Logistica tra digitale e green
KFI vuole tracciare la strada per una logistica tra digitale e green: la trasformazione digitale è già in atto con l’Industria 4.0, ma ora è importante attuare una transizione ecologica che non è più rimandabile.
Secondo KFI, digitale e green sono un binomio necessario e non più scindibile quando si parla di logistica. L’innovazione 4.0 è ormai un must, il tema ecologico segue lo stesso passo e non è più un argomento rinviabile. La logistica riveste certamente un ruolo trainante nel panorama economico. Oggi, i processi sono più attenti e accurati e possono permettere di raggiungere delle economie anche importanti se gestiti correttamente, facendo diventare questo comparto fondamentale per essere competitivi sui mercati internazionali. È un settore strategico per la sostenibilità del business, con una grande evoluzione tecnologica che permette riduzione degli errori, inventari automatici e sicurezza del dato.
Post-pandemia come grande occasione
In questo quadro, il post pandemia può rappresentare una grande occasione. Perché, se l’emergenza sanitaria ha portato a una sensibile contrazione dei fatturati delle imprese, la ripartenza inizia proprio dall’innovazione. L’innovazione, però, non si improvvisa: è un processo che richiede tempo. KFI vuole comunque anticipare i tempi, investendo sui processi innovativi introdotti dai cobot per l’automatizzazione di alcune fasi logistiche, fino all’implementazione dell’uso della voce.
Quando si parla di green economy, solamente un’azienda su quattro è green oriented; le rimanenti tre vivono questo tema come un obbligo, un’imposizione. La transizione ecologica è una questione di cultura e di strumenti. È un atteggiamento che deve essere diffuso in tutti i comportamenti aziendali. Non basta dematerializzare i documenti riducendo l’impiego della carta; occorre la consapevolezza che questa scelta deve essere pervasiva.
Per quanto riguarda il digitale, non è vero che la digitalizzazione penalizza il lavoro: anzi, attiva nuove professionalità. In un settore così dinamico e in veloce evoluzione come quello della logistica, però, se realmente si vuole parlare di ripartenza, secondo KFI deve essere azzerato il gap tra formazione e lavoro: le nuove tecnologie e l’aspetto green richiedono professionalità e competenze che non possono essere messe in capo esclusivamente all’azienda.