Stato dell’arte e innovazione dell’industria della pressocolata nel sistema italiano
L’Italia è il secondo produttore europeo di getti pressocolati, destinati ai settori più sofisticati dell’industria
di Anthony Tropeano, Senior Advisor Foundry Ecocer, Maurizio Sala, CEO Foundry Ecocer, Nazario Ghislandi, S.V.P. Foundry Ecocer
L’industria della pressocolata in alluminio ha rappresentato per molti anni uno dei settori più innovativi nel campo della metallurgia non ferrosa in Italia. Nella nostra presentazione descriviamo nelle linee generali questo importante segmento della fonderia getti in Italia, sottolineando le relazioni con i settori industriali a valle ai quali questo tipo di getti da fonderia è destinato, quindi in particolare al mercato automotive ed ai settori collegati. Un quadro di insieme è riportato nella figura 1, dove si mostra la destinazione finale dei pressocolati in alluminio. L’alluminio ha un’importanza crescente nelle recenti auto di produzione europea, dai 62 kg per vettura della Smart, sino ai 610 kg della Range Rover Sport, mentre un significativo schema della crescita dell’impiego dell’alluminio nelle autovetture al 2020, suddiviso per tipologia di semilavorato, è rappresentato nella figura2. Così definita l’importanza del segmento dei trasporti per i getti in lega leggera, il diagramma della figura 3 illustra l’andamento della produzione europea di getti fusi in alluminio dal 2000 al 2017, anno in cui dopo la crisi intorno al 2009, l’output è tornato sui livelli di 3,5 milioni di tonnellate. L’andamento dei quantitativi di getti in alluminio prodotti dal 2000 nei paesi dell’UE 28 è mostrato nella figura 4; dai dati si evidenzia che intorno al 75% dei getti prodotti proviene da 4 paesi, nell’ordine Germania, leader con circa un terzo del totale, seguita dall’Italia e, ben distaccate, da Polonia e Francia.
Il sistema italiano della pressocolata
Il forte interesse dell’Italia per la pressocolata delle leghe di alluminio è ben sottolineata dalle 6 aziende nazionali di livello mondiale che progettano, costruiscono e installano macchine per pressocolata; intorno e dietro a questo importante segmento a monte, dobbiamo ricordare l’enorme mercato costituito da centinaia di aziende che producono e forniscono i materiali e i componenti necessari: fonderie di acciai speciali per tutte le componenti meccaniche; progettisti e produttori degli stampi per pressocolata; spine di punzonatura e relativi stampi; fornitori di sistemi meccanici, pneumatici ed elettronici; automazione industriale con robot progettati per le celle di pressocolata; manipolatori, linee automatizzate di sgrossatura, tranciatura e sbavatura dei getti; forni industriali; fornitori di prodotti per i trattamenti metallurgici e prodotti di consumo. Lo scenario attuale è dominato dalla crescente domanda, da parte dei costruttori di automobili e dall’intero settore del trasporto merci, di getti in alluminio con una migliore combinazione di proprietà meccaniche, peso ridotto, ridotti spessori di parete, assoluta integrità microstrutturale.
Si registra quindi prima di tutto un crescente interesse per gli utilizzi industriali delle nuove leghe di alluminio, assoggettabili a trattamenti termici e saldabili, per pressocolata, frutto della collaborazione tra l’utilizzatore finale, le fonderie di pressocolata, i laboratori metallurgici di numerose università italiane come i Politecnici di Torino e Milano, le Università di Brescia, di Padova e Vicenza, di Ferrara e prestigiosi Centri di Ricerca e Controlli metallurgici come AQM-CSMT di Brescia che da anni ha inserito nei propri programmi didattici la Scuola di Pressocolata ad alta ed a bassa pressione. In realtà, dal punto di vista metallurgico la grande innovazione del settore risiede proprio nelle nuove caratteristiche della materia prima per la pressocolata di getti in alluminio, decenni fa si parlava di leghe secondarie ed il termine riguardava sia l’origine (metallo da rifusione) che la qualità (di secondo livello), oggi con le nuove tecnologie di fusione e colata e la nuova cura produttiva (più attenzione ai trattamenti di pulizia metallurgica durante la fusione, sviluppo e installazione di impianti di degassaggio in linea, uso diffuso di sistemi di filtraggio e pulizia per le leghe di alluminio in fase di colata e di strumenti di controllo sofisticati di porosità e indice di pulizia, registrazione completa dei dati ecc.). Il remelting può competere in molti casi con lo smelting quanto a caratteristiche di pulizia del metallo, quindi alle garanzie di integrità dei getti finali. Oltre al continuo miglioramento in atto da anni sulla metallurgia delle leghe di alluminio per pressocolata e sulle tecnologie del processo, un’ulteriore area di importante evoluzione riguardante il settore delle macchine e delle attrezzature, con il significativo aumento della potenza delle macchine per pressocolata. La domanda si sta infatti orientando oggi su presse di potenza fino a 5.000 – 5.500 tonnellate, veri giganti se confrontati con la massima potenza normalmente disponibile fino a pochi anni fa. Conclude infine questo percorso virtuoso di innovazione nel campo della pressocolata dell’alluminio in Italia il continuo incremento dell’automazione e dell’uso di robot nella pressocolata, una tendenza positiva che qualifica sempre più il ruolo dell’operatore, che ora dispone di ulteriori strumenti per essere il completo manager responsabile del processo.
La nostra azienda FOUNDRY ECOCER partecipa come uno dei protagonisti in questo grande scenario tecnico che riguarda un importante settore manifatturiero italiano come quello della fonderia e della pressocolata dell’alluminio, e da anni sostiene la grande manifestazione espositiva Metef, largamente dedicata a promuovere la conoscenza e la visibilità del comparto che vede l’industria e la tecnologia italiana in posizione leader mondiale.