SPS riparte e torna in presenza
A maggio torna SPS Italia in presenza, dopo la pausa forzata a causa della pandemia da Covid-19. Questa edizione di ripartenza è stata presentata ufficialmente a marzo presso il MADE – Competence Center Industria 4.0 di Milano. È stata un’occasione per ripercorrere le sfide che sono state affrontate in quest’ultimo periodo e per pensare a quelle che ci aspettano, considerando i grandi cambiamenti che sono avvenuti sia dentro che fuori dal mondo del lavoro.
di Rossana Pasian
Il 3 marzo è stata una giornata importante per SPS Italia: è stata presentata ufficialmente la nuova edizione della fiera, che finalmente si svolgerà nuovamente in presenza, sempre a Parma dal 24 al 26 maggio. Quella del 2022 vuole essere un momento di svolta, dopo i due anni di distanza, pausa e quasi di riflessione, cosa sottolineata attraverso il motto “Persone, Tecnologie, Prospettive”. Nonostante i nuovi scenari che sta aprendo la guerra in Ucraina, lo spirito è certamente positivo e ottimista, anche guardando ai numeri. Per l’edizione 2022 saranno allestiti 6 padiglioni, con una nuova area espositiva con spazi dimostrativi, progetti speciali e arene per lo svolgimento dei convegni scientifici, workshop formativi e tavole rotonde. “Abbiamo registrato un +11% di aziende – ha spiegato Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia – possiamo dire che la fiera è ‘sold out’. Siamo felici di poter ritornare in presenza, è chiaro che se ne sentisse la necessità: le persone sono fondamentali. Il digitale ci ha dato un’enorme mano in questi due anni complessi, ma è un’esperienza che non può sostituire l’incontro fisico”.
Seguendo il motto di questa edizione, “Persone, Tecnologie, Prospettive”, si sono susseguite tre brevi tavole rotonde per parlare di queste colonne portanti per SPS Italia 2022, concentrandosi anche sull’importanza del ruolo delle donne e su come la digitalizzazione abbia aiutato nella lotta alla pandemia.
Persone, Tecnologie, Prospettive: le parole protagoniste dell’evento
Marco Vecchio, Segretario ANIE Automazione e ANIE Energia, Bianca Maria Colosimo, Professoressa Dipartimento di Ingegneria Meccanica Politecnico di Milano – MADE Competence Center I4.0, Giovanni Miragliotta, Professore associato e Responsabile Scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano, e Maria Fossati, Fruitrice e Designer mano SoftHand Pro – Istituto Italiano di Tecnologia e Direttrice Esecutiva dell’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti hanno parlato di “Tecnologie”. Il focus è stato su tutte quelle che hanno avuto un ruolo fondamentale, e contemporaneamente si sono evolute molto, durante la pandemia, quali l’Additive Manufacturing, il 5G e la robotica. Tutti questi elementi hanno concorso a superare il momento di crisi, e aprono strade interessanti per il futuro, anche dal punto di vista dell’ecosostenibilità e della qualità di vita dell’uomo. Per esempio, ha sottolineato Bianca Maria Colosimo, l’Additive Manufacturing è stato di grande supporto perché ha permesso di avere costantemente componenti, e aiuta ad allungare la loro vita utile. Sempre in tema pandemia, Maria Fossati ha sottolineato il ruolo che la robotica ha avuto per facilitare il distanziamento fisico e mantenere attiva la produzione industriale.
Si aprono nuove prospettive, che riguardano l’ambiente, il modo di vivere e lavorare, ma anche la salute dell’umanità. Le “Prospettive” sono state le protagoniste del secondo panel della mattinata, a cui sono intervenuti Daniele Napoleoni, Associate Partner – Porsche Consulting, Giulia Marcocchia, Co-responsabile scientifico Academy, Competence Industry Manufacturing CIM4.0, e Greta Galli, Studentessa dell’Università Bicocca di Milano e Creator. La parola “prospettiva” va a braccetto con “formazione”: per esempio, è fondamentale che sia le aziende che le persone siano formate circa l’importanza della sostenibilità ambientale perché, come ha affermato Daniele Napoleoni, solo il 4% delle aziende italiane considera questo aspetto un valore aggiunto. Ma la formazione dev’essere globale. Giulia Marcocchia ha sottolineato come bisogna insegnare alle persone ad avere una visione sistemica, cioè bisogna avere un processo decisionale adeguato alle nuove sfide. In questo senso, Greta Galli offre un modo innovativo per fare formazione tecnologica: attraverso l’utilizzo dei social network, vuole trasferire passione e conoscenze, in particolare ai giovani studenti delle superiori, in modo da avvicinarli al mondo dell’automazione e farglielo scoprire sotto una luce inedita.
In questi discorsi, le persone sono comunque rimaste il punto focale su cui tutto girava, ma nel terzo e ultimo panel sono state le protagoniste assolute; vi hanno partecipato: Marco Taisch, Presidente, MADE – Competence Center Industria 4.0; Pierluigi Petrali, Direttore Digital Innovation Hub Lombardia; Teresa Minero, LifeBee – Digitalizing Life Sciences – CEO&Founder | ISPE International Board of Directors, European Leadership Team, Pharma 4.0 Steering Committee; Valeria Tirelli, President & CEO at AIDRO hydraulics & 3D Printing | Ambassador Women in 3D Printing. Marco Taisch e Pierluigi Petrali hanno sottolineato che manifattura e automazione non sostituiranno le persone: l’Industria 4.0 è nata con l’umano e per l’umano, e permetterà alle persone di usare e migliorare le proprie capacità. Infatti, durante la pandemia di Covid-19 la tecnologia è stata fondamentale per la lotta contro il virus: come ha spiegato Teresa Minero, grazie alla digitalizzazione è stato possibile iniziare a lavorare a un vaccino già a inizio 2020 e averlo in tempi record, perché ben 300 laboratori in giro per il mondo hanno avuto in pochi click la sequenza genetica del virus non appena è stata mappata. Parlando di persone, non si può non citare il forte ruolo che le donne finalmente stanno assumendo nelle aziende e nel processo decisionale, come ha ricordato Valeria Tirelli: non bisogna perdere i talenti al femminile, bisogna invece coltivarli e farli emergere, cosicché ne possano beneficiare le aziende e la società tutta. In questo senso, SPS Italia ha lanciato il progetto “She SPS Italia, do you?” finalizzato a valorizzare il contributo delle donne, a promuovere la diversità, l’apertura al talento e la spinta alla visione femminile.
End-user e fornitori in dialogo: dare significato al dato
Nel pomeriggio, si è tenuta la prima tavola rotonda di avvicinamento a SPS Italia, dal titolo “Produttività, efficienza e flessibilità: il ruolo dell’automazione avanzata a supporto della competitività della manifattura italiana”. È stata un’occasione per mettere a confronto end-user (Marelli Automotive Lighting, Iveco e Parmalat) con alcuni fornitori di tecnologie per l’automazione (BALLUFF AUTOMATION, Beckhoff Automation, Festo, ifm electronic, KEB AUTOMATION ITALIA, Mitsubishi Electric Europe, Rittal-EPLAN, SCHUNK e Siemens), per poter spiegare quali sono soluzioni di volta in volta sono state presentate a seconda della problematica incontrata.
Ci si è concentrati su temi quali l’integrazione con la robotica, l’interconnessione, la standardizzazione. In particolare, è stato più volte sottolineato quanto la raccolta dati fine a se stessa non aiuti le aziende a ottimizzare i propri processi. Invece, la loro analisi e la trasformazione in informazioni leggibili permettono di potenziare la competitività dell’azienda, e soprattutto di creare uno storico importante che possa aiutare la risoluzione dei problemi futuri. La digitalizzazione gioca un ruolo cruciale nella nuova fabbrica, perché un impianto connesso è molto più efficiente e più semplice da gestire. Naturalmente, per proseguire su questa strada è importante la formazione, sia dei giovani ma anche puntare sul re-skilling dei lavoratori che hanno più anni di esperienza, dando loro la possibilità di portare il proprio valore aggiunto.
Il cammino verso questa edizione di SPS Italia, finalmente in presenza dopo gli anni difficili della pandemia, prosegue. Sono a calendario altre tre tavole rotonde, dedicate alla gestione dei dati, al Pharma 4.0 e alla robotica dell’Additive Manufacturing, che segneranno le tappe di avvicinamento alla fiera, e per preparare i visitatori a quello che sarà il grande focus dell’evento: una manifattura innovativa e davvero 4.0.