Metra, il valore aggiunto degli estrusi per building e industria
Dalla fonderia ai sottogruppi saldati e lavorati: le strategie da full integrated supplier di Metra, centrate su qualità sostenibile, logistica, flessibilità e time to market, in un’intervista esclusiva all’AD Enrico Zampedri
Incontriamo negli uffici di Rodengo Saiano l’ingegner Enrico Zampedri, Amministratore delegato di Metra, una tra le prime aziende non integrate di estrusione di alluminio in Europa. Fondata nel 1962, fu tra i creatori alla metà degli anni ’60 dei sistemi di serramenti in profilati di alluminio, allargando ben presto la propria attività alla progettazione e realizzazione di profilati a disegno per impieghi industriali destinati alle più diverse applicazioni. Proprio per soddisfare le esigenze dei settori industriali Metra, all’avanguardia tra le aziende di estrusione private, si dotò ben presto di una pressa di grande forza di spinta – una 6.000 t – per la produzione di estrusi di grandi dimensioni.
Un percorso aziendale ricco di fatti e di scelte, il cui elemento distintivo è la costante attenzione dedicata al mercato, tesa a creare prodotti e applicazioni innovative nonché a comunicare, informare ed educare per stimolare la crescita del mercato stesso. Chiediamo per prima cosa all’ingegner Zampedri come Metra ha raccolto le grandi sfide di quest’ultimo periodo, riaffermando e rilanciando il proprio ruolo di protagonista, con la forza che viene da oltre 60 anni di esperienza nel comparto e grazie alle preziose conoscenze acquisite sul mercato globale.
“Il tempo oggi corre veloce – i mercati, le tecnologie, i modi di comunicare e le relazioni commerciali cambiano in continuazione. Il primo passo che abbiamo compiuto un paio di anni fa con il mio ingresso in Metra è stato la paziente e meticolosa rivisitazione della struttura aziendale. Da lì abbiamo impostato, con la collaborazione di Roland Berger Global Consulting, un piano organico di sviluppo strategico 2020-2024, partendo dalla riorganizzazione delle due anime che caratterizzano Metra, quella del Building e quella dell’Industry. L’obiettivo è stato quello di sfruttare al meglio la nostra capacità nella produzione di estrusi di alluminio di gran qualità, che forniamo completi di finiture e lavorazioni aggiuntive, attraverso un significativo valore aggiunto progettuale nelle due macroaree degli impieghi architettonici e delle applicazioni nei vari campi dell’industria. Ettore Bonetti, responsabile della Divisione Building, e Alessandro Giacomelli, responsabile della Divisione Industry, potranno illustrare nel dettaglio le specificità dei due segmenti, diversi tra loro per tipologia di prodotti e di clienti, ma accomunati nella visione aziendale di considerare l’estruso come un prodotto grezzo da arricchire di valori progettuali innovativi in collaborazione con gli utilizzatori, nell’interesse nostro, dei clienti e del mercato”.
Chiediamo quindi a Ettore Bonetti di fornirci un quadro sull’attività dell’area Building, che è stata per molti anni l’immagine prevalente di Metra
sul mercato.
“Il segmento dell’edilizia e dell’architettonico è tuttora in Metra della massima importanza. All’interno di questa Divisione abbiamo oggi due anime ben distinte: da una parte quella Systems, cioè le serie architettoniche per porte e finestre, un prodotto classico ma da noi in continua evoluzione dal punto di vista estetico e progettuale; dall’altra l’area Custom dei Grandi Progetti, dove fa premio la storica competenza Metra nell’alluminio in architettura accoppiata alla flessibilità produttiva e alla capacità tecnica di co-progettare con i clienti. Il nostro punto di forza è l’assoluta integrazione tra queste due aree: il progetto innovativo può nascere dalla lunga esperienza maturata nel prodotto standard, e viceversa le serie standard beneficiano continuamente delle nuove conoscenze acquisite nelle originali grandi creazioni architettoniche e costruttive in alluminio che contribuiamo a realizzare. Questo continuo interscambio di dati e informazioni all’interno del nostro sistema significa poter lavorare sempre vicini alle esigenze del mercato. Non tutti hanno, come Metra, questa opportunità e un uguale patrimonio conoscitivo alle spalle. Abbiamo inoltre sviluppato all’interno dell’area Building il settore dell’assemblaggio di sottosistemi architettonici, a supporto dei costruttori di facciate continue che possono sfruttare il know-how di Metra Service in particolare su progetti di dimensioni significative. In sostanza, ci proponiamo sempre di più come partner tecnici e progettuali a 360 gradi. I fatti ci danno ragione e negli ultimi due anni, prima di Covid-19, la Divisione Building è cresciuta del 20%”.
Interviene Alessandro Giacomelli, responsabile della Divisione Industry:
“L’altro segmento produttivo è appunto Metra Industry, che significa estrusi di ogni forma e complessità per gli impieghi più disparati nei diversi settori industriali, dai trasporti alla meccanica, dal design all’elettronica, alla pneumatica, all’arredamento, al riscaldamento, alle strutture di vario tipo, prodotti con leghe che vanno da quelle tenere a quelle alto-resistenziali per usi strutturali. La vasta gamma di prodotti estrusi offerti arriva fino ai profili di grandi dimensioni prodotti con la pressa da 7.500 t, partendo da billette fino a 700 kg di peso e 2 metri di lunghezza. E’ chiaro che le applicazioni degli estrusi nell’industria coprono un’area infinita di opportunità metallurgiche e tecnologiche; in questo campo gioca un ruolo fondamentale la competenza progettuale che possiamo assicurare ai nostri utilizzatori, con l’ulteriore valore aggiunto di poter fornire profili lavorati sino a 29 metri di lunghezza. Questa delle lavorazioni è una delle attività che abbiamo sviluppato maggiormente nei tempi recenti e quella cui abbiamo dedicato e stiamo dedicando grande attenzione, con il raddoppio delle capacità nell’arco degli ultimi due anni. L’ultimo passo compiuto in questa direzione è l’installazione di una nuovissima linea per sottoassiemi saldati, a completare secondo il principio dell’One Stop Shop i nostri servizi, che oggi vanno dalla fonderia al sottogruppo saldato, e che ci permette di definire Metra un vero e proprio full integrated supplier, con evidenti vantaggi in termini di logistica, flessibilità e time to market. Si accorciano i tempi di fornitura al cliente finale, si riducono i trasporti di profili dalle dimensioni eccezionali con evidente e immediato impatto positivo sull’ambiente, si fornisce un prodotto a elevato valore aggiunto in tempi molto contenuti. Si tratta di un decisivo balzo in avanti che ci avvicina significativamente ai nostri clienti. Un’operazione che, con un investimento da oltre 6 milioni di euro, sarà completata entro la fine dell’anno”.
Ingegner Zampedri, come ci commenta questo quadro in termini di dati aziendali e prospettive dell’azienda?
“Detto in poche parole, abbiamo adeguato con rapidità e senza esitazioni l’organizzazione dell’azienda alle richieste del mercato, con tutta la flessibilità e la determinazione che è caratteristica di Metra anche in tempi difficili come quelli che abbiamo attraversato e stiamo attraversando. Gli interventi sono stati articolati all’interno delle linee operative descritte dai responsabili delle due divisioni e le iniziative innovative messe in atto all’interno dell’azienda sono state apprezzate dal mercato, come ci dimostrano i risultati finanziari degli anni 2018 e 2019, attestati intorno a 270 milioni di fatturato con Ebitda vicino all’11%. Oggi Metra ha una posizione finanziaria solida, e può permettersi di continuare a investire in modo significativo.
Con un volume di produzione attestato complessivamente lo scorso anno a circa 57.000 tonnellate di semilavorati, rappresentiamo intorno al 10% del mercato italiano e oltre l’1,5% di quello europeo, e siamo riusciti a rafforzare la nostra quota in una situazione di mercato calante. Riguardo alle prospettive di breve, abbiamo sofferto come tutti gli effetti Covid-19, ma devo dire che confidiamo di cavarcela con un risultato 2020 non molto lontano da quello del 2019. Siamo soddisfatti dell’equilibrio del nostro attuale mix di produzione, che si suddivide indicativamente in termini di volumi tra un 65% nella Divisione Industry e un 35% nella Divisione Building. Significativa e soddisfacente anche la quota di esportazione: direttamente inviamo all’estero circa il 50% della nostra produzione e indirettamente, considerando cioè quei clienti italiani che sono a loro volta esportatori, la cifra sale a circa l’85%. Nell’attuale situazione di mercato, con frequenti e repentine variazioni della domanda sia sul territorio nazionale che sui mercati esteri per noi più interessanti, il nostro ampio mix produttivo ci consente di gestire al meglio e senza difficoltà il nostro carico di lavoro”.
Parlando di estero, cosa ci può dire della vostra attività in Canada?
“L’unità produttiva canadese, oltre a pesare per il 20% delle nostre attività di gruppo, il che non è poco, è una presenza strategica per l’intero mercato nord-americano; la filiale Metra USA – di recente costituzione – è adesso solo una rappresentanza commerciale, ma è destinata a crescere nel nostro piano strategico commerciale e produttivo 2020-2024. Abbiamo allo studio azioni mirate per penetrare con efficacia il mercato statunitense, sul quale ci presenteremo con realizzazioni importanti e di forte impatto”.
Concludiamo con un rapido accenno al mondo dell’alluminio, che si sta rivelando un comparto fortemente strategico nella nuova sensibilità alla rinascita industriale dell’Unione Europea. Il metallo leggero viene infatti visto come base del sistema manifatturiero per dotarlo di competitività e di capacità di creare posti di lavoro, per i numerosi aspetti positivi che lo caratterizzano, da quello ecologico, alla sostenibilità e alla valenza sociale come campione nella riciclabilità, nell’impegno alla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse energetiche e dell’attitudine a sviluppare l’economia circolare.
Cosa pensa di questo straordinario interesse per il nostro metallo?
“In questo clima di grande sforzo collettivo di forte reazione al dramma della pandemia e di volontà di rilancio, è molto significativo il fatto che l’ambizioso programma Green Deal della Commissione Europea richiami in diversi punti il verde alluminio e più o meno direttamente le piccole e medie aziende del manifatturiero europeo che costituiscono il cuore del segmento produttivo specifico. Indubbiamente prendiamo atto con grande soddisfazione di questo messaggio molto positivo per l’utilizzo del metallo leggero”.
Credo che sia interesse di tutti valorizzare le tecnologie e i materiali più virtuosi, ed è un buon segno a questo riguardo che si stia creando un forte movimento di opinione per preferire l’utilizzo di metallo verde a bassa impronta di CO2, con programmi ai quali stanno lavorando molti tra i principali produttori mondiali di primario. Dal nostro punto di vista, abbiamo grande fiducia nei futuri sviluppi del metallo leggero, e credo che ancora una volta Metra abbia dimostrato di avere basi solidissime in questo segmento produttivo, anche in tempi difficili, e costituisca un punto di riferimento per allargare la dimensione del business dell’alluminio, con ricadute positive per l’intero sistema”.