FRECH, 70 anni di tecnologia e innovazione
Il costruttore tedesco di macchine di pressocolata festeggia 70 anni di attività. Leader nel segmento delle macchine a camera calda, Frech annuncia importanti novità in arrivo per le macchine a camera fredda. Lo spiega Fabio Sabia, responsabile di Frech Italia
di Mario Conserva
Il Gruppo Frech, un grande nome nel comparto internazionale delle macchine di pressocolata, celebra i 70 anni di vita. L’azienda fu fondata nel 1949 dal costruttore di utensili Oskar Frech a Schorndorf, vicino a Stoccarda, per la produzione di utensili per pressocolata e per l’iniezione della plastica. Nel 1965 il figlio del fondatore, Wolfgang Frech, laureato in ingegneria meccanica, si prese la responsabilità di condurre l’azienda; è stato il promotore dell’espansione della gamma di prodotti fino a includervi macchinari per pressocolata a camera calda e fredda, oltre che dell’orientamento internazionale dell’azienda. Oggi l’azienda Oskar Frech GmbH + Co. KG, guidata dal CEO Dott. Ing. Ioannis Ioannidis, è nota per la produzione di macchine ed equipaggiamenti per pressocolata di altissimo livello. La qualità è il motto e la promessa del marchio Frech. La gamma di competenze del gruppo comprende un ampio portafoglio di macchine per pressocolata, moderni sistemi per forni e dosaggio oltre a unità di termoregolazione e dispositivi di pulizia per gli stampi, tecnologia di automazione e del vuoto, una rete di assistenza globale e un centro di R&D famoso nel mondo. Il gruppo Frech ha il suo quartier generale a Schorndorf, vicino a Stoccarda, nella Germania meridionale, oltre ad un Centro Vendite e Assistenza nel Nord della Germania a Velbert, altre 20 tra filiali internazionali e uffici commerciali e 10 agenti di vendita internazionali. Con un fatturato complessivo intorno a 100 milioni di euro, il Gruppo occupa in totale oltre 800 dipendenti, con una percentuale importante di tecnici specializzati dedicati all’assistenza clienti.
Per capire meglio le caratteristiche e le prospettive di Frech a livello globale, con un’attenzione al mercato europeo ed italiano, abbiamo incontrato Fabio Sabia, responsabile di Frech Italia, nella sede della filiale a Caronno Pertusella in provincia di Varese. “Il nostro Gruppo celebra i 70 anni di attività e questo è un grande traguardo in un comparto così dinamico come è quello della pressocolata, specialmente negli ultimi anni. Ma anche la filiale italiana Frech Italia Srl ha qualche cosa da festeggiare, dal momento che quest’anno abbiamo la ricorrenza dei primi trenta anni di vita. Frech ha infatti buone radici in Italia da lungo tempo con una presenza a tutto campo per la vendita e l’installazione di macchine nuove, servizio manutenzione, assistenza e ricambistica, con un fatturato annuo di circa tre milioni di euro”.
Come possiamo definire in modo sintetico la vostra posizione nel mercato delle macchine e sistemi per la pressocolata?
“Credo ci venga riconosciuta da tutti la posizione di leader storico nella gamma delle macchine a camera calda per le leghe Zama e per il magnesio. In questo segmento di mercato il marchio Frech significa essere all’avanguardia per tecnologia, efficienza e sostenibilità, le nostre macchine sono il miglior modo per le aziende di pressocolata di affrontare la concorrenza globale e accettare le sfide del futuro. Le caratteristiche principali delle macchine, con forza di bloccaggio fra i 240 kN e i 5.800 kN, sono l’ottimizzazione del processo, il miglioramento della qualità e la riduzione dei costi di produzione. Un concetto-guida di efficienza energetica assicura un funzionamento affidabile e di lunga durata delle macchine nell’ambiente critico delle fonderie. I massimi standard di sicurezza oltre ai più recenti concetti di automazione sono alla base della progettazione. La tecnologia di alta gamma deriva da una simbiosi unica di conoscenze tecniche ed eccellenza costruttiva, il costante scambio di esperienze e la stretta cooperazione con il cliente porta al risultato desiderato di assicurare la qualità calibrando i prodotti ai requisiti industriali e al miglioramento permanente. Innovazioni dirompenti come la prima macchina al mondo a camera calda per la pressocolata del magnesio realizzata nel 1966, e la prima, e tuttora unica al mondo, macchina di pressocolata completamente elettrica (1999), mostrano con chiarezza l’impegno di Frech nel guardare avanti per rendere le nostre macchine sempre più efficienti e competitive”.
Possiamo citare qualche esempio significativo di innovazione recente da riferire alle vostre macchine ed alle tecnologie produttive con la camera calda?
“Come uno dei più importanti risultato nella tecnologia di colata innovativa globale vorrei ricordare il sistema brevettato FGS (Frech Gating System) in grado di ridurre considerevolmente i costi di energia per la rifusione dei resi. FGS è fondamentalmente un sistema di distribuzione della fusione a temperatura controllata che è stato incorporato nello stampo da colata. Inoltre, è connesso a controlli intelligenti del processo e della sequenza della produzione nella macchina. Con FGS si ottengono simultaneamente diversi vantaggi: migliora l’efficienza delle operazioni e anche la qualità dei getti, con la riduzione di inclusioni d’aria e assicurando una distribuzione uniforme e controllata del metallo liquido. Grazie al sistema FGS, il metallo fuso non va incontro a significativi raffreddamenti o turbolenze durante l’ingresso nella cavità dello stampo. I potenziali risparmi offerti da FGS, che può essere utilizzato sui modelli standard di macchine Frech della serie F, sono davvero notevoli: riduzione dei resi di fonderia almeno del 40%, riduzione dei costi di energia dovuti alle rifusioni, riduzione della durata del ciclo, riduzione dei costi legati al processo, miglioramento della qualità”.
Un commento conclusivo sul mercato delle macchine a camera calda?
“Innanzitutto voglio sottolineare che si tratta di un segmento molto importante, anche se meno noto di quello a camera fredda, di cui specialmente in questi ultimi anni si parla molto, in particolare per gli straordinari sviluppi dei pressocolati in leghe di alluminio per usi strutturali nell’automotive. Le macchine a camera calda hanno tipicamente potenze minori di quelle a camera fredda, l’Italia è uno dei paesi leader in questo tipo di produzione, il nostro gruppo è presente in posizione di leader incontrastato con oltre 200 macchine installate, credo che difficilmente una fonderia che parte con nostre macchine abbandoni la strada Frech. Dal punto di vista del mercato finale, i pressocolati di leghe Zama hanno destinazioni piuttosto diversificate, un terzo va sull’automotive, poco meno del 30% finisce alle applicazioni in edilizia, il restante va all’arredamento, all’elettronica ed elettrotecnica, ed a svariate utilizzazioni nella meccanica e nei beni di consumo. Il mercato europeo è andato piuttosto bene negli ultimi due anni, vediamo per noi ancora ottime prospettive in questo segmento specialmente sui mercati più evoluti, come quello italiano e quello statunitense, è chiaro che dove c’è esigenza di qualità c’è spazio per Frech.
Aggiungo un ultimo commento sull’importante mercato cinese, dopo anni di rapido sviluppo nell’industria cinese della fonderia e della pressocolata, le aziende stanno accelerando la loro trasformazione e il loro miglioramento qualitativo. L’industria cinese sta trasformando il proprio modello di sviluppo, dalla produzione estensiva alla qualità intensiva e questo per noi di Frech è un importante segnale di attenzione”.
Cosa possiamo dire sulle macchine a camera fredda?
“Frech fornisce macchine per pressocolata a camera fredda con forze di bloccaggio da 3,800 kN a 46,000 kN per la produzione di una vasta gamma di getti, da piccole parti di primo equipaggiamento a blocchi motore o scatole per cambi, oltre a componenti strutturali del telaio e della carrozzeria realizzati prevalentemente in leghe di alluminio. La nostra tecnologia di pressocolata a camera fredda ha anticipato la via per la produzione di getti a tenuta di pressione e a bassa porosità. Abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri clienti per adattare la serie modulare K alle crescenti esigenze del mercato; disponibili con forze di bloccaggio da 3.800 kN a 19.000 kN, le macchine della serie K hanno le seguenti caratteristiche principali: produttività maggiore grazie ai tempi di ciclo più breve; qualità ottimizzata dei getti a velocità massime; alto grado di flessibilità in fase di revisione grazie alla progettazione modulare; diverse misure di terminali di colata e unità di chiusura possono essere combinati per adeguarsi a specifiche richieste dei processi; la possibilità di usare stampi più grandi grazie a piani di dimensione maggiorata, opzione disponibile su richiesta del cliente; manutenzione facile grazie alla buona accessibilità e alle facoltà di gestione da remoto; lunga durata grazie al robusto design delle macchine. Con la serie GDK (da 2.200 a 4.600 tonnellate di forza di bloccaggio) abbiamo definito gli standard per la tecnologia all’avanguardia e abbiamo dato il massimo per andare incontro ai fabbisogni dei nostri clienti.
Il nostro punto di forza in questo segmento consiste non solo nella costruzione di macchine di fascia alta, ma anche nell’elaborazione di soluzioni per le specifiche richieste del cliente applicandole alla singola macchina oppure all’isola produttiva completamente automatizzata, che con la formula ‘chiavi in mano’ può comprendere anche la fornitura degli stampi. Dal nostro punto di vista, costruire macchine per pressocolata non è la nostra sola competenza. Siamo anche una realtà di eccellenza nella pianificazione di soluzioni applicative specifiche, che vanno da macchine stand-alone a celle di pressocolata complete fino all’allestimento chiavi in mano di intere fonderie, stampi inclusi. Grazie ai numerosi progetti realizzati nel corso dei decenni abbiamo maturato un’esperienza tale che ci rende il partner di riferimento quando si tratta di progettare soluzioni produttive sofisticate o per consulenze specifiche per ottimizzare i processi di pressocolata. Ricordo infine che il processo brevettato Vacural ha posto Frech al vertice dell’ingegneria dei processi di alleggerimento dei getti pressocolati”.
Qual è la vostra presenza sul mercato delle macchine a camera fredda per la pressocolata delle leghe di alluminio?
“In questo segmento non abbiamo una presenza così dominante come nelle macchine a camera calda. A livello mondiale posso dire che su dieci macchine Frech installate, il 60% sono a camera calda. In Italia, mercato caratterizzato da una forte e agguerrita competitività per le macchine di pressocolata dell’alluminio, oggi abbiamo una presenza limitata nella camera fredda, ma stiamo impostando una nuova strategia di penetrazione commerciale, che guarda alla fascia di macchine di dimensione intermedia, ad alte prestazioni e ad alto contenuto di tecnologie produttive, particolarmente adatte alle nuove leghe e alla produzione di getti pressocolati con spessori sottili e saldabili. Siamo fiduciosi che il mercato apprezzerà le nostre proposte. Possiamo concludere che grazie ai numerosi progetti realizzati in 70 anni di vita in tanti paesi ed in tante condizioni di mercato, Frech ha sviluppato un solido e significativo know- how nel settore della pressocolata a tutto campo unico al mondo; con una simile esperienza offriamo certezza, qualità ed affidabilità sulla gamma completa di prodotti e servizi, a partire dalla progettazione fino alla realizzazione di impianti e soluzioni complesse, ottimizzando al meglio l’intero processo di produzione”.