Un innovativo concept per la pulizia laser degli Anilox
ULMEX inaugura Evolux, l’innovativo concept per la pulizia laser degli Anilox, studiato per integrarsi nei processi di stampa. Progettata e ingegnerizzata dal reparto R&D di ULMEX, questa esclusiva soluzione segna una svolta per l’azienda padovana, già nota in ambito internazionale per la fornitura di componenti, consumabili, apparecchiature, ricambi e servizi per la stampa flexo e rotocalco.
L’esperienza ventennale nei processi di stampa, unita alla competenza dei tecnici ULMEX in materia laser, ha portato alla nascita di una macchina di nuova generazione, che diventa parte integrante del ciclo produttivo aziendale. “Ascoltare, prevedere e assecondare le esigenze dei nostri clienti è da sempre la nostra priorità. Ecco perché abbiamo progettato Evolux, una vera e propria evoluzione rispetto alle macchine laser tradizionali attualmente impiegate per la pulizia degli Anilox”, spiega Alessio Polastro, direttore commerciale di ULMEX Italia. “La nostra tecnologia è caratterizzata da una serie di plus unici. A livello mondiale, si tratta della prima soluzione integrata di pulizia e controllo in grado di gestire in modo efficace ed efficiente la pulizia dell’intero parco Anilox, applicando logiche automatizzate di manutenzione predittiva per ogni singolo Anilox”.
Cuore tecnologico di Evolux è l’esclusiva sorgente laser a fibra pulsata. A differenza di altre tipologie di laser, che possono essere regolate solo in termini di potenza, quello a fibra pulsata è estremamente flessibile e permette di calibrare anche la frequenza e la caratteristica dell’impulso stesso, dando vita a programmi di pulizia personalizzati. Questo consente a Evolux di rimuovere non solo gli inchiostri, ma anche residui più difficili come vernici, adesivi e siliconi, a base solvente, acqua o UV. Una volta effettuato lo start up attraverso il monitor touch screen integrato da 21”, il processo di pulizia avviene in modo veloce, silenzioso e interamente automatizzato, senza alcuna necessità di controllo da parte dell’operatore e sempre con la garanzia della massima efficacia. Tra i tanti plus del laser Evolux, infatti, anche il raggio laser auto focus che pulisce ogni singola celletta con uguale intensità ed energia, assicurando risultati omogenei lungo tutta la tavola del rullo.
A completare il processo di Evolux, due strumenti opzionali altrettanto innovativi, studiati appositamente dal R&D di ULMEX per incrementarne le prestazioni. Primo fra tutti il microscopio 3D, per la prima volta integrato direttamente alla macchina. Una novità che completa il processo di pulizia perché, oltre a controllarne l’esito, permette di esaminare il volume, la profondità e la geometria delle cellette dei singoli Anilox, fornendo dati importanti per il controllo del loro ciclo di vita. Tutte le informazioni raccolte vengono gestite mediate il software proprietario D.A.M. (Dynamic Anilox Management). Progettato e programmato direttamente da ULMEX, il D.A.M. è unico nel suo genere: permette infatti di elaborare in pochi click i dati relativi all’intero parco Anilox di un’azienda, calcolandone con anticipo il raggiungimento della saturazione della portata. In questo modo è possibile valutare di volta in volta se procedere con la pulizia oppure se pianificare la rigenerazione, ottimizzando tempi, costi e qualità di stampa.
Già disponibili per test personalizzati presso lo showroom ULMEX di Padova, i modelli Evolux 1700 e 2100, rispettivamente per Anilox fino a 1.700 e 2.100 mm, a cui si aggiungeranno a breve ulteriori modelli per tavole di misure differenti.
“Già dalle prime dimostrazioni che abbiamo organizzato, questo nuovo concept di pulizia laser ha riscosso grande successo”, afferma Angelo Maggi, amministratore di ULMEX Italia, “così come le prime installazioni già effettuate sia in Italia, sia all’estero. Tutti i clienti che hanno già implementato Evolux nel proprio processo produttivo, ne stanno apprezzando i risultati tangibili e misurabili. In particolare l’effettivo ripristino di tutta la portata disponibile degli Anilox dopo un lavaggio che, entro certi limiti definiti dal software della macchina, si traduce in qualità di stampa migliorata e garantita nel tempo, senza ricorrere anticipatamente a costose rigenerazioni”.