata per la finitura dei componenti.

Incubatore di idee e open innovation
Importanti si annunciano le ricadute in termini territoriali. ATC, con la diffusione dell’Additive Technology al servizio delle aziende, darà un impulso decisivo all’innovazione del comparto manifatturiero, in particolare al settore meccatronico, candidandosi a diventare il centro di eccellenza dell’Additive Manufacturing in Italia.
Positive anche le ricadute dell’utilizzo della tecnologia additiva sull’ambiente in termini di risparmio energetico ed economia circolare. La produzione additiva procede infatti per addizione e non per sottrazione di materia come accade nelle lavorazioni tradizionali, ed è basata sull’aggregazione di polveri metalliche o polimeriche, che vengono saldati tra loro tramite laser. In questo modo la tecnologia additiva consente di evitare la produzione di scarto e di risparmiare molto in termini di energia.
Strategico si annuncia inoltre per ATC il ruolo della formazione. ATC crede fortemente nello sviluppo della tecnologia additiva nell’ambito delle lavorazioni del futuro. Per questo si mette in gioco per condividere il proprio know-how, si propone come incubatore di idee e open innovation, dispone di conoscenze avanzate e risorse qualificate che intende condividere con Istituti Tecnici e Università allo scopo di trasferire sul campo le potenzialità delle tecnologie più innovative e formando, al tempo stesso, figure in grado di vincere le sfide che la manifattura 4.0 si trova ad affrontare.
ATC arricchisce un territorio che vede già altre realtà importanti come Intellimech e DIH Digital Innovation Hub Bergamo al Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso e intende dialogare con associazioni, imprese e università che hanno attivato percorsi formativi orientati all’innovazione e alla Smart Technology.
ATC è oggi centro all’avanguardia anche per le best practice in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con la messa in campo di misure per la prevenzione e protezione degli ambienti di lavoro e degli operatori.
“ATC nasce sulla spinta di una nostra filosofia improntata alla creazione di quelli che definiamo “ecosistemi operativi”. ATC è un “ecosistema” in quanto ambiente dedicato alla meccanica innovativa e additiva, un luogo di ricerca applicativa. ATC è un luogo fisico in cui produrre pezzi meccanici tenendo conto dei trend in atto, ma in cui non operiamo da soli, bensì in collaborazione con altre importanti realtà. La collaborazione tra DMG MORI, GFM e ITEMA nasce con l’obiettivo di integrare la tecnologia additiva nel processo produttivo e ottimizzare la catena di valore grazie all’esperienza e alle sinergie acquisite a fianco di realtà eccellenti in tutti i settori più avanzati. ATC sarà un centro di livello internazionale, ma al tempo stesso con una rilevanza territoriale molto forte che coinvolgerà il territorio bergamasco e in particolare la Valseriana. Calcoliamo che su 1200 aziende meccaniche bergamasche almeno 250 nei prossimi 10 anni affronteranno la tecnologia additiva e si troveranno a formare personale specializzato con nuove competenze. Con un fabbisogno di almeno un migliaio di persone e significative ricadute nel campo occupazionale”, ha sottolineato Ugo Ghilardi, Divisional Board Member di DMG MORI e Presidente di ATC.
“Seguendo lo spirito su cui si fonda da sempre la nostra azienda, abbiamo messo a fattor comune le nostre conoscenze, animati da uno spirito di condivisione, con l’obiettivo di riuscire a dare, oltre a un servizio produttivo anche quello progettuale.
GFM, infatti, che realizza componenti tecnologici per l’industria, si sta sempre più trasformando per fornire non soltanto servizi di manufacturing, ma anche di engineering, cioè di sviluppo del pezzo insieme con il cliente. In questa prospettiva la manifattura additiva diventa uno strumento indispensabile”, ha dichiarato Manuel Cortinovis, Amministratore Delegato di GFM Spa.
“Cambiare l’approccio nella produzione di pezzi meccanici dalle normali macchine di lavorazione come torni e fresatrici all’additive manufacturing è un vero e proprio cambiamento di paradigma. L’obiettivo di ITEMA è velocizzare sempre di più lo sviluppo di nuovi prodotti in un mercato iper competitivo. Con ATC, è possibile passare dall’idea al prodotto riducendo sensibilmente i tempi di prototipazione e i costi dell’attrezzamento produttivo tradizionale. Come ITEMA, siamo testimoni di quanto la manifattura additiva possa contribuire positivamente alla ricerca e sviluppo per la realizzazione di pezzi strategici in contesti tecnologicamente avanzati e mettiamo al servizio del Centro il nostro know-how di profondi conoscitori del rapporto tra progettazione e produzione. Importante sarà inoltre coinvolgere gli Istituti Tecnici e l’Università di Bergamo per formare addetti specializzati in questa tecnologia innovativa”, ha spiegato Carlo Rogora, Amministratore delegato di ITEMA Group.

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