Soluzioni sostenibili per un futuro più green

Industrial Frigo è specializzata in sistemi di controllo della temperatura dei processi industriali. Daniele Penocchio, Amministratore delegato dell’azienda bresciana, spiega i vantaggi delle tecnologie sviluppate per la pressocolata e la trasformazione dell’alluminio

di Alberto Pomari

Dal 1970 Industrial Frigo, con sede in provincia di Brescia, è una grande realtà leader mondiale nel campo della refrigerazione industriale. La capacità imprenditoriale, unita alla volontà ed al sacrificio, ha permesso di creare una solida azienda. Oggi con oltre 180 collaboratori tra addetti diretti e commerciali esterni, Industrial Frigo punta ad allargare i propri mercati di riferimento. Abbiamo incontrato l’amministratore delegato della Società, Daniele Penocchio

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Daniele Penocchio, CEO di Industrial Frigo Srl

Lo sviluppo di Industrial Frigo appare costante negli anni

“Industrial Frigo è nata nel 1970 e quest’anno abbiamo festeggiato i 54 anni di attività. Siamo un’azienda familiare fondata da mio padre Camillo Penocchio e da Paolo Sorlini, entrambi scomparsi. Negli anni abbiamo sviluppato macchinari per il raffreddamento delle materie plastiche. Alle origini operavamo nel mercato nazionale, che già allora era uno dei mercati più prosperi e con maggior numero di trasformatori in Europa. Dopo il ritiro di mio padre nel 2004, l’azienda è stata gestita da noi figli: io, mio fratello Roberto e mia sorella Caterina Michela, socia non operativa. Da quel momento abbiamo iniziato a concentrarci sul settore delle materie plastiche, espandendoci nel mercato estero, e successivamente su altri settori diversi tra loro, ma accomunati dalla stessa esigenza di controllo delle temperature di processo. Oggi l’azienda affronta il mondo della refrigerazione e del controllo della temperatura dei processi industriali in molti più settori rispetto a quelli di partenza. Spaziamo dal mondo della trasformazione delle materie plastiche al settore della lavorazione dell’alluminio, all’industria chimica, enologica e meccanica in generale. Oggi siamo presenti in varie parti del mondo: dal Sudamerica agli Stati Uniti, Asia, Africa e ovviamente in tutta Europa, in particolare in Germania e in Polonia dove abbiamo aperto filiali commerciali e di servizio. Escludendo il periodo del Covid, durante il quale abbiamo comunque mantenuto e consolidato la nostra quota di mercato, il nostro fatturato è costantemente cresciuto, con tassi annui di crescita media superiori al 10%. Oggi abbiamo raggiunto un fatturato superiore a 37 milioni di euro annui con prospettive di ulteriore crescita per quest’anno e per il futuro. Prevediamo questa crescita nonostante le incognite attuali e i segnali di rallentamento a livello globale. La Germania è apparentemente l’area maggiormente in sofferenza e ciò si riflette sull’Italia, notoriamente legata al mercato tedesco. La causa principale sembra essere la crisi del mercato automotive, in fase di transizione dal motore endotermico all’auto elettrica. Questa transizione sembra non avere la continuità che ci si attendeva. A questo si è aggiunta la concorrenza delle auto elettriche cinesi, molto più economiche delle nostre. Qualche perplessità suscita la politica dei dazi, già attivi negli Stati Uniti, e che potrebbero non bastare a contrastare l’afflusso di auto orientali. Altro punto importante per quanto riguarda i possibili riflessi sul mercato nazionale è che la BCE sta finalmente valutando un abbassamento dei tassi di interesse e della Transizione 5.0 che dovrebbe portare ad ulteriori cambiamenti ed evoluzioni”.

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Impianto di refrigerazione progettato su misura per il settore della lavorazione dell’alluminio

E per quanto riguarda l’alluminio, come siete posizionati?

“Il segmento industriale dell’alluminio rappresenta oggi più del 15% del nostro fatturato, una quota per noi in crescita. Questo settore è importante perché noi proponiamo soluzioni non solo per la termoregolazione dello stampo, ma anche per controllare il raffreddamento di macchine o fluidi di processo in altri comparti, come le fonderie e gli impianti di lavorazione dell’alluminio”.

Come funziona questa tecnologia?

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Impianto di distribuzione di liquido refrigerato collegato a presse per la lavorazione dell’ottone
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Sistema integrato di refrigerazione a risparmio energetico per i processi di lavorazione dell’alluminio

“La tecnologia che viene applicata per gli impianti di raffreddamento centralizzati dipende dall’esigenza dei vari settori, ossia qual è il limite di temperatura da gestire. Tendenzialmente, noi cerchiamo di essere alternativi alle torri di raffreddamento tradizionali che utilizzano grandi quantità di acqua, per un discorso di sostenibilità. La scarsità delle risorse idriche è un problema che deve essere affrontato. Questo vuol dire lavorare molto sulle fonderie con i nostri sistemi a circuito chiuso, condizionati da un impianto frigorifero abbinato a un sistema di scambio termico aria-acqua e soprattutto riducendo al minimo i consumi di acqua. In automatico questo sistema permette di decidere a seconda della situazione climatica di utilizzare aria o acqua per il raffreddamento, consumando sia meno acqua possibile, contenuta in un circuito chiuso, sia energia; questo avviene anche nei momenti di picchi elevati di temperatura ambiente, garantendo una temperatura stabile che porta ad una produzione più efficiente. I nostri sistemi utilizzano motori che permettono di consumare poca energia per la produzione di freddo, permettendo di ottenere una temperatura stabile in qualsiasi condizione climatica. È chiaro comunque che in ogni circostanza analizziamo preventivamente la sostenibilità del progetto per verificare se l’investimento è giustificato dal risparmio economico ottenuto e dall’ottimizzazione del processo produttivo. Debbo dire che, negli ultimi cinque anni, abbiamo notato che in alcune zone climatiche la temperatura media è aumentata notevolmente, prolungando sempre di più nell’arco dell’anno la presenza di periodi caldi”.

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Sistema integrato di refrigerazione a risparmio energetico per la lavorazione dell’ottone
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Sistema integrato di refrigerazione a risparmio energetico per la lavorazione dell’ottone

Tornando alla riduzione dei consumi energetici, quali sono le innovazioni sviluppate negli ultimi anni?

“Il nostro principale sforzo tecnologico oggi è trovare soluzioni per ridurre i consumi energetici e di conseguenza ridurre le emissioni di CO2. Noi abbiamo messo a punto dei sistemi con macchine ibride che a seconda delle temperature utilizzano gruppi frigoriferi che, all’occorrenza, intervengono in modo intelligente e automatico su quella che è la gestione della temperatura, per garantire un risparmio energetico: è chiaro peraltro che mantenere delle condizioni stabili di temperatura permette di avere meno scarto e condizioni di lavoro migliori. Inoltre abbiamo già una gamma di prodotti che utilizzano gas ecocompatibili in accordo con le più recenti normative internazionali”.

E per quanto riguarda i vostri competitor?

“La concorrenza esiste da sempre e noi la riteniamo uno stimolo a migliorare. Per nostra fortuna noi siamo costruttori di impianti personalizzati sulle esigenze dei clienti e non operiamo in un mercato appetibile per i grandi numeri. Facciamo impianti chiavi in mano in Italia e all’estero: proprio in questo periodo stiamo completando due importanti interventi negli Stati Uniti. Offriamo quindi soluzioni sartoriali per ogni cliente, inclusa naturalmente l’assistenza professionale dei nostri addetti. Questo per noi è un grande vantaggio competitivo nel confronto con prodotti di massa che puntano al continuo ribasso dei prezzi”.

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Impianto di refrigerazione integrato a torri di evaporazione per il settore della lavorazione dell’alluminio

E per quanto riguarda i gas utilizzati?

“A partire dal primo gennaio 2027 ci sarà un ulteriore step ma purtroppo solamente a livello europeo, sempre in prospettiva del non auspicabile aumento del riscaldamento globale. Il primo passaggio è avvenuto nel 2010 con il divieto di utilizzare i CFC dannosi per l’ozono. Questi gas venivano utilizzati non solamente nei frigoriferi ma anche nel settore del condizionamento, nei deodoranti ed altro ancora e sono stati banditi in tutto il mondo. L’Europa ha ulteriormente alzato i requisiti ambientali stabilendo che i gas utilizzati erano molto dannosi. In America e in Cina invece utilizzano l’aria condizionata in modo spropositato ed eccessivo. Sono di ritorno dalla Florida dove ho visto locali che mantenevano assurde basse temperature all’interno, con porte e finestre aperte, nonostante una temperatura esterna di 35 gradi. In Giappone, devi mettere il maglione quando d’estate entri in un ambiente chiuso.

Concludo quindi questo incontro ricordando che tutta l’impiantistica sviluppata da Industrial Frigo è progettata per garantire prestazioni ottimali, efficienza energetica e massima affidabilità. Tra le caratteristiche chiave dell’impianto, spicca la sinergia tra le unità di rilancio dell’acqua e le torri di raffreddamento, caratterizzate dalla tecnologia avanzata PLUG&PLAY. Questo sistema monoblocco assicura un’installazione rapida e agevole, riducendo i tempi di inattività e ottimizzando l’efficienza complessiva dell’impianto.

Grazie agli scambiatori interni di alta qualità, l’acqua utilizzata nel processo di raffreddamento raggiunge livelli di purezza elevati, contribuendo non solo al corretto funzionamento dell’impianto, ma anche alla vita utile delle macchine di pressocolata. La progettazione attenta di Industrial Frigo consente quindi di personalizzare ogni aspetto dell’unità, garantendo una perfetta integrazione con le esigenze specifiche dei nostri utilizzatori finali”.