Debutti d’eccezione per una gamma sempre più ampia
Due modelli di robot Fanuc dalle grandi potenzialità – lo SCARA SR-6iA con payload di 6 kg e il collaborativo CR-15iA che si inserisce tra il modello a payload elevato e quelli più adatti alla manipolazione leggera – hanno fatto il loro esordio italiano alla BI-MU. Si completa così l’offerta del costruttore giapponese, sempre più focalizzata sul supporto alle problematiche applicative concrete dei clienti.
di Giorgia Stella
Tempo di novità d’autunno in casa Fanuc, specialmente per quanto riguarda i robot con payload medio/basso. Alla BI-MU 2018, il costruttore giapponese ha messo in mostra, accanto all’ampia gamma di soluzioni per asservimento macchine utensili, anche gli ultimissimi modelli di robot lanciati sul mercato. A partire dallo SCARA Fanuc SR-6iA, che affianca l’apprezzato SR-3iA. Il nuovo robot a 4 assi ha una capacità di carico utile di 6 kg, corsa orizzontale di 650 mm, verticale di 210 mm, ripetibilità ± 0.01 (J1,J2, J3) ± 0.004 (J4) ed è particolarmente indicato per operazioni di pick & place, assemblaggio, carico/scarico delle macchine di test e ispezione. “Due delle principali caratteristiche degli SCARA Fanuc sono il controllore R-30iB Compact Plus con ingombro molto ridotto, che facilita quindi l’integrazione in linee esistenti, e la possibilità di programmare il robot attraverso una pagina web”, racconta Vera Mariani, Business Development & Communication Manager di Fanuc Italia, che abbiamo incontrato alla BI-MU. “Grazie al software iRProgrammer, infatti, è sufficiente avere un collegamento a Internet e un browser per effettuare la programmazione da un Pc o tablet”.
Collaborativo di fascia media
Il nuovo collaborativo Fanuc CR-15iA – ricoperto di una morbida gomma verde che ammortizza l’urto in caso di impatto accidentale e non presenta spigoli né angoli di chiusura potenzialmente pericolosi –
completa la gamma di collaborativi inserendosi nella fascia media tra i robot per la manipolazione leggera attualmente disponibili, da 4 e 7 kg di payload, e il CR-35iA con payload elevato. “Il mercato dei collaborativi è vivace e in rapida evoluzione”, prosegue Mariani. “Fanuc sta lavorando a stretto contatto con system integrator e clienti per ideare e fornire soluzioni che possano davvero risolvere problematiche applicative concrete”.
Destinato a diverse applicazioni, tra cui manipolazione, pallettizzazione e ispezione, e caratterizzato da una facilità di utilizzo che semplifica la vita degli operatori, il CR-15iA ha una capacità di carico utile di 15 kg, sbraccio di 1.441 mm, portata verticale massima di 2.413 mm e ripetibilità di ±0.02. Compatto, con una base di 346 x 346 mm, può essere montato a pavimento, soffitto e ad angolo, adattandosi in modo flessibile e versatile a tutti gli ambienti di lavoro.
Dall’applicazione alla scelta del robot
Il fatto che, all’interno dell’ampia gamma di proposte Fanuc nell’ambito della robotica, convivano robot tradizionali e collaborativi è indicativo dell’approccio che il costruttore giapponese persegue sul mercato. “Il punto di partenza è assolutamente l’esigenza del cliente, che affianchiamo, insieme ai system integrator con i quali collaboriamo, per cercare di identificare la soluzione più idonea di volta in volta. I robot Fanuc nascono con delle performance possibili, non per essere utilizzati in un range di applicazioni definito in partenza. Perché il robot possa assicurare il risultato migliore, occorre saper scegliere l’applicazione, integrare il robot e farlo lavorare al meglio”, sintetizza la Business Development & Communication Manager di Fanuc Italia.