Il presidente di tutti: intervista a Raffaele Barile
Raffaele Barile è stato eletto nuovo Presidente di AIdAM – Associazione Italia di Automazione Meccatronica, per il triennio 2024-2027. Pugliese e co-fondatore di un’azienda sita in provincia di Bari, Raffaele Barile crede fermamente nell’associazionismo e vuole coinvolgere di più le aziende del Meridione.
Il Consiglio Direttivo AIdAM – Associazione Italia di Automazione Meccatronica del 22 maggio 2024 ha eletto il nuovo Presidente per il triennio 2024-2027: si tratta di Raffaele Barile, co-fondatore e Engineering Commercial Manager di Procmatech, azienda che progetta e realizza macchine speciali per l’industria manifatturiera. Con un’esperienza quarantennale nel settore dell’automazione industriale, Raffaele Barile ha iniziato la sua carriera rivestendo ruoli tecnici per poi sviluppare professionalità che lo hanno portato ad approcciare il mondo dell’imprenditoria. È stato anche Presidente del Consorzio Apuliamech.
“Subito dopo gli studi – racconta Raffaele Barile – ho cominciato a occuparmi di elettronica industriale e software. Ho lavorato come progettista meccatronico per molti anni, finché nel 2001 con il mio socio ho intrapreso un’attività in proprio. Procmatech oggi conta 35 persone e realizza macchine speciali, esportate in tutto il mondo. La nostra esperienza in AIdAM ha avuto inizio nel 2006, ad oggi sono molto entusiasta di questo nuovo capitolo associativo”. Raffaele Barile, inoltre, ha confermato Fernanda Vicenzi, CEO di PubliTec, come Tesoriere, e ha scelto Fabio Bottarelli, Head of Product Management di Camozzi Automation, come Vice-Presidente.
Gli obiettivi per il prossimo triennio
Tra gli obiettivi primari della nuova presidenza c’è un maggior impegno all’incontro tra le aziende del settore per un confronto attivo sulle problematiche comuni dell’automazione e della meccatronica, uno stimolo alla promozione di politiche industriali innovative e sostenibili, un dialogo ancora più intenso con le altre associazioni e, infine, lo sviluppo dei progetti già in essere in ambito internazionalizzazione e educational.
“Credo molto nella collaborazione tra le aziende che si ritengono competitor – commenta Raffaele Barile – perché si mettono insieme le forze e si possono affrontare commesse più grandi con maggiori serenità e tranquillità. Per esempio, in Germania le aziende più piccole hanno almeno 150 dipendenti; per le aziende italiane, mediamente molto più piccole, è difficile competere in un mercato del genere. Ma se un gruppo di aziende – come quelle di AIdAM – creasse una forma temporanea di impresa, si potrebbe diventare più competitivi. Tra l’altro, come know-how di meccatronica non siamo secondi a nessuno”.
Raffaele Barile continuerà, come si diceva, il percorso tracciato in passato di collaborazioni con altre associazioni (per esempio ANFIA), progetti educational con la Rete i.M2A e il Ministero, le collettive nelle fiere di settore e i progetti di internazionalizzazione (come Marocco e Sud Africa).
“Siamo tutti molto grati al Presidente uscente Michele Merola che con l’ottimo lavoro svolto ha risollevato le sorti dell’Associazione dopo un periodo molto difficile, portandola oggi a vantare più di 80 associati – dichiara Raffaele Barile – Il mio impegno sarà soprattutto rivolto al coinvolgimento di altre realtà aziendali importanti del settore che non possono non essere parte di un’associazione importante come AIdAM, con particolare attenzione alle imprese meritorie del sud Italia”.
Il neo-eletto Presidente, infatti, vuole coinvolgere maggiormente le aziende del Meridione, che nel passato forse non sono state attenzionate con la diligenza necessaria. “Voglio portare ancora di più l’associazione al Sud – spiega Raffaele Barile – L’ho fatto già diversi anni fa, quando ho proposto e ottenuto di organizzare alcuni dei Consigli Direttivi itineranti in Puglia. È stata una bella occasione per far conoscere il nostro territorio da un punto di vista industriale, mostrando le realtà importanti presenti e professionalmente valide. Trovo doveroso da parte mia provare ad abbattere le ultime barriere territoriali nella nostra professione”.
di Rossana Pasian