Il settore automazione e meccatronica segna un +34,45%
AIdAM – Associazione Italiana di Automazione Meccatronica ha effettuato la prima analisi di settore riguardante le aziende italiane del settore automazione e meccatronica, da cui si evince un +34,45% nell’ultimo triennio.
L’associazione AIdAM- Associazione Italiana di Automazione Meccatronica, tramite il proprio Ufficio Studi, ha realizzato la prima edizione dell’analisi di settore riguardante le aziende italiane di automazione e meccatronica. Lo studio è stato realizzato su un campione di 436 aziende con sede italiana (ma anche a proprietà straniera) che rappresenta a oggi la filiera dell’automazione industriale, sia per quanto concerne la costruzione e l’integrazione di macchine e sistemi, sia per chi si occupa di componentistica.
Le aziende AIdAM rappresentano il 20,25% del totale fatturato del settore
L’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di AIdAM si è focalizzata su dati di bilancio, quindi dati ufficiali acquisiti tramite la banca dati di CRIBIS. Il settore italiano cuba oggi 14,4 miliardi di euro, di cui 2,9 miliardi sono generati da aziende aderenti ad AIdAM (il 20,25% del totale fatturato del settore). Inoltre, il comparto italiano dell’automazione e meccatronica impiega 36.600 dipendenti, rappresentando così un importante incubatore di competenze e di occasioni professionali a livello nazionale. Le aziende del settore contribuiscono anche in gran misura a valorizzare l’italianità nel mondo, grazie al loro 38% di export.
Le famiglie merceologiche analizzate
L’Ufficio Studi di AIdAM ha analizzato nel dettaglio due importanti famiglie merceologiche del mondo dell’automazione e meccatronica: quella dei costruttori/integratori di macchine e sistemi e quella dei componentisti. Sono stati rilevati i fatturati dell’ultimo triennio di settore con il dettaglio delle due famiglie merceologiche e sono state realizzate analisi specifiche di diversa natura (su EBITDA, utile d’esercizio, Paesi destinatari dell’export, collocazione geografica delle aziende, investimenti in brevetti, codici ATECO utilizzati), nonché su indici di bilancio specifici (durata delle scorte, rotazione attivo circolante, incidenza gestione extra caratteristica, rapporto di indebitamento bancario, ROS, ROE, ROI).