Mobilità elettrica e filiera dell’alluminio: i risultati del progetto europeo SALEMA
Metef, in vista della prossima edizione che si terrà dal 5 al 7 marzo 2025 a Bologna, ha organizzato un convegno per presentare gli ottimi risultati del progetto SALEMA, che dimostrano i vantaggi della produzione di componenti automotive con leghe d’alluminio secondario a bassa impronta di carbonio
Mercoledì 8 maggio a BolognaFiere, nell’ambito di E-TECH EUROPE, la fiera internazionale dedicata alle tecnologie per la produzione di veicoli tecnici, si è svolto il convegno “Mobilità elettrica e filiera dell’alluminio: i risultati del progetto europeo SALEMA”. Questo importante evento, organizzato da Metef, la fiera internazionale per la filiera dell’alluminio che si terrà a BolognaFiere dal 5 al 7 marzo 2025, ha visto la partecipazione di diversi qualificati relatori ed è stato moderato dal professor Franco Bonollo dell’Università di Padova, che ha voluto sottolineare in particolare come “La mobilità sostenibile non può fare a meno dell’alluminio grazie a leghe di alluminio innovative a basso contenuto di materie prime critiche e con un elevato contenuto di metallo da riciclo per produrre componenti automotive (getti, estrusi, stampati) ad elevate prestazioni. E’ questo il risultato principale del progetto Salema, finanziato dall’Unione Europea e con una significativa presenza italiana“.
La sfida dell’economia circolare
I diversi relatori presenti, come Francesco Cavezza dell’European Aluminium Association, Ruggero Zambelli di Raffmetal, Claudio Mus di Endurance Overseas e Giovanni Sbrega di Profilglass, si sono alternati portando il loro contributo di conoscenza a questo importante convegno. Francesco Cavezza ha sottolineato come “L’alluminio stia rivoluzionando la mobilità sostenibile poiché non solo risponde alle esigenze di leggerezza e resistenza dei veicoli moderni ma utilizzando alluminio proveniente da prodotti a fine vita promuove un modello di economia circolare”. Nello specifico settore del veicolo elettrico si registra un costante incremento dell’utilizzo di alluminio sia di componenti casting, che di parti estruse, per le quali si stima un incremento del 5,6% da oggi fino al 2030. E’ stato sottolineato che il 95% di alluminio che si trova nelle auto viene riciclato e considerando questa elevata percentuale è molto importante mantenere in Europa il parco auto a fine vita, per consentire così il recupero di più alluminio possibile. Raffmetal (produttore di leghe da riciclo), Endurance Overseas (produttore di componenti pressocolati) e Profilglass (produttore di laminati e stampati) sono aziende partner del progetto Salema, che è stato ideato per produrre nuove leghe di alluminio con un contenuto minimo di materie prime critiche (Critical Raw Material) come silicio e magnesio, integrando il riciclaggio dei rottami metallici. Ruggero Zambelli di Raffmetal ha sottolineato che “L’uso del rottame di alluminio nella produzione delle leghe per il settore automobilistico è fondamentale per ridurre le emissioni di CO2 ma, nel caso specifico del progetto Salema, anche per ridurre l’uso degli elementi critici in quanto già contenuti nei rottami stessi utilizzati”. Per Giovanni Sbrega di Profilglass “Il progetto Salema ha lanciato una sfida ambiziosa ai produttori di alluminio e Profilglass l’ha raccolta e nell’ottica di sviluppare leghe a più basso impatto ambientale e ad incentivare un economia sempre più rivolta alla circolarità ha sviluppato e proposto all’interno del progetto, leghe per laminati piani con un alto contenuto di riciclo che fossero idonee allo stampaggio a caldo e a freddo e per far ciò ha definito la route del processo (dal trattamento del rottame alla produzione del laminato) dimostrando che è possibile ottenere componenti ad alte prestazioni partendo da metallo con elevato contenuto di alluminio da riciclo”. Secondo Claudio Mus di Endurance Overseas, “La sostenibilità nei trasporti si potrà ottenere solamente tramite coerenti attività trasversali lungo l’intera filiera di produzione ed utilizzo di veicoli a basse emissioni. I concept di nuovi prodotti devono rispondere ai principi delle 4R (Ridurre, Riutilizzare, Rigenerare, Riciclare) fin dalla scelta della materia prima”.
L’industria dell’auto chiede componenti più leggeri e a bassa impronta di carbonio
A conclusione dei lavori è intervenuto Andrea Bongiovanni del Gruppo Stellantis, che nell’ambito del progetto Salema, ha validato come end-user le leghe studiate e i componenti realizzati. Considerando che, secondo stime condivise nel settore, la quantità di alluminio contenuta nelle auto crescerà di 50 kg entro il 2030, Andrea Bongiovanni ha evidenziato come “L’utilizzo di materiali già disponibili consente agli OEM di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione attesi e le leghe leggere da alluminio secondario sviluppate nell’ambito del progetto Salema soddisfano tali requisiti. Come end-user del progetto Salema, Stellantis, ha definito i requisiti strutturali del dimostratore, contribuendo allo sviluppo e alla validazione del prodotto finale”. Anche il successo di questo convegno ha contribuito a rendere più che positivo il bilancio della terza edizione di E-TECH EUROPE, evento fieristico internazionale dedicato alle tecnologie per la produzione di veicoli elettrici, all’industria delle batterie e alle tecnologie di ricarica che ha ospitato 4.000 presenze tra visitatori e operatori professionali accogliendo 325 espositori nazionale e internazionali.