Tracciabilità e sicurezza con i cobot
Cisel ha scelto una soluzione OMRON di tracciabilità e sicurezza con i cobot: il TM5 avrà il compito di automatizzare i testi elettrici delle schede di circuiti elettronici stampati. Grazie a esso, Cisel ha ridotto drasticamente l’errore umano.
Cisel, società di Castelfidardo (AN) specializzata nella progettazione e produzione di circuiti stampati flessibili per l’automotive, l’industria civile e industriale, ha scelto un cobot OMRON per automatizzare i test elettrici delle schede destinate all’impianto servosterzo di un noto produttore automobilistico.
Il cobot, un TM5 con sbraccio da 900 mm, è in grado di adempiere a tutte le attività fino a oggi condotte dal personale umano. Occupandosi nello specifico di prelevare le singole schede, posizionarle sul tester per la verifica dell’isolamento del dielettrico da 38 µm che separa la parte in rame con il circuito stampato e il supporto in alluminio e, infine, depositarle sulle vaschette di raccolta (suddivise fra funzionanti e scarti).
La presenza di una videocamera integrata permette di rilevare un landmark opportunamente posizionato da Cisel per la taratura automatica del TM5: in caso di scostamenti, anche minimi, rispetto ai tre assi, il cobot è in grado di auto-calibrarsi sulla nuova posizione senza bisogno di essere riprogrammato.
Errore umano rimosso
Tutte le disposizioni di sicurezza sono state rispettate grazie all’innesto di un laser scanner OMRON OS32C con camera grandangolare da 270° che provvede a supervisionare la presenza di personale nei dintorni. In questo modo, il cobot è in grado di rallentare in modo progressivo la velocità di esecuzione in caso di presenze rilevate entro i 3 m di campo fino ad arrestarsi completamente a distanze molto ridotte.
L’intera soluzione è gestita via Modbus TCP attraverso un machine controller OMRON NX102 che presiede sia alla parte di controllo delle ricette sia alla comunicazione verso il database SQL per la raccolta di tutti i dati di produzione comprese le statistiche sui pezzi testati, gli scarti, i tempi ciclo e le eventuali anomalie.
Grazie all’impiego del cobot TM5, Cisel può oggi testare fino a 400 pezzi/h per due turni consecutivi da 8 ore in modo efficace e rigoroso: l’errore umano, piuttosto comune nel lavoro ripetitivo, è stato completamente rimosso.