60° anniversario dell’invenzione del laser
Era il 16 maggio del 1960 quando Maiman, fisico impegnato presso gli Hudghes Research Laboratories della Hughes Aircraft in California, diede vita al primo laser funzionante. All’epoca molto semplice rispetto a quelli attuali, si trattava comunque di un dispositivo capace di emettere un fascio di luce coerente e monocromatica. Era un laser a rubino che, all’epoca, fu descritto come “una soluzione alla ricerca di un problema”.
Maiman è riuscito a concretizzare un’idea che da tempo circolava negli ambienti scientifici, utilizzando scoperte precedenti e modificandole secondo la propria visione.
Oggi, a sessant’anni di distanza, i laser sono uno strumento di uso comune, sia che si tratti di creare modelli sui jeans, di scannerizzare la spesa al supermercato, di alimentare internet o di eseguire interventi chirurgici, oppure, ancora quale strumento per lavorazione in campo industriale. I laser sono parte integrante della nostra vita quotidiana.
Domani, 16 maggio 2020 si celebrerà dunque il 60° anniversario del significativo risultato di Maiman, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Luce (IDL), un’iniziativa annuale globale. L’IDL “mira ad aumentare la consapevolezza del ruolo critico che le tecnologie basate sulla luce svolgono nella nostra vita, elevando la scienza, la tecnologia, l’arte e la cultura per aiutare a raggiungere gli obiettivi dell’UNESCO – educazione, uguaglianza e pace (http://www.unesco.it/it/TemiInEvidenza/Detail/27)”.