Gli annunci del “Governo del Cambiamento”
L’insediamento del nuovo Governo è stato accompagnato da numerose promesse di cambiamento. Basti citare Quota 100, la flat tax, il reddito di cittadinanza e così via. Misure che hanno creato nervosismo sui mercati finanziari, soprattutto dopo l’annunciato sfondamento della barriera debito/PIL al 2,4%. Mentre scriviamo l’analisi parlamentare è ancora in corso, e la Commissione europea ha annunciato il proprio dissenso. Nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, Impresa 4.0 viene inserita tra le otto priorità del piano di sostegno alle imprese, con un impegno a “confermare la misura nelle sue linee generali”. Infatti, nel capitolo dedicato al “Sostegno alle imprese” sono elencate otto priorità di azione del Governo: la tutela del “made in Italy”, la promozione dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, il rafforzamento del venture capital e del Piano Impresa 4.0, la promozione dell’innovazione tecnologica, la tutela delle PMI, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, il contrasto alle violazioni delle norme e degli abusi nell’utilizzo dei fondi pubblici, lo sviluppo delle aree sottoutilizzate, la tutela dell’ambiente e le energie alternative. Spicca la possibilità di un ritocco al rialzo di tutti i target sulle rinnovabili, come si afferma nel “Piano Energia Clima” in elaborazione. La bozza definitiva del DM sugli incentivi alle rinnovabili prevede infatti un innalzamento dei contingenti ma anche nuovi vincoli alle bonifiche. Citiamo anche la conferma dell’iper ammortamento, che salirebbe al 280% per investimenti fino a 500.000 euro, resterebbe al 250% per investimenti tra 500.000 e 2 milioni, scenderebbe al 200% per investimenti tra 2 e 10 milioni e sarebbe del 150% oltre 10 e fino a 30 milioni. A queste quattro aliquote si aggiungerebbe quella del 130% del super ammortamento. Una cosa è certa: nulla sarà più come prima (Europa e opposizioni permettendo).