Il fondo americano KPS Capital acquista la maggioranza di Metra

L’operazione si innesta nel piano strategico di sviluppo del gruppo di Rodengo Saiano, che intende cogliere le opportunità di espansione internazionale offerte dalla partnership con KPS Capital. I soci storici manterranno il 25% del capitale dell’azienda

Le famiglie Bertoli, Giacomelli, Marinelli e Zanetti, fondatrici e azioniste di Metra dal 1962, hanno annunciato il 5 maggio l’accordo per la cessione della maggioranza delle azioni della società al fondo statunitense KPS Capital Partners, consolidando il suo piano strategico di sviluppo internazionale. I fondatori manterranno il 25% del capitale della società e l’operazione è prevista per il secondo trimestre 2021.
Per Metra, l’operazione è strategica sotto vari aspetti, in particolare per le opportunità di crescita nei mercati esteri che un partner del calibro di KPS può offrire, come sottolinea l’amministratore delegato Enrico Zampedri: “Siamo entusiasti di questa partnership con KPS perché Metra sarà in grado di affrontare le sfide internazionali di crescita e sviluppo con maggiore slancio. KPS è un fondo di investimento consolidato e di successo nell’industria metalmeccanica, con una riconosciuta capacità di creare valore in questo settore. I nostri obiettivi condivisi includono l’eccellenza e la qualità del prodotto e il servizio al cliente, i capisaldi della strategia decennale di Metra. Ci concentriamo anche sulla protezione dell’ambiente oltre che sulla salute e la sicurezza dei lavoratori nel pieno rispetto della tradizione KPS. Le grandi risorse finanziarie di KPS e le ampie opportunità che la sua rete ci offre ci aiuteranno a raggiungere i nostri obiettivi molto più velocemente”.

Quarta operazione in Europa per il fondo KPS

Le società del portafoglio KPS hanno un fatturato di 10,6 miliardi di dollari, gestiscono 159 impianti di produzione in 22 paesi e impiegano 34.000 persone. Per quasi tre decenni, i partner di KPS hanno lavorato esclusivamente per acquisire e migliorare le imprese che fabbricano una gamma diversificata di prodotti in un ampio numero di settori: materie prime, prodotti di marca, sanità, automotive, impiantistica.
L’investimento in Metra è la quarta operazione che KPS compie in Europa utilizzando il fondo speciale KPS Mid-Cap Investments, specializzato in medie aziende ad alto potenziale di sviluppo, alle quali offre risorse, competenze e un network internazionale per espandere l’attività. Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa italiana, KPS avrebbe intenzione di investire in Metra 60 milioni di dollari nei prossimi quattro anni per potenziare la capacità produttiva e la crescita nei mercati esteri, a cominciare dal Nord America. Un orientamento che Pierre de Villeméjane, Partner e gestore di KPS Mid-Cap Investments, ha confermato in una nota diffusa dal fondo Usa: “Metra è un’azienda leader nel suo settore e ha una storia di successo oltre a molte possibilità di sviluppo in diversi settori e mercati ancora da sfruttare. Le famiglie fondatrici, insieme all’amministratore delegato Enrico Zampedri e a tutto lo staff di Metra, faranno del loro meglio per cogliere tutte le opportunità di crescita attraverso i grandi investimenti fatti dall’azienda negli ultimi anni e quelli che faremo in strutture e organizzazione. L’esperienza e il know how industriale di Metra, insieme alle risorse strategiche, operative e finanziarie di KPS, sono la base per la crescita futura di questa partnership che seguirà un percorso interno e una strategia di acquisizioni globali”.

Un’eccellenza italiana nel settore dell’estrusione

Metra è una delle prime aziende di estrusione di alluminio non integrate in Europa. La società fu fondata nel 1962 da 4 famiglie di imprenditori bresciani, la famiglia Bertoli, la famiglia Giacomelli, la famiglia Marinelli e la famiglia Zanetti e Metra fu tra i creatori di sistemi di profili in alluminio per serramenti a metà degli anni ‘60. L’azienda estese poi rapidamente la sua attività nel campo della progettazione e costruzione di profili per usi industriali destinati a diverse applicazioni. Per soddisfare proprio le esigenze dei vari settori, che vanno dall’edilizia all’automotive, al trasporto ferroviario, alla meccanica, alle applicazioni strutturali, Metra, all’avanguardia rispetto alle altre aziende private di estrusione, precorrendo i tempi e tempestiva nelle scelte, si è presto dotata di una pressa di estrusione da 6.000 tonnellate con grande potenza di spinta per la produzione di estrusi di grandi dimensioni.
A seguito di una recente riorganizzazione, il carattere distintivo dell’azienda si è rafforzato nelle due anime che caratterizzano Metra, quella della Divisione Building per l’uso architettonico e quella della Divisione Industria per le applicazioni nei vari settori industriali, con l’obiettivo di sfruttare sempre al massimo la capacità di produrre estrusi di alta qualità, completi di finiture e lavorazioni aggiuntive. Massima diversificazione per la specificità dei due segmenti diversi tra loro per tipologia di prodotti e clienti ma con la stessa visione aziendale nel considerare gli estrusi come un prezioso prodotto grezzo da valorizzare ulteriormente in progetti innovativi in collaborazione con gli utilizzatori. Oggi Metra ha oltre 2.000 clienti attivi e il gruppo conta un totale di 850 dipendenti, 700 nei 4 stabilimenti italiani e 150 nei siti produttivi di Metra in Canada e negli Stati Uniti.
Alcuni mesi fa, in un’intervista rilasciata ad Alluminio & Leghe (A&L n. 5-ottobre 2020), Enrico Zampedri aveva parlato ampiamente del piano di sviluppo e delle buone prospettive di allargamento del business.
Con un volume produttivo complessivo certificato nel 2019 di circa 57.000 tonnellate di estrusi, suddiviso in termini di volume tra il 65% nella Divisione Industria e il 35% nella Divisione Building, Metra ha una quota pari al 10% circa del mercato italiano e oltre l’1,5% di quota nel mercato europeo.
Nel triennio 2018-2020 il gruppo ha generato un fatturato superiore ai 255 milioni di euro e un EBITDA medio di 25,5 milioni di euro. Nonostante la tensione imposta dalla pandemia nel 2020 i risultati aziendali sono stati soddisfacenti. Finora nel 2021 gli ordini sono aumentati del 30% rispetto alla media del triennio. Risultati su cui costruire un solido percorso di crescita e la partnership con KPS potrà fornire le risorse per affrontare con successo la competizione internazionale.