Vogliamo rendere i clienti indipendenti
Quali sono le soluzioni di meccatronica intelligente per la fabbrica del futuro? Ce ne ha parlato Luca Pantaleoni, End User Sales Manager di Bosch Rexroth, durante il suo intervento all’Assembly Week. L’obiettivo di Bosch Rexroth, ci ha raccontato, non è solo più quello di fornire componenti di alta qualità, ma anche e soprattutto rendere il cliente indipendente e in grado di velocizzare i tempi di integrazione e programmazione.
Bosch Rexroth è una realtà che da molti anni produce e commercializza tecnologie per l’azionamento e il controllo. Può darci una breve panoramica dell’azienda, la storia, i valori e la mission?
La nostra storia parte da lontano, quando nel 1861 Robert Bosch nacque, Georg Ludwig Rexroth II acquistò l’ultima fucina della storia dell’azienda. Dal 1954 in Italia a Milano dove la società Ruhrital, distribuiva prodotti Rexroth. Bosch Rexroth è tra i principali fornitori di tecnologie per l’azionamento e il controllo a livello mondiale. La rappresentante italiana del gruppo è presente nel paese, quindi, da più di 60 anni e il suo headquarter si trova a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. In questi anni di rivoluzione tecnologica e innovazione, l’azienda è diventata una realtà consolidata nel contesto industriale italiano, anche grazie a una rete commerciale con copertura nazionale e a più di 40 distributori e service partner autorizzati.
Bosch Rexroth Italia combina la forte esperienza e la competenza sul territorio, il know-how industriale e multi-tecnologico per supportare i propri clienti. Questo è possibile anche grazie a un portafoglio di prodotti con tecnologie specializzate e un service globale e capillare sul territorio locale. La sede italiana ospita l’Innovation Lab & Customer Center, uno spazio progettato per accogliere i clienti e dove è possibile visionare e toccare con mano i prodotti grazie alla riproduzione del funzionamento di una linea interamente 4.0. Allo stesso tempo, l’Innovation Lab è diventato una mostra permanente di prodotti Rexroth in Italia.
La nostra vision: “We Move. You Win”, creare movimento è la forza trainante. L’impegno di Bosch Rexroth con i suoi clienti è chiaro: aiutarli a essere vincenti. Da questo nasce la collaborazione indissolubile fra la nuova cultura aziendale e i prodotti che offre.
Il nostro brand, “Rexroth–A Bosch Company”, comunica la forte identità di Bosch Rexroth, fa parte di una forte e innovativa realtà industriale, ma al tempo stesso è indipendente e autonoma. È un’azienda che, per quanto grande, supporta tutti i suoi clienti da vicino ed è proiettata al futuro: per i clienti questo significa ottenere soluzioni produttive e all’avanguardia che si distinguono in quanto sicure, intelligenti e potenti. I nostri numeri a livello globale: fatturato di circa 5,2 miliardi di euro nel 2020 e circa 29.600 persone in tutto il mondo.
La filosofia di Bosch Rexroth di questi ultimi anni non è solo fornire un cosiddetto best-performance prodotto singolo, ma un servizio. Penso alla vostra piattaforma Smart MechatroniX, una soluzione completa che unisce i migliori componenti della tecnologia Linear Motion all’elettronica, alla sensoristica e al software. Può raccontarcela? E cosa sono gli Smart Function Kit?
Esatto, Smart Mechatronics è la gamma più rappresentativa di questo approccio e di questa rivoluzione. In Bosch Rexroth stiamo cambiando il modo di fare automazione: è cambiato l’approccio, le performance e la qualità sono ormai alla base dei nostri prodotti e noi vogliamo creare soluzioni. Un OEM che acquista un prodotto come questo è alla ricerca di una soluzione che permetta a lui di concentrarsi sullo studio della sua macchina o linea di assemblaggio che sia, e un End User che vuole un prodotto come questo è uno che vuole essere padrone e autonomo del suo processo.
Gli Smart Function Kit sono dei kit, come dice la parola, che hanno già integrato tutto quello che serve per poter lavorare, non sono più dei semplici componenti, ma sono dei sottogruppi, che permettono ai clienti di essere più veloci, con il tool di configurazione su internet non è più necessario fare dei dimensionamenti complessi, con il SW precaricato non si è più dipendenti dalla realizzazione di una infrastruttura che va scritta da zero, con il sistema di configurazione si dà valore ai tecnici che diventano i veri padroni della macchina e della stazione. Come sono fatti? Possiamo parlare di SFK for pressing e for handling, di fatto sono l’insieme delle tecnologie lineari (elettrocilindri, assi lineari) e della elettronica, motori, drive PLC e PC. Avendo questi componenti già assiemati si ottiene una cella che permette di eseguire un lavoro, ma il grosso vantaggio è che le funzioni sono già tutte memorizzate all’interno del SW nel PC e tramite un semplice drag and drop si può creare il ciclo necessario, si tratti di un piantaggio o di un pick and place. Tutti i dati sono già integrati e gestiti, si possono condividere in orizzontale o in verticale con SW di supervisione eccetera.
Questa trasformazione è iniziata alcuni anni fa, quando ci siamo resi conto che i nostri plant avevano bisogno di autonomia e velocità per adattarsi al mercato, il primo prodotto configurabile è stato forse l’avvitatore in classe A, dove siamo gli unici ad aver snellito del 50% l’architettura dello stesso, ora con il sistema NEXO è sufficiente il solo avvitatore, la centralina e il SW sono integrati direttamente nella macchina, ciò rende più snello, veloce ed efficace l’utilizzo del sistema. Il secondo prodotto è stato il sistema a condotta guidata per gli operatori, che segue l’operatore assistendolo costantemente per dargli modo di mantenere il giusto processo e la giusta qualità, poi l’Active Cockpit, un SW che ti permette di gestire e controllare tutti i dati di fabbrica (OEE, scarti, presenze personale eccetera). Due anni fa il primo Smart Function Kit for pressing e oggi anche quello for handling. Questi ultimi si usano tantissimo nelle linee dove fare un pick and place, ma anche nelle linee di trasporto utilizzato come diverter, nel settore medicale o farmaceutico per la gestione di fine-linea e di prodotti più delicati della grezza ghisa.
Come dicevamo prima, al cliente non importa più comprare un prodotto per le performance, perché quelle si dà per assodato che siano le migliori; piuttosto, il cliente cerca la soluzione più semplice da configurare e utilizzare, che in generale gli assicuri l’indipendenza da un programmatore esperto, e soprattutto che si adatti il più velocemente possibile. È corretto? Come si pone in questo senso la gamma Bosch Rexroth?
Con Bosch Rexroth il cliente può prendere realmente le proprie sorti in mano. In passato le fabbriche erano costrette a sovra strutturarsi per poter rispondere a tutte le esigenze o andare alla ricerca di supporto da fuori con spese e tempi che complicavano il Project management, oggi grazie a questa nuova filosofia il cliente deve conoscere il suo processo, è l’unica skill che viene richiesto, non si ha più necessità di un elettricista, un programmatore di un linguaggio specifico e un meccanico, è necessario sapere come si produce e cosa si vuole ottenere. Questo comporta un forte risparmio di tempo per il costruttore che invece di dover fare calcoli meccanici, interfacciarsi col reparto elettronico, studiare il passaggio cavi, trova un unico oggetto configurato su internet in cui tramite drag and drop può impostare un ciclo di lavoro e tramite una semplice comunicazione REST può interfacciarsi a tutti i livelli. In questo modo il costruttore può aggiungere valore nelle sue idee, nella sua esperienza, nel suo saper fare. Il mondo oggi va sempre più verso l’apertura dei protocolli, sempre più una interazione di oggetti differenti, e Bosch Rexroth così ha sempre impostato la sua filosofia nelle tecnologie, siamo sempre stati permeati da interazione con altri oggetti su una linea come su una macchina, oggi dimostriamo con la nostra piattaforma di permettere questa interazione, e lo dimostriamo a tutti i livelli, che si parli di gestione dei dati, al singolo processo della macchina. La soluzione è la chiave, anche noi che siamo e rimaniamo produttori di componenti non interagiamo più solo con un reparto specifico, ma ci sforziamo di guardare al di là del componente, abbiamo una grande esperienza ed è ora di metterla a disposizione anche oltre le richieste specifiche, per questo nei nostri reparti tecnici abbiamo persone che hanno esperienza di costruzione di macchine o da line builder per dare questa visione differente, per essere davvero vicino ai nostri clienti e poterci sintonizzare sulle loro problematiche.
Finora abbiamo parlato di kit e soluzioni configurabili e adattabili all’interno della gamma di Smart MechatroniX, ma un cliente può rivolgersi a Bosch Rexroth per una soluzione ad hoc per delle esigenze particolari? Per esempio per applicazioni in camera bianca.
Assolutamente, come ti dicevo prima siamo sempre dei produttori di componenti, ma qui mi tocchi sul vivo. Proprio tra pochi giorni invieremo una linea di trasporto a un cliente che ci ha chiesto performance estreme il trasporto dovrà lavorare in una camera bianca molto più pulita di una sala operatoria, in questa linea sono presenti il nostro trasporto in una versione particolare e i nostri assi, una sorta di SFK for handling ma anche questo che fosse adatto a quel tipo di camera bianca. Una volta raccolto l’esigenza del cliente, assieme a lui abbiamo cercato di modificare, spostare e riadattare dopo aver capito le sue reali necessità; abbiamo analizzato il nostro parco prodotti e stabilito le modifiche da fare agli stessi, abbiamo realizzato dei POC, delle demo e ora siamo in consegna con la linea completa. Il cliente ci ha dato fiducia in quanto ha capito che la sfida era sua, ma anche un po’ nostra: assieme siamo andati dal cliente finale a presentare il progetto e assieme abbiamo lavorato per il risultato, questo intendiamo come partnership.
Il nostro punto di forza è studiare soluzioni ad hoc e spingere i limiti dei prodotti sempre più lontano, crediamo inoltre che con questi nuovi prodotti SFK, ctrlX AUTOMATION, robot collaborativi, AGV, le innovazioni sulle linee di trasporto, le condotte guidate per gli operatori, le nuove soluzioni sugli avvitatori siamo in grado di coprire il 95% delle richieste del mercato.
Chiudiamo la chiacchierata guardando al futuro: quali sono i prossimi obiettivi di Bosch Rexroth per l’assemblaggio e in generale per la meccatronica? Stiamo andando verso l’industria 5.0?
Bosch Rexroth ha intenzione di investire sempre di più sulla meccatronica, ampliando il know-how attuale con soluzioni sempre più aperte e friendly-to-use, vediamo queste idee per la Factory-of-the-Future. Abbiamo un alto livello di esperienza che ci è stato richiesto dai principali clienti italiani, che abbiamo catalogato nelle nostre soluzioni, voglio dire che su nuove applicazioni sfruttiamo idee che non abbiamo abbandonato nel tempo, ma le riutilizziamo sicuri di anticipare i problemi dei clienti e le loro necessità. Sempre di più Bosch Rexroth consoliderà quanto fatto fino a ora con SKF, e i più grossi passi verranno fatti da ctrlX AUTOMATION, la piattaforma che segna un cambio generazionale nel mondo industriale per la gestione dell’automazione, ci piace pensare come la rivoluzione, che ha portato lo smartphone! E per tante cose è proprio così.
Queste nuove frontiere stanno creando soluzioni che stiamo implementando nel mondo dei componenti elettronici, nell’automotive, con particolare focus sui tier 1, nell’off-road, ma anche in mercati come il farmaceutico, il medicale e il food. Mercati che per tempi ciclo e qualità hanno richieste molto elevate e con questa nuova filosofia vogliamo renderli ancora più performanti. Il nostro obiettivo è quello di rendere sempre più facile il lavoro ai nostri clienti per permettere di elevare il valore del know-how di processo. Rendiamo le fabbriche più snelle per lasciare il valore sul know-how delle persone, a noi piace dire “Like a Bosch”.
Concludo con una chicca, talmente nuova che ancora pochi di noi la conoscono, una nuova soluzione che attualmente non esiste sul mercato: si chiama Smart Flex Effector. Immaginiamo di dover posizionare un chip o un albero di un motore elettrico, ma che le tolleranze diventino sempre più precise per migliorare al massimo l’efficienza del prodotto finito. Nel momento in cui il robot, a causa di giochi, tolleranze o altre problematiche, non riesce a eseguire correttamente il suo ciclo, lo Smart Flex Effector capisce qual è il problema e restituisce un feedback al robot, che aggiusta la traiettoria e conclude correttamente il ciclo di lavoro. L’altra funzione principale è quella di aiutare nelle messe in servizio delle stazioni, un line builder che si trova a dover fare la messa in servizio e governare il robot (sempre robot cartesiani o antropomorfi) in Jog con l’aiuto dello Smart Flex Effector riesce a eseguire il lavoro al primo tentativo guidato dai sensori che gli fanno acquisire la quota corretta immediatamente. Questo è un oggetto che non esiste, e, seguendo i nostri principi, creiamo cose nuove per migliorare il nostro mondo.