Balluff Automation si prepara a una rivoluzione culturale e industriale

Da gennaio 2024 Carlo Gementi è il nuovo Country Manager di Balluff Automation, filiale italiana di uno dei player più importanti sul mercato per la realizzazione e la vendita di componentistica e sensori per il settore dell’automazione e della meccatronica. Lo abbiamo incontrato per parlare di questi primi mesi alla sua guida e per dare una sua opinione sul futuro dell’azienda e del comparto.

Balluff mi ha dato l’opportunità di guidare e completare un progetto di trasformazione organizzativa e culturale, avviato circa un anno prima. È stata questa la premessa del mio ingresso in azienda”, afferma Carlo Gementi, Country Manager di Balluff Automation da gennaio 2024, raccontando il suo approdo alla guida della filiale italiana dell’azienda tedesca, specializzata in soluzioni di alta qualità per sensori, identificazione ed elaborazione delle immagini, tecnologie di rete e software per l’automazione. Arrivato in un periodo non facile del mercato, dove la domanda scarsa si è sommata alle perturbazioni sulla supply chain, tra cui un anomalo accumulo di scorte nei due anni precedenti, Carlo Gementi è pronto ad affrontare le sfide che lo attendono ponendosi traguardi ambiziosi.

“L’obiettivo principale a medio termine – spiega il Country Manager – è quello di riprendere la crescita che aveva caratterizzato gli anni pre-Covid. In questo sono molto fortunato per aver trovato un team coeso, determinato e competente: in breve tempo abbiamo costruito un rapporto di fiducia reciproca, cosa che mi rende molto ottimista riguardo la nostra capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati. La fiducia, non solo a livello di team ma anche verso fornitori e clienti, è un valore importante di Balluff Automation, di cui sono profondamente orgoglioso”.

La nuova rivoluzione industriale

Una delle sfide e delle opportunità che affronterà Carlo Gementi è la Transizione 5.0, di cui ancora si stanno cercando di capire gli impatti effettivi. A differenza di Industria 4.0, dove l’IO-Link ha trovato uno spazio centrale nel settore dei sensori e per la quale Balluff ha acquisito una competenza riconosciuta, la Transizione 5.0 pone al centro sostenibilità e risparmio energetico.

“Con la Transizione 5.0 – commenta Carlo Gementi – il focus si sposta sull’utilizzo avanzato dei dati. IO-Link, in quanto infrastruttura di campo, ci permette di raccogliere una quantità importante di dati e di rendere intelligenti numerosi dispositivi, con un investimento tecnico ed economico contenuto. Grazie a questi dati è possibile migliorare le prestazioni delle macchine e delle linee produttive. Il focus si orienta sempre di più verso l’efficientamento e la produttività delle macchine (OEE), che dal punto di vista energetico permette di migliorare il rapporto tra l’energia consumata e output di produzione, incrementando cosi la sostenibilità complessiva delle operazioni. A questo si aggiunge il tema cruciale dei sensori intelligenti, dove abbiamo la possibilità di operare a livello più profondo, con una gestione ottimizzata e integrata delle macchine e degli impianti”.

Per accompagnare e guidare le aziende in questo mondo in continua trasformazione, è fondamentale fornire componenti tecnologicamente avanzati, adatti alle esigenze reali di produzione e soprattutto affidabili. “I nostri clienti producono macchine molto diverse tra loro – spiega Carlo Gementi – ma ciò che li accomuna è la garanzia di affidabilità che noi diamo loro, indipendentemente dalla soluzione che sceglieranno all’interno del nostro catalogo. La forza di Balluff è quella di rispondere a esigenze produttive molto differenti grazie a un’ampia gamma di prodotti che assicurano performance, compatibilità tecnica ed economica. I costruttori trovano soluzioni che coprono un ampio range di opzioni, offrendo risposte idonee per quelle che sono le proprie esigenze”. All’affidabilità si aggiunge il concetto di “smart”, cruciale per le aziende orientate alla digitalizzazione. Balluff propone pacchetti completi per la fabbrica intelligente, tra cui sistemi di condition monitoring, che integrano sensori, sistemi di acquisizione e elaborazione dati. Questi sistemi consentono di ottimizzare la produttività delle macchine riducendo i tempi di fermo, per una produzione efficiente e sempre operativa.

Una logica machine vision completa

Un’altra tecnologia chiave per Balluff è il machine vision, settore in cui l’azienda ha rafforzato la sua presenza dal 2027 con l’acquisizione di Matrix Vision con l’obiettivo di integrare le tecnologie di visione a bordo macchina. Oggi, Balluff si muove su due vie per quanto riguarda la visione artificiale.

“Prima di tutto – spiega Carlo Gementi – offriamo sensoristica di uso molto semplice e immediato, mirata ad applicazioni specifiche, che rispondono alle richieste dei clienti emerse in questi anni. Per esempio, il riconoscimento di barcode, difettosità di oggetti, gestite tramite algoritmi di learning integrati che non richiedono software esterni. Un sensore intelligente a livello di macchina, a tutti gli effetti autonomo, collegato in IO-Link, che si integra nel sistema complessivo. La seconda via rimane il portafoglio storico di Matrix Vision, oggi a marchio Balluff, che offre una gamma molto ampia di configurazioni modulari per applicazioni anche high-end più svariate, industriali e non. Balluff vuole essere più versatile e adattabile alle varie esigenze applicative, integrando le innovazioni avanzate. In questo senso, abbiamo un piano generale di integrare l’intelligenza artificiale nei nostri prodotti, e sicuramente la parte di visione artificiale sarà protagonista”.

Un mondo orizzontale

Un’altra tecnologia importante per Balluff è il machine vision, soprattutto dal 2017 quando l’azienda ha acquisito Matrix Vision con l’obiettivo di portare le tecnologie di visione a bordo macchina. balluff Balluff Automation si prepara a una rivoluzione culturale e industriale 2 balluff Copia min
Un’altra tecnologia importante per Balluff è il machine vision, soprattutto dal 2017 quando l’azienda ha acquisito Matrix Vision con l’obiettivo di portare le tecnologie di visione a bordo macchina.

Come accennato, Balluff si distingue per la capacità di operare in comparti molto diversificati, sia del mondo manifatturiero che oltre a una strategia vincente, che ha permesso all’azienda di mitigare il calo del 2024 in modo significativamente inferiore alla media di settore. “I segmenti dove operiamo – spiega Carlo Gementi – vanno al di là dei più ‘tradizionali’ e storici della macchina utensile, dell’automotive e del metal working. Quello dove sicuramente stiamo ponendo la nostra attenzione sul packaging per il Food&Beverage e per il settore medicale. Nel 2024 un settore che ci ha sorpreso è stato quello del waste management, che non è nuovo per noi, ma ci sta dando numerose soddisfazioni ed è in continua crescita. Abbiamo acquisito referenze di sistemi smart per l’identificazione dei rifiuti, basati su sensori di visione o e altri tipi, che permettono di separare i rifiuti già nel momento in cui vengono immessi dal consumatore nella macchina di raccolta. Un esempio sono i cassoni intelligenti installati in città, con il beneficio di chiudere una filiera in modo più ecologico e più responsabile”.

Diversificare per mantenere competitività: è questo l’obiettivo di Balluff Automation, che grazie a un’apertura strategica verso nuovi comparti sta riuscendo a compensare la crisi del settore automotive e le difficoltà del mercato nel 2024. “Vista la situazione geopolitica ed economica – commenta Carlo Gementi – crediamo che per noi sia una buona strategia adottare un approccio più ampio, in termini di settori di riferimento. Questo progetto richiede tempo e sforzo anche a livello organizzativo, perché ogni comparto ha dinamiche e richieste specifiche. Noi cerchiamo di operare con clienti in cui riconosciamo una matrice comune in termini di relazione commerciale e tecnologica. Ci sono settori dove siamo decisamente ben posizionati o abbiamo una competenza tecnologica importante; altri dove siamo dei newcomer, dobbiamo imparare, portando internamente le competenze necessarie per rispondere con un portafoglio prodotti sempre più adatto”.

Il pensiero del neo Country Manager è chiaramente orientato verso il futuro e sugli obiettivi a medio termine di Balluff Automation, guidato da un elemento fondamentale: la fiducia. “Il nostro compito sarà continuare a offrire ai nostri clienti servizi, prodotti e soluzioni capaci di rispondere alle loro esigenze, se non addirittura anticiparle, conquistando la loro fiducia. È al contempo cruciale mantenere la fiducia all’interno dell’azienda, poiché è uno dei collanti che ci permette di affrontare momenti complessi come questo. Nel 2026 forse torneremo a parlare di crescita ed espansione, ma il 2025 credo che sarà ancora un anno sfidante in cui dovremo serrare le fila e cercare di essere performanti. Questa è la parola che mi piacerebbe portare con me per il 2025 e sono convinto che sia già ben radicata”.

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