Alluminio e legno per il nuovo Centro Sport e Cultura di Bondeno
Un efficiente sistema di facciata riportata su legno messo a punto da Schüco Italia caratterizza il nuovo Centro Polifunzionale di Arte e Cultura di Bondeno (Ferrara), realizzato grazie a un Fondo di Solidarietà per la ricostruzione post-sisma.
di Roberto Guccione
Inaugurato lo scorso 18 dicembre, il nuovo Centro Polifunzionale di Arte e Cultura di Bondeno – comune della pianura ferrarese duramente colpito dal terremoto del 2012 – completa la rete di servizi comunali della cittadina romagnola, offrendo ai cittadini nuovi spazi di aggregazione e di diffusione della cultura. L’opera è stata realizzata grazie al Fondo Ricostruzione Emilia, il fondo di solidarietà promosso all’indomani del sisma da Confindustria, dalle tre confederazioni sindacali nazionali CGIL, CISL e UIL e da Confservizi. Grazie a questi finanziamenti la progettazione del Centro Sport e Cultura è stata affidata al prestigioso studio Mario Cucinella Architects insieme ad altre quattro opere pubbliche della zona: la scuola di danza a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia, il centro ricreativo a Quistello, nel mantovano, il centro socio-sanitario a San Felice sul Panaro, nel modenese, e la Casa della Musica a Pieve di Cento, inaugurata il 29 maggio scorso alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Centro Sport e Cultura è il simbolo più importante della rinascita della vita sociale di Bondeno: il nuovo edificio sorge a est rispetto al centro della cittadina, in un’area strategica dal punto di vista urbanistico perché già caratterizzata dalla presenza di un’importate struttura sportiva. Il progetto di Mario Cucinella prevede la compresenza di volumi cilindrici accessibili e collegati fra loro mediante percorsi in quota. Le forme architettoniche sono ispirate al paesaggio agreste e alle attività tipiche del territorio, richiamando le balle circolari di fieno che punteggiano i campi dopo la mietitura. Sostenuto da strutture in calcestruzzo, acciaio e legno che creano suggestivi ambienti circolari aperti verso il paesaggio, il Centro Sport e Cultura ospiterà diverse funzioni: palestra, teatro, cinema, sala conferenze. Un impianto fotovoltaico contribuirà a soddisfare il fabbisogno di elettricità della struttura.
Alluminio e legno per facciate ad alte prestazioni
Per l’involucro edilizio, i progettisti hanno scelto il sistema Schüco AOC 50 TI.SI riportato su legno, soluzione caratterizzata da flessibilità, leggerezza e ottime prestazioni energetiche. Si tratta di un sistema che nasce per coniugare estetica, trasparenza ed elevate performance con spessori minimi dei profili e possibilità di sviluppo di vetrate di grandi dimensioni. AOC 50 TI.SI è un sistema a montanti e traversi in alluminio che presenta una sezione in vista di soli 50 mm (o 60 mm), ideale per facciate verticali da riportare su strutture portanti in legno, oppure, nella versione ST, su strutture in acciaio. Può raggiungere valori di trasmittanza termica inferiori a Uf = 0,8 W/m2K, in linea con i rigorosi requisiti della certificazione Casa passiva per facciate verticali e area del tetto.
Un altro importante vantaggio riguarda la facilità d’installazione e tenuta. Grazie alla nuova tecnologia di installazione “a perni”, brevettata per una posa in opera razionale e semplificata, l’impiego di pesanti vetri (anche tripli) non costituisce un vincolo in termini dimensionali e strutturali anche a vantaggio della riduzione dei tempi di realizzazione. Inoltre sono state quasi completamente eliminate le barriere di tenuta con sigillanti liquidi, creando tre livelli di drenaggio utili alla flessibilità progettuale e a ottenere un’efficace tenuta dell’involucro edilizio. Il sistema è inoltre testato per raggiungere le più elevate classi antintrusione (fino a RC 3) sia con sottostrutture in acciaio sia in legno. Gli elementi del sistema consentono carichi del vetro elevati: fino a 810 kg per il legno e a 1190 kg per l’acciaio. Queste soluzioni sono compatibili con l’uso delle snelle copertine già disponibili per i sistemi FWS 50 e FWS 60 e, oltre all’impiego di tamponamenti con spessori compresi tra 06 e 58 mm, le superfici vetrate possono essere integrate con moduli fotovoltaici (BIPV).