Una soluzione che trasforma le fonderie
ProJet® MJP 2500 IC è la nuova soluzione di stampa 3D per la realizzazione di modelli per fusione a cera persa di 3D Systems. Consente comode iterazioni di progetto e una migliore funzionalità del design dei componenti metallici ottenuti per fusione.
di Adriano Moroni
La società 3D Systems ha presentato recentemente una nuova soluzione di stampa in 3D rivolta ai professionisti delle fusioni a cera persa, il ProJet® MJP 2500 IC, che consente di ottenere i modelli RealWax™ in una frazione del tempo e con una notevole riduzione dei costi rispetto alla produzione dei modelli di tipo tradizionale. Progettata sfruttando l’esperienza e l’approccio unico nel genere di 3D Systems, inclusi software, hardware, materiali e servizi, questa soluzione di fonderia digitale è concepita per trasformare un processo di fabbricazione vecchio di secoli, consentendo un significativo risparmio di tempi e costi e creando nuove opportunità per i tipi di parti ottenibili per fusione.
Il tipico tempo di produzione di un modello a cera persa 3D è di alcune ore o inferiore; nessuno spreco di tempo e denaro nel processo di stampaggio a iniezione per gli utensili dei modelli tradizionali. La riduzione dei costi dei modelli iniziali può essere significativa se si tiene conto anche dei costi del tooling per lo stampaggio a iniezione tradizionale. Ad esempio, in un’analisi comparativa dei costi effettuata da Mueller Additive Manufacturing Solutions, l’attrezzatura di un modello per una camma meccanica costa 6.060 dollari, mentre il modello equivalente stampato in 3D costa meno di 25 dollari, con tempi di realizzazione ridotti al solo tempo necessario alla stampa.
Numerosi vantaggi
Soluzione indicata per la produzione di componenti metallici stampati, la ProJet MJP 2500 IC è perfettamente adatta a soddisfare le necessità di iterazioni nella fase iniziale di progettazione per arrivare alla fabbricazione e produzione di volumi ridotti. Operare nell’ambito di un flusso di lavoro digitale consente una completa libertà di progetto e permette ai modelli in cera di beneficiare dell’ottimizzazione della topologia, di alleggerimenti del peso e dell’unione di parti. I file di progetto sono preparati per la stampa 3D e gestiti dal software 3D Sprint™. I modelli sono prodotti in cera 100% VisiJet® M2 ICast, un materiale che presenta le stesse caratteristiche di colata e burnout delle tradizionali cere per fusione e si adatta perfettamente ai protocolli di fonderia attualmente utilizzati.
“I modelli in cera prodotti con ProJet MJP 2500 IC sono incredibili. Siamo in grado di produrre parti che prima risultavano impossibili da realizzare con il tradizionale stampaggio a iniezione in cera. Inoltre, la qualità delle parti, la finitura superficiale e la precisione ci hanno consentito di passare a questo sistema per una quota sempre maggiore della nostra produzione. Infine, la complessità delle parti che siamo in grado di produrre ci consente di offrire ai nostri clienti nuove funzionalità”, afferma Al Hinchey, 3D Print Manager, Invest Cast, Inc.
È possibile garantire tolleranze ridotte
La tecnologia MultiJet Printing (MJP) di 3D Systems consente di ottenere finiture superficiali più lisce, bordi affilati e dettagli fini con un’accuratezza e ripetibilità tali da garantire tolleranze ridotte. Le iterazioni e l’ottimizzazione del progetto per parti complesse possono ora avvenire rapidamente e in modo economicamente conveniente.
“In linea con la strategia di 3D Systems di trasformare la produzione con soluzioni di fabbricazione additiva ottimizzate, abbiamo sviluppato il ProJet MJP 2500 IC al fine di migliorare sia l’aspetto economico che la funzionalità dei modelli per fusione a cera persa e le parti realizzate in tal modo. Secondo Mueller Additive Manufacturing Solutions, il mercato mondiale della fusione in cera persa vale attualmente 14 miliardi di dollari, compresi i componenti per i settori aeronautico e automobilistico. La ProJet MJP 2500 IC non solo elimina la necessità di attrezzature per lo stampaggio ad iniezione, ma può aumentare potenzialmente la funzionalità della parte realizzata per fusione riducendone nel contempo il peso, fattori entrambi cruciali per il miglioramento dell’efficienza delle parti”, spiega Mike Stanicek, Vice Presidente, Product Management, Materiali Plastici, 3D Systems. “Questo consente potenzialmente alle fonderie di applicare un sovrapprezzo per parti realizzate entro giorni anziché settimane. La ProJet MJP 2500 IC rappresenta una vera svolta per tutti i settori che utilizzano fusioni in cera persa”.