Nuovo Consiglio Direttivo AIBO-FCE
Rinnovato, dopo sei anni, il Consiglio Direttivo dell’Associazione AIBO-FCE che, dal 2009, promuove la ricerca e la formazione sui materiali a contatto con gli alimenti. Obiettivo: mantenere elevato il livello di professionalità del Food Contact Expert
di Ciro Sinagra
A Baveno, sulle rive piemontesi del Lago Maggiore, si è svolto il 26 e 27 giugno il 12° Congresso Scientifico Nazionale dei soci di AIBO-Food Contact Expert.
L’associazione ha rinnovato anche le cariche del Consiglio Direttivo: Ciro Sinagra (Laminazione Sottile Group) è il nuovo Presidente, coadiuvato da Oriana Savonitti (Illycaffè SpA ) in qualità di vice Presidente. Michela Gallo (LabAnalysis), Marco Nicolais (Contital srl), Francesco Legrenzi (Direttore Istituto Italiano Imballaggio) sono gli altri componenti del Consiglio Direttivo.
Raffaella Bonacina, Michele Muner e Valter Rocchelli sono stati eletti nel Consiglio dei Probiviri; Riccardo Conca (past President AIBO), Marinella Vitulli e Carla Silva sono i nuovi revisori mentre Carmen Sorice, Maria Marino e Chiara Sartor sono i membri della Commissione esaminatrice.
Durante la prima riunione del Consiglio sono emersi numerosi stimoli. In particolare, tra gli obiettivi di crescita, emerge l’intenzione di potenziare le relazioni tra i soci AIBO che provengono da settori ed esperienze diverse: aziende alimentari, aziende produttrici di materiali da imballaggio, aziende produttrici di packaging in tanti diversi materiali, laboratori di analisi specializzati nel contatto alimentare, consulenti aziendali e certificatori di Standard volontari, esperti di sostenibilità, tossicologi.
I temi caldi
AIBO intende coinvolgere nei convegni anche ricercatori universitari e Centri di ricerca che lavorano sullo sviluppo di nuovi materiali, per prepararsi a vincere le sfide poste oggigiorno dal mercato. Nello specifico, questi gli argomenti sotto esame:
1) Revisione del regolamento quadro: il 13 marzo 2024 la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sul progetto di regolamento “che modifica il regolamento (UE) n. 10/2011 sui materiali e oggetti di plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che modifica il regolamento CE n. 2023/2006 sulle buone pratiche di fabbricazione di materiali e articoli destinati a venire a contatto con gli alimenti per quanto riguarda la plastica riciclata e altre questioni relative al controllo di qualità e alla produzione di materiali e oggetti di plastica destinati a venire a contatto con gli alimenti”. (18° Emendamento al Regolamento sulle Materie Plastiche, “Emendamento sulla Qualità”).
2) Tutte le sostanze che possono migrare devono essere note al produttore dei materiali o degli articoli finali:
– la quantità massima migrabile dovrà essere nota e soggetta al controllo delle GMP;
– le sostanze dovranno essere state valutate in termini di rischio: esposizione inferiore al limite risultante; nessuna differenza tra NIAS e IAS (o il trasferimento di eventuali componenti).
3) Definizione di saggio biologico: un saggio biologico come metodo analitico per determinare la potenza o l’effetto di una sostanza su animali o piante viventi (in vivo) o su cellule o tessuti viventi (in vitro). I biotest saranno ampiamente utilizzati in vari campi come farmacologia, tossicologia, ambientale scienza e agricoltura per valutare l’attività biologica, la tossicità, ecc.
4) Le sfide legate al riciclo chimico dei materiali polimerici:
– i processi di riciclo chimico in oligomeri o monomeri non elencati nel regolamento (UE) n. 10/2011 (ad esempio riciclo chimico del PET in BHET) sono disciplinati dal regolamento (UE) 2022/1616.
– I processi di riciclo chimico in monomeri elencati nel Regolamento (UE) n. 10/2011 (ad esempio riciclo chimico di PS in stirene o PET in acido tereftalico) NON sono coperti dal Regolamento (UE) 2022/1616).
– Nessun criterio di valutazione è stato ancora pubblicato dall’EFSA o dalle autorità nazionali, ma possono essere utilizzati i criteri dell’EFSA per i processi di riciclaggio meccanico.
– È probabile che la contaminazione in ingresso sia disomogenea e molto elevata.
– I livelli di contaminazione in ingresso non sono oggi disponibili.
Quelli citati solo alcuni dei temi che si presenteranno nei prossimi mesi e anni, che richiedono un costante aggiornamento legislativo e normativo e una profonda conoscenza dei materiali e della chimica formulativa di base. In questo scenario l’AIBO-FCE potrà svolgere un ruolo fondamentale per salvaguardare interessi aziendali e, al contempo, garantire ai consumatori sicurezza, funzionalità, riciclabilità dei contenitori e, solo dove possibile, sicuro e sostenibile, il riuso. L’entusiasmo, la ricerca della conoscenza e la volontà a lavorare insieme saranno il propellente per fare bene.