Presentata a Milano la 31ma BI-MU
Con una conferenza stampa organizzata al Palazzo Pirelli di Milano è stata presentata la 31ma edizione di BI-MU/SFORTEC, la fiera di riferimento per il settore delle macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie organizzata da EFIM e promossa da UCIMU-Sistemi per produrre. Dal 9 al 13 ottobre a fieramilano Rho saranno 1.056 le imprese partecipanti, il 40% delle quali estere, in rappresentanza di 27 paesi. Ancora qualche dato: i macchinari esposti saranno circa 4.000, per un valore di 500 milioni di euro, e un’area espositiva che supera i 100.000 metri quadrati, in aumento del 10% rispetto all’edizione del 2016. Il 34% delle aziende espositrici è alla prima partecipazione alla fiera milanese, a testimonianza dell’interesse che l’evento continua a riscuotere.
I numeri di un settore in piena salute
Nel corso della conferenza stampa, i cui lavori sono stati aperti da Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia, il presidente di UCIMU, Massimo Carboniero, ha fatto il punto sullo stato di salute di un settore, quello delle macchine utensili, robot e automazione, capace di generare un volume d’affari di oltre 9 miliardi di euro. Dopo un ottimo 2017, l’anno in corso sembra essere altrettanto positivo, con la produzione in crescita del 9,3% a oltre 6,6 miliardi di euro e l’export in ascesa del 4,6% a 3,5 miliardi. In aumento sia le consegne dei costruttori italiani (+15,2%) che le importazioni (+11,1%), segno dell’ormai conclamata ripresa del mercato interno. Non a caso, Carboniero si è soffermato sulla “positività della domanda italiana che, sostenuta dai provvedimenti di super e iperammortamento, si è attestata su livelli decisamente elevati. È importante – ha aggiunto il presidente di UCIMU – che tali provvedimenti siano confermati anche in futuro anche perché i dati ci dicono che sono ancora molte le imprese che devono avviare i piani di investimento necessari per l’aggiornamento degli impianti”. C’è molta attesa, dunque, nel mondo produttivo per capire se l’ormai imminente DEF, il Documento di Economia e Finanza attualmente allo studio da parte del Governo, conterrà delle modifiche sostanziali alle misure di incentivo varate dai precedenti esecutivi.
Formazione come leva per lo sviluppo
Più di un accenno è stato fatto anche alla questione della formazione, essenziale per lo sviluppo dell’industria manifatturiera in Italia. “La competitività della nostra manifattura non dipende solo dalle macchine ma anche, e soprattutto, dagli uomini che dovranno utilizzarle, programmarle e farle funzionare. Per questo chiediamo che il provvedimento dedicato alla formazione, così come definito nel programma Impresa 4.0, sia perfezionato. Il credito d’imposta del 40%, attualmente applicato al solo costo del lavoro del personale coinvolto nella formazione, dovrebbe essere esteso anche al costo dei corsi e dei formatori impiegati, che è poi la spesa più gravosa per le PMI”.
Le nuove iniziative in programma
Tornando alla 31ma BI-MU, è stato il Direttore Generale di UCIMU, Alfredo Mariotti, a presentare le novità di quest’anno. Tra queste spiccano le nuove aree di innovazione dedicate a IoT (Fabbrica Futura), robot (Robot Planet), consulenza (Box Consulting) e start up (Startupper), così come il ricco programma di incontri tematici – oltre 60 – a cura degli espositori previsti per l’intera durata della manifestazione nell’arena di BI-MUpiù (padiglione 13) e BI-MUpiùAdditive (pad. 11). Infine, il responsabile dell’ufficio stampa del Gruppo FCA – Alfa Romeo, Davide D’Amico, ha parlato della partecipazione del Gruppo, e in particolare di Alfa Romeo, con uno stand nel padiglione 13 e un’area test drive all’esterno. “Le Alfa Romeo sono costruite interamente in Italia, a Cassino, ed esportate in tutto il mondo. Inoltre, più del 50% della componentistica è realizzata grazie alle macchine utensili”. Quale migliore esempio di made in Italy d’eccellenza?