Al via la nuova edizione della Low Pressure Die Casting School
Cresce la richiesta di getti colati in bassa pressione e le fonderie sono alla ricerca di specialisti in questa tecnica di colata. Il prossimo ottobre prenderà il via la seconda edizione della LPDC Low Pressure Die Casting School, per formarei nuovi LPDC Technologist
di Greta Consoli
Le richieste sempre più esigenti del mercato del mondo automotive, nel settore dei componenti strutturali, derivate da necessità di alleggerimento, riduzione dei consumi, miglioramento delle prestazioni, riciclabilità, salvaguardia dell’ambiente ed estetica, stanno portando le fonderie ad adottare tecniche e materiali sempre più all’avanguardia. “Nel settore automotive si cercano sempre più componenti di minori dimensioni, meno ingombranti, più leggeri, ma molto più resistenti”, commenta Enio Gritti della FMB, fonderia di alluminio di Pavone Mella (BS) del gruppo OMR – Officine Meccaniche Rezzatesi. “Da qui l’esigenza di un processo che possa assicurare maggior affidabilità, maggior resistenza e compattezza del materiale: la colata in bassa pressione (LPDC Low Pressure Die Casting)”. “La tecnica di colata in bassa pressione”, spiega Gritti, “permette di ottenere getti con prestazioni meccaniche migliori rispetto alla pressocolata ed alla colata in conchiglia a gravità, grazie alla possibilità di gestire la colata, ottenendo getti con strutture metallurgiche più fini e compatte, in grado di dare risultati migliori e più affidabili nei test di durata e di resistenza a fatica necessari per l’omologazione del prodotto”. “Con lo sviluppo della bassa pressione, la richiesta di riduzione delle emissioni di CO2 e del conseguente alleggerimento dei veicoli e l’applicazione prevalente di fusioni in alluminio nel mondo dell’automotive – racconta ancora Gritti – nel settore per componenti strutturali è previsto un forte incremento di volumi. Sul mercato, però, c’è ancora bassa capacità produttiva di fonderia e ancora poche aziende si sono spostate sulla produzione in bassa pressione”. “Quello che sicuramente manca oggi per stare al passo coi tempi e per essere competitivi, sono tecnologi esperti di fonderia, dotati di conoscenza del comportamento delle leghe, competenza nei trattamenti termici e nel processo di colata, sicuramente più complesso rispetto a quello della pressocolata”. Proprio per andare incontro alle esigenze delle fonderie del territorio, AQM e CSMT hanno avviato lo scorso anno un progetto didattico dedicato alla Colata in Bassa Pressione: la LPDC School, acronimo di Low Pressure Die Casting School, con l’obiettivo di formare i nuovi Low Pressure Die Casting Technologist (o LPDC Technologist), figure certificate dotate di conoscenza metallurgica, capacità pratiche per la gestione dei cicli di lavorazione, conoscenza delle metodologie, degli strumenti e delle tecniche di lavoro della colata in bassa pressione. Dopo l’esito brillante della prima edizione, che per il 2017 ha visto la partecipazione di 23 studenti provenienti da numerose aziende del territorio bresciano, veneto, trentino ed emiliano, il 3 ottobre prossimo è previsto l’avvio della seconda edizione. I destinatari sono dipendenti di fonderie o di aziende che lavorano, trasformano o utilizzano getti in bassa pressione o realizzati con altre tecnologie, che potenzialmente possano ricoprire ruoli di responsabilità operativa, gestionale e dell’ufficio tecnico, oltre a neo-diplomati o neo-laureati che intendono inserirsi in modo qualificato in aziende del settore. Il percorso, strutturato in 202 ore di formazione, si sviluppa con didattica frontale in aula, lezioni teoriche e dimostrazioni operative. La docenza è sviluppata da professionisti con lunga esperienza operativa nel settore della Colata in Bassa Pressione, metallurgisti e specialisti di AQM, docenti universitari ed esperti di aziende specializzate nelle lavorazioni e realizzazione dei prodotti e servizi collegati al mondo LPDC.