Noi, studenti di oggi (e innovatori di domani)

L’I.I.S. “Marconi” di Dalmine (BG) è uno dei quattro casi studio coinvolti nel progetto condiviso tra AIdAM e il MIUR per favorire una più stretta collaborazione tra scuola e impresa. Siamo andati a visitare l’istituto lombardo, diretto da un preside determinato e innovatore che lavora ogni giorno per creare legami forti con le aziende del territorio. Promuovendo progetti ed eventi che possano valorizzare talenti e capacità degli studenti.

di Fabrizio Dalle Nogare

Un dirigente illuminato ancor più che appassionato, il professor Maurizio Adamo Chiappa, ci ha accolto e accompagnato, quasi prendendoci per mano, alla scoperta di una scuola d’eccellenza che, oltre a rappresentare una fucina di talenti per le imprese – e sono tante – del territorio, vuole essere una speranza per il futuro del sistema Italia.
L’Istituto di Istruzione Superiore “Guglielmo Marconi” di Dalmine, alle porte di Bergamo, a un’impresa deve addirittura la sua fondazione. Era l’inizio del Novecento, infatti, quando la presenza della Dalmine, costruttore di tubi senza saldatura con un processo brevettato, portò all’articolazione di un vero e proprio villaggio industriale dal quale scaturì il paese come lo conosciamo oggi e, tra le altre cose, la scuola per apprendisti – attuale sede universitaria – e l’istituto tecnico, fondato nel 1976 e dal 1981 trasferito nella sede che tuttora occupa. Attualmente, l’I.I.S. Marconi ospita oltre 1.200 studenti ogni anno. Soprattutto, come vedremo, offre un modello all’avanguardia sotto diversi punti di vista.

Un’idea nuova di alternanza scuola/lavoro
“Credo fortemente nella scuola pubblica, che reputo l’istituzione fondamentale per trasmettere la conoscenza alle future generazioni, sviluppando creatività e pensiero critico per far sì che i ragazzi possano scegliere, alla fine del loro percorso, se continuare gli studi, entrare nel mondo del lavoro o dar vita a un’attività. Se vuole preparare gli studenti in modo serio, però, la scuola – e specialmente un istituto tecnico come il nostro – deve collaborare con le aziende del territorio. In fondo, scuola e imprese hanno gli stessi obiettivi”.
Inevitabile, dunque, parlare di alternanza scuola/lavoro, anche se – apprendiamo – è riduttivo fermarsi a questo. “L’idea dell’alternanza scuola/lavoro intesa in senso tradizionale e statico per noi è superata”, spiega il preside Chiappa. “Andando alla ricerca di esperienze di work-based learning in paesi dove non c’è il sistema duale, abbiamo adottato un modello di alternanza che si chiama ECLI (Expert Class Lab Individual experience). Il modello prevede che non siano soltanto gli studenti a recarsi in azienda: anche i rappresentanti delle aziende vengono a scuola a svolgere attività concordate con il consiglio di classe. Oggi, tra imprese grandi, medie e piccole, lavoriamo con più di 250 aziende del territorio”.

L’azienda madrina e il laboratorio di imprenditorialità
Tra i progetti più interessanti in tema di rapporto tra scuola e impresa c’è quello delle cosiddette “aziende madrine” che, come spiega il preside, “seguono le classi dal terzo anno in poi, affidando loro progetti con livelli di difficoltà crescenti secondo un percorso condiviso. Si lavora insieme alle imprese, insomma, perché gli interventi tecnici delle aziende non siano avulsi dal contesto scolastico e didattico. Poi, la valutazione viene fatta a un doppio livello: dalle aziende, che valutano sia l’approccio degli studenti che i loro risultati, ma anche dalla scuola e dai ragazzi stessi, che possono autovalutarsi ed esporre la loro esperienza in sede di consiglio di classe”. Un altro tassello nel mosaico che rappresenta la preparazione degli studenti alla vita dopo la scuola è il laboratorio di imprenditorialità, un’attività che l’I.I.S. Marconi propone da tre anni e che permette a un gruppo di studenti, selezionati secondo criteri di merito, di incontrare imprenditori e top manager delle imprese del territorio e confrontarsi con loro, sviluppando – affiancati da un team di docenti e in lingua inglese – non solo business plan o piani di comunicazione ma anche quelle cosiddette soft skill che hanno un’importanza crescente nell’attuale mondo del lavoro.

Laboratori per tutti i percorsi di studio
A proposito di laboratori, l’anima dell’istituto è costituita dai luoghi dove gli studenti possono “imparare facendo”, usando un’espressione non certo bella ma efficace. “Abbiamo nel tempo ripensato la disposizione delle postazioni nei laboratori – racconta il preside del “Marconi” – eliminando le cattedre e promuovendo il lavoro di gruppo e per obiettivi, in modo da favorire il confronto e la comunicazione tra gli studenti. Sono convinto che gli ambienti di apprendimento siano un fattore importantissimo non solo per chi deve apprendere ma anche per gli insegnanti”.
Dal laboratorio di telecomunicazioni, che prepara i futuri sistemisti (l’istituto è accreditato come Cisco Academy ed eroga formazione secondo gli standard Cisco) a quello di energia; dal laboratorio di impianti elettrici a quello di scienze e tecnologie applicate, fino al laboratorio CAD – che gli studenti frequentano sin dal biennio – o ai laboratori di chimica e fisica, ogni specializzazione ha il suo ambiente. “E il pomeriggio la scuola è aperta, gli studenti possono frequentare i laboratori e contare sul supporto degli insegnanti anche fuori dall’orario scolastico”, aggiunge il dirigente.

Dare valore a idee e progetti sviluppati nei laboratori della scuola
Particolarmente attrezzato è il laboratorio di automazione, dotato di sistemi pneumatici collegati a PLC, nastri trasportatori, sistemi IoT e perfino robot pensati per la didattica, come il modello COBOTTA di Denso. “Per noi la meccatronica è l’integrazione delle varie competenze finalizzate alla costruzione delle macchine di produzione”, chiosa il preside Chiappa.
Qualora qualcuno si stesse chiedendo quali sono i risultati di tali sforzi, didattici e organizzativi, la risposta forse più chiara viene dalla partecipazione e dall’attenzione che le tante iniziative promosse dall’I.I.S. Marconi riscuotono. La principale si svolge nel mese di maggio ed è il Marconi’s Ideas Day: una giornata in cui gli studenti espongono i progetti più interessanti che hanno portato a termine durante l’anno. Come dimostrano le storie che raccontiamo nei due box all’interno dell’articolo, eventi come questo possono essere trampolini di lancio per la partecipazione a concorsi o fiere, anche di livello nazionale (la Maker Fair di Roma è solo un esempio), oppure per l’avvio di vere e proprie avventure imprenditoriali.  Eccola, dunque, la scuola che insegna, stimola e prepara alla vita.

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