Un ricordo di Alois Franke, il fondatore di Aluminium Rheinfelden
Ci ha lasciato il 18 aprile scorso un grande protagonista della scena internazionale dell’alluminio, che ha segnato in modo decisivo lo sviluppo della moderna fonderia delle leghe leggere
di Mario Conserva
Siamo addolorati per la scomparsa del dr Alois Franke, fondatore e partner di Aluminium Rheinfelden, e uno dei fondatori nel 1999 (e fino alla scomparsa Vice Presidente) di FACE, la Federazione dei Consumatori di Alluminio in Europa. È mancato qualche giorno fa a 78 anni dopo una lunga malattia. Con la sua morte, perdiamo un imprenditore eccezionale, un pioniere, un energico top manager che ha lasciato un profondo segno nello sviluppo dell’industria globale dell’alluminio e nella sua regione. Per questo tutti noi gli dobbiamo riconoscenza; i traguardi raggiunti nel corso della sua vita meritano il nostro profondo rispetto.
Alois era un personaggio per molti versi eccezionale. Dapprima come imprenditore audace e coraggioso. Apparteneva a una rara specie di persone dinamiche della classe media: basandosi sulle sue profonde conoscenze specialistiche, riusciva a comprendere le richieste e le necessità dei suoi clienti, capiva come soddisfarli e così arrivava al successo. La più grande prova del suo coraggio è stata data quando ha acquistato la porzione a maggior potenziale del sito produttivo Alusuisse di Rheinfelden con un management buyout nel 1994, che ebbe il non trascurabile effetto di salvare 300 posti di lavoro. Dal 1982, Alois Franke è stato membro del management di Alusuisse Rheinfelden, e dal 1988 in avanti ne è stato il presidente. Non poteva sopportare l’idea di chiudere lo stabilimento. Con il senno di poi, con l’arrivo del successo, questo può sembrare abbastanza ovvio. Ma nella situazione dell’epoca, quando nulla poteva essere dato per scontato, i rischi erano ovunque. La Regione del Baden Württemberg fornì una garanzia dell’ordine di svariati milioni, che peraltro non dovette mai essere usata. Il dr Franke era pronto a correre rischi del genere. E in tutto quello che ha realizzato, il suo scopo è sempre stato in primo luogo porsi al servizio dell’azienda: i profitti furono sempre reinvestiti nell’azienda. Lo sapevano tutti: avrebbe rinunciato a tutto per la sua “Alu” e i suoi dipendenti. Questo approccio imprenditoriale di Alois era associato a una visione strategica di lungo periodo: decenni fa, aveva capito che il futuro dell’alluminio dipendeva anche dalle leghe speciali e dai prodotti semilavorati, e la sua visione era allineare i requisiti delle lavorazioni e dei prodotti finiti con una lega fatta su misura per ottenere il massimo dell’efficienza del processo e una qualità senza pari, a volte anche rendendone possibile l’uso per una specifica applicazione per la prima volta.
In molte imprese pionieristiche, Alois Franke e Aluminium Rheinfelden arrivarono vicini a questa visione. Bastano pochi cenni alla storia dell’azienda per far capire il suo ruolo di precursore dei tempi. Nel 1992, l’azienda sviluppò la lega Silafont-36, la prima lega per la pressocolata specifica per la realizzazione di componenti per autoveicoli leggeri a comparire sul mercato; solo pochi anni dopo, il telaio spaceframe della nuova Audi A8 segnò il successo di questa applicazione. Nel 2004 fu lanciata Castasil-37, lega per la produzione di componenti strutturali di grandi dimensioni nell’automotive, che elimina la necessità dei trattamenti termici. Poi, nel 2009, per la prima volta Castasil-21 permise di ottenere componenti di alluminio ad alta conduttività elettrica. Ma Alois Franke non portò la sua azienda al successo solo dal punto di vista delle leghe di alluminio. A partire dalla sua rinascita, Aluminium Rheinfelden triplicò la produzione e aumentò la quota di alluminio secondario usato specialmente nelle applicazioni dell’imballaggio per creare lattine, tubetti o bottiglie. Allo stesso tempo, sviluppando la tecnologia degli anodi Soderberg, è stata gestita la trasformazione da produttore di anodi tradizionali per smelter di alluminio a manifattura innovativa di materiali ed elettrodi compatibili con l’ambiente. Questi vari successi non hanno provato solo la sua visione strategica di lungo periodo, ma anche le sue raffinate capacità di direzione e la sua attenzione ai dettagli.
Non sono state solo le competenze tecniche a rendere la sua azienda attraente per nuovi clienti e partner, è stata anche il carattere personale di Alois, il modo aperto e sempre energico e amichevole con cui conquistava clienti e fornitori alla sua causa, legandoli alla sua persona e alla sua azienda. Era molto dedito ai suoi clienti, creando una cultura che oggi è diventata una caratteristica di Aluminium Rheinfelden. Una simile personalità unita al suo potente desiderio di formare le cose non è mai stata limitata alla sua stretta sfera di attività. Ogni volta che il dr Franke drizzava le antenne, il suo obiettivo era dare forma alle cose. E così, anche la regione intorno a alla cittadina di Rheinfelden in ultima analisi ha tratto benefici dai suoi impulsi, in termini di asili, parchi, programmi di sostegno alle famiglie, fino a una “‘Università Duale” (con la Duale Hochschule Baden-Württemberg) che integra gli studi accademici e l’addestramento pratico. Tutto questo costa energie e risorse. E Alois Franke li traeva dalla sua capacità cristiana di comprendersi, dal piacere che traeva dall’arte e dalla musica, dalla sua famiglia e dai suoi nipoti.
Alois Franke era un uomo energico, un creatore, un amante della vita, lo ricorderemo con affetto e gratitudine per la sua grande umanità e per il naturale rigore con il quale definiva le sue regole di uomo e di imprenditore. Con Aluminium Rheinfelden, ci sta lasciando un’eredità che ha ancora molto potenziale da sviluppare. Non è una sorpresa che abbia messo quest’eredità nelle mani della seconda generazione, i suoi figli Erika Zender, attualmente Amministratrice delegata di Aluminium Rheinfelden GmbH, e Rüdiger Franke, già nel suo tempo di vita. Non ci sono dubbi che questa seconda generazione farà ogni sforzo possibile per condurre l’azienda verso un futuro di prosperità, mantenendo la rotta indicata dal suo padre fondatore e in suo onore.