AntiCovid19%: fare, oltre che sperare
AntiCovid19%, una proposta di Smith & Mason Italia e StrikoWestofen per promuovere gli investimenti e la ripresa delle fonderie in Italia
La pandemia del Covid-19 si è abbattuta sulla nostra salute fisica, sulla nostra percezione della sicurezza, sul nostro lavoro. Il lockdown ci ha anche abituato ad aspettare e ad aver paura. Adesso ne stiamo uscendo, con fatica e con le tracce di ciò che abbiamo vissuto, soprattutto in certe aree e in certi contesti che purtroppo accomunano la fonderia di alluminio italiana e la pandemia nella sua forma più devastante.
Ci piace essere positivi, vediamo con enorme soddisfazione in piano di rinascita industriale dell’UE che guarda molto alla sostenibilità, al locale, alle piccole e medie aziende, al Green Deal che privilegia il nostro metallo come campione del risparmio di risorse,della salvaguardia dell’ambiente, del riciclo e dell’economia circolare, presentiamo quindi un caso, quello dell’ AntiCovid19% di Smith & Mason Italia, che ci è sembrato interessante e che mostra una voglia di ripresa con una valenza di concretezza che va ben oltre i fiumi di parole da cui siamo stati investiti negli ultimi mesi. Da anni Smith & Mason opera sul mercato italiano, distribuendo nelle fonderie di alluminio alcuni marchi leader del mercato mondiale: Refratechnik, produttore tedesco di refrattari, StrikoWestofen, leader mondiale nella produzione dei forni per l’alluminio (Westomat e StrikoMelter), Eccomelt, produttore canadese di una alternativa eco-conveniente ai pani di AlSi7. Collegato al core business dei propri partner internazionali, Smith & Mason fornisce servizio tecnico e impianti innovativi sviluppati per le fonderie di alluminio. Da oltre vent’anni in continua crescita, fino a febbraio 2020. Durante la chiusura forzata, in collaborazione con i vertici della StrikoWestofen, il titolare della Smith & Mason, Marco Checcacci, ha configurato una proposta per affrontare un periodo difficile che si annunciava assolutamente inevitabile. Gli chiediamo di spiegarci brevemente la sua iniziativa, con il commento di una delle aziende che hanno aderito all’iniziativa AntiCovid19%, la Pressofusioni Sebine.
“Dopo aver cavalcato negli scorsi anni l’euforia dell’Industria 4.0 con i relativi vantaggi fiscali”, spiega Marco Checcacci, “ho visto arrivare sul settore della fonderia i danni della crisi dell’automobile, senza peraltro esserne coinvolto in prima persona, perché fino a febbraio 2020 noi abbiamo tenuto, anche sulla vendita degli impianti. Parlo sia dei forni StrikoWestofen sia delle nostre innovative T-Ladle, le siviere progettate per il trasporto in sicurezza dell’alluminio liquido.
Il mercato a febbraio sembrava mostrare segnali di ripresa un po’ per tutti. Poi è arrivato il Covid-19 e tutto si è fermato. Tutti i progetti di investimenti produttivi (anche piccoli) sono stati bloccati. Con Burkhard Schaeck, sales manager di StrikoWestofen, ci siamo chiesti che cosa potessimo fare noi, in concreto, in quella situazione. Le previsioni erano di un crollo delle vendite di StrikoWestofen per molti mesi, nessun vantaggio dall’essere l’unico produttore di forni presente in tutto il mondo, perché da tutto il mondo arrivavano le stesse notizie di blocco degli investimenti. Abbiamo così deciso di dare una mano a noi stessi dando una mano al mercato italiano”.
Perché proprio l’Italia?
“Perché l’Italia, fin dall’inizio, era il simbolo della pandemia nel mondo occidentale, perché l’Italia negli ultimi anni è stata il primo mercato per StrikoWestofen e, certamente, perché l’Italia è il mio mercato. E’ così nata l’idea di AntiCovid19%, per esorcizzare il mostro. Un’iniziativa banale se volete, ma concreta: fino a fine agosto, su tutta la gamma dei forni StrikoWestofen, offriamo il 19% di sconto, per consegne entro un anno, sul listino 2020”.
Bene, questo è quindi l’impegno di StrikoWestofen; e la Smith & Mason?
“Non si può fare la guerra nascosti nelle retrovie. Abbiamo da subito esteso la proposta ai nostri macchinari: Siviere T-Ladle, Riscaldatori T-Heater, Forni Aluguard, De-Tector, sistemi termografici fissi interconnessi. Abbiamo anche incluso nella promozione lo SmartFond, il nostro nuovo sistema per il controllo da remoto della fonderia”.
Avete previsto dei limiti o condizioni particolari per questa promozione Anticovid19%?
“Certamente. Il primo confine è temporale, tutto termina a fine agosto, quando si spera che la situazione tornerà a mostrare sintomi di normalità. Il secondo limite è geografico perché per StrikoWestofen riguarda tassativamente solo il mercato italiano; per Smith & Mason, invece, l’iniziativa vale per tutto il mondo”.
Che risposta avete avuto dal mercato?
“Direi molto positiva, in linea con i nostri obiettivi e le nostre aspettative; abbiamo raggiunto lo scopo di dare una sveglia al mercato, abbiamo dimostrato fiducia e generato fiducia. Il punto essenziale per noi era dare un impulso al nostro business, anche a costo di tagliare i profitti, e tra qualche mese potremo avere un quadro finale più preciso. Intanto diciamo che qualcuno ha avuto coraggio ed ha incassato il beneficio, come è giusto. Abbiamo venduto alcuni Westomat, anche ad un nuovo cliente che forse aspettava un’opportunità economica per avvicinarsi ad una tecnologia nuova per lui. Abbiamo in lavorazione anche alcune nuove richieste per degli StrikoMelter.
La risposta più positiva l’abbiamo avuta per lo SmartFond, il sistema che abbiamo sviluppato per tenere sotto controllo da un cloud i parametri di funzionamento dei forni: temperature, produzione, consumi, allarmi. Già prima offrivamo il sistema ad un prezzo aggressivo, l’AntiCovid19% lo ha reso ancora più conveniente o forse il sistema è in linea con lo smartworking e in generale con la necessità di controllare i processi industriali da remoto”.
Sentiamo, ora come diretto interessato all’iniziativa AntiCovid19%, il commento di Davide Bresciani, amministratore di Pressofusioni Sebine, una nota azienda produttrice di pressocolati di alluminio, attiva da oltre cinquant’anni, che opera nel settore automotive, elettrodomestico e della meccanica generale. Localizzata in Val Camonica, tra Brescia e Bergamo, nel centro della zona più colpita dal Covid-19, l’azienda ha sicuramente vissuto momenti molto difficili, ma comunque oggi ha acquistato una siviera T-Ladle da Smith & Mason, con il bonus della promozione. E’ certamente confortante vedere che la forza imprenditoriale è più forte della pandemia e delle sue conseguenze, pensare ad investire in questo momento vuol dire senz’altro credere nell’azienda e vedere un quadro futuro con qualche certezza.
“Mi viene da dire che forse abbiamo avuto anche un pizzico di follia, comunque ha pesato tanto la voglia di credere in quello che si è sempre fatto, con fatica e con difficoltà, ma sempre con entusiasmo, raccogliendo i risultati del nostro lavoro. La nostra azienda stava in effetti vivendo un trend di continua e forte crescita prima della pandemia, una situazione che ha indubbiamente attenuato gli effetti del crollo generale dovuto al Covid-19.
Certo, se guardo i numeri di oggi forse dovrei essere più conservativo, ma abbiamo nuove richieste per il mondo dell’auto ibrida ed elettrica, con getti in nuove leghe di alluminio. Ci serviva una nuova siviera da dedicare alla nuova lega ed abbiamo colto l’occasione della promozione di Smith & Mason per acquistare a buon prezzo un macchinario che ci dà molti vantaggi rispetto alla soluzione tradizionale. Maggior sicurezza, minori perdite di calore nel trasporto, maggior durata dei materiali. Sono tutti aspetti che valgono soldi. Del resto gli investimenti si fanno per guadagnare”.
La fiducia nell’impresa è la forza del nostro manifatturiero, in particolare vorrei dire del comparto dell’alluminio. Concludiamo con Marco Checcacci chiedendogli di spiegarci in breve il significato del logo AntiCovid19% che supporta la campagna e che abbiamo qui riprodotto.
“Molto semplice: due mani che si stringono. Un’azione oggi vietata nella realtà fisica ma che ben rappresenta il bisogno di collaborazione, una componente essenziale per uscire da questa situazione incredibile. Mi piaceva anche il significato di normalità contenuto in questo gesto, un gesto che per essere sincero mi manca nei molti incontri su Skype, Teams, Zoom. Un gesto che mi manca di più adesso che, tornato finalmente a visitare i miei clienti, non posso ancora salutare alla vecchia maniera con la classica stretta di mani”.