Arriva la macchina robotizzata multiuso di Kemag
Kemag, giovane realtà bergamasca, sta lanciando sul mercato la K40, macchina robotizzata multiuso realizzata per l’asservimento in lavori ripetitivi: un unicum nel suo genere, che permette un’integrazione molto semplice negli ambienti industriali e semplifica il lavoro degli utilizzatori. Ce ne ha parlato Rachele Magri, CEO di Kemag.
Nata a Bergamo nel 2021, Kemag è una start-up innovativa dedicata alla ricerca e sviluppo di prodotti innovativi e altamente tecnologici nel campo della meccatronica e della robotica. L’azienda ha presentato a MECSPE 2024 la K40 All-in-One, una macchina robotizzata multiuso, sviluppata per asservire gli utenti nei lavori ripetitivi di ispezione superficiale, presenza/assenza, riconoscimento colore, tracciabilità, ed è adattabile alle diverse esigenze produttive di qualunque settore, dal medicale all’automotive. “Si tratta di una macchina modulare, compatta e molto semplice da utilizzare – spiega Rachele Magri, CEO di Kemag – l’operatore inserisce nel macchinario il contenitore contenente i pezzi collocati anche in modo disordinato, e il contenitore vuoto che riceverà i pezzi controllati. Attraverso il pannello HMI, sviluppato interamente da Kemag, seleziona la ricetta e fa partire la macchina. A questo punto K40 lavora in totale autonomia, e l’operatore può dedicarsi ad altre attività. Terminato il processo, la macchina restituisce i pezzi conformi riposti in modo ordinato nella scatola di scarico, e i pezzi non conformi nell’apposito cassetto”.
La K40 presentata a MECSPE integra al suo interno un robot a 6 assi DENSO con payload di 3 kg, bin picking 3D Photoneo, telecamera KEYENCE e una camera Time-of-Flight Basler. Ma K40 è preparata in fabbrica secondo le specifiche esigenze del cliente, quindi può integrare numerose tecnologie all’avanguardia per soddisfare molteplici necessità. Come funziona la macchina una volta avviata? Effettua una scansione della scatola, per controllare che corrisponda alla ricetta inserita; la scansione invia le coordinate del componente da prelevare al robot che raccoglie i componenti uno per volta e li sottopone al processo desiderato dal cliente, quindi, a seconda del risultato, il pezzo verrà riposto nella scatola degli scarti o meno. “L’operatore – illustra Rachele Magri – può controllare il processo (conforme o non conforme), la percentuale di attività, la produttività e tutto ciò che sta eseguendo la macchina insieme al tempo ciclo dell’ultima lavorazione. La telecamera interna è collegata a smartphone, quindi l’operatore ha tutto sotto controllo anche se non è vicino alla macchina; inoltre, arriva una notifica quando è finito il ciclo di lavorazione. K40 offre quindi il monitoraggio dello stato operativo, diagnosi e la manutenzione predittiva”.
Sicurezza e bassi consumi
In caso di errore nel caricamento del contenitore vuoto nell’apposito spazio destinato al contenitore pieno, per esempio, K40 non si avvia e avvisa subito l’operatore. “La macchina produce diverse informazioni – racconta Rachele Magri – quanti pezzi vengono lavorati all’ora, qual è la percentuale di difetti, quali sono i tipi di difetti rilevati. Queste informazioni sono utili all’utilizzatore per monitorare la propria produzione ed eventualmente scoprire se ci sono problematiche a monte da risolvere, per esempio stampi difettosi. È dotata di condition monitoring, energy management, thermal management e numerosi sistemi di sicurezza. Per esempio, se la macchina rileva delle vibrazioni che superano una certa soglia predefinita si ferma e manda un allarme”.
Una delle caratteristiche sicuramente più interessanti per gli utilizzatori è il fatto che la K40 garantisce dei consumi molto bassi. “A massimo regime – spiega Rachele Magri – consuma meno di 450 W, infatti non servono prese particolari, ma è sufficiente attaccarla alla corrente monofase. Possiamo dire che consuma meno di un asciugacapelli, ma si attacca alla corrente come se lo fosse!”. Kemag crede fermamente nella K40 e continua a investire per ampliare le sue capacità. “Al momento – conclude Rachele Magri – non esiste sul mercato una soluzione che integri queste tecnologie ed effettui diversi processi in una macchina così compatta e sicura. Noi consegniamo al cliente un chiavi in mano semplice da inserire nel proprio layout: 250 kg di peso, facile da spostare in caso di necessità, sicura e con soli due attacchi, aria ed elettricità. Inoltre, presenteremo in futuro la K40 versione Modular: il modulo di processo di questa versione è un’estensione tecnologica della macchina, ed è concepito per integrare operazioni aggiuntive alla versione All-in-One per rendere K40 ancora più versatile, come per esempio marcatura laser. Su richiesta del cliente, sarà inoltre possibile scegliere sistemi alternativi di alimentazione dei componenti, per soddisfare la necessità di coloro che vogliono integrare K40 di Kemag nelle loro linee di lavoro”.
di Rossana Pasian