Un nuovo statuto per una nuova era
Durante l’ultima Assemblea dei soci G.I.S.I. è stato approvato il nuovo Statuto: continua così il percorso dell’associazione verso le nuove sfide del mondo industriale. Ecco quali sono i programmi per il prossimo futuro e i maggiori temi di interesse
di Claudia Dagrada
Il 27 novembre scorso è stato un giorno importante nella storia di G.I.S.I.: in occasione dell’Assemblea straordinaria in programma presso la sede, alle porte di Milano, è stato approvato all’unanimità il nuovo statuto.
“Il mondo industriale è in continua trasformazione ed evoluzione, e anche G.I.S.I. deve adattarsi a questa nuova era” ha sottolineato Lino Ferretti, Presidente in carica. Si tratta di un passo doveroso su cui si è lavorato per molto tempo, perché permette di essere sempre più in linea coi cambiamenti in atto. Il nuovo statuto infatti permetterà, ad esempio, di associare non solo le imprese che operano nel campo della strumentazione e dell’automazione, ma anche gli utilizzatori finali e le figure professionali con un collegamento indiretto a questo mondo.
Quali sono le novità rispetto allo statuto in vigore?
È stato Renato Uggeri, Presidente Onorario G.I.S.I., a illustrare i principali cambiamenti del nuovo statuto rispetto a quello in vigore (non appena sarà registrato presso il notaio verrà diffuso a tutti gli associati). Uno dei punti cardine è quello di associare aziende e figure professionali di rilievo come appunto utilizzatori finali, esperti di settore, cattedratici e via dicendo. Inoltre, dalla vecchia organizzazione dei “Gruppi di lavoro” si passerà ai nuovi “Comitati di lavoro” che si attiveranno su temi di specifico interesse: verranno costituiti in funzione delle richieste degli associati, e si scioglieranno una volta portata a termine l’attività. Potranno quindi coesistere diversi Comitati contemporaneamente.
Un altro punto del nuovo statuto riguarda i Presidenti precedenti: verranno attivamente coinvolti nella vita associativa, così che grazie all’esperienza maturata possano continuare ad apportare il proprio prezioso contributo. Verrà inoltre istituito un Collegio dei Probiviri per dirimere eventuali controversie in seno all’associazione.
Le principali attività svolte
Ma il nuovo statuto non è l’unico passo verso il rinnovamento. G.I.S.I. si è infatti focalizzata sui consigli ricevuti dai soci in occasione dell’indagine conoscitiva svolta lo scorso aprile. Nello specifico si è parlato della mappatura delle professionalità richieste da Industria 4.0, attività che vede coinvolti oltre a G.I.S.I. anche Federtec e Bureau Veritas. Altri argomenti che verranno affrontati sono quelli di IoT, Cyber Security, protocolli di comunicazione e altro ancora, sviluppati attraverso giornate informative dedicate. Proprio parlando delle giornate informative, il Presidente ha ricordato quella tenuta nel mese di novembre da GA (socio G.I.S.I.) su problemi legati all’esportazione in particolari aree geografiche, come quella russa ad esempio. Inoltre sono allo studio altre giornate in cui l’avvocato Stefano Azzolina tratterà temi di interesse generale come le clausole dei contratti di vendita/fornitura e Incoterms. Sono stati anche presi contatti col Politecnico di Milano per avere un confronto tra aziende e mondo universitario, con lo scopo di facilitare lo sviluppo delle professionalità necessarie alla nuova era industriale.
Si è poi parlato dell’incontro tenutosi a Zhengzhon, città cinese, tra G.I.S.I., i rappresentanti di ICIS (International Coalition of Intelligent Sensors) e il governatore della provincia di Henan in occasione del WSS 2019 (World Sensors Summit). Tale evento ha permesso di instaurare un rapporto diretto col governo cinese e il Presidente di ICIS, volto a sviluppare rapporti di business specifici con gli imprenditori italiani interessati.
Infine, per il 2020 è in programma il rinnovo del sito web G.I.S.I., che diventerà più performante e intuitivo.
Le novità tecnologiche per effettuare misurazioni
Dopo la presentazione del Bilancio Previsionale al 31 dicembre 2019, elaborato dallo Studio Commerciale Bellavite, è iniziata la seconda parte della giornata, con l’intervento di vari relatori. Il primo è stato quello su “La sensorizzazione delle macchine in ambito industriale” del professor Alfredo Cigada, ordinario del Politecnico di Milano, che ha offerto una panoramica sulle moderne tecnologie per effettuare misurazioni. Lo scopo era quello di rispondere a domande come: qual è l’impatto concreto di Industria 4.0? quali sono i contributi che il mondo delle misure può fornire al progresso in ambito industriale? sono proposte reali o distanti da una comune azienda? quali sono i rischi legati a una cultura non corretta delle misure? Si è parlato in particolare delle soluzioni a costi molto più bassi e sostenibili fornite dall’elettronica, e della necessità di rendere disponibile a tutti questo patrimonio. Si è parlato in particolare dei sensori MEMS (Micro Electro Mechanical System).
Dall’Innovation Manager alle possibilità di finanziamento
Valentina Mussi e Alessandro Ferrari di Bureau Veritas hanno invece illustrato la nuova figura dell’Innovation Manager definita da Ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di una figura consulenziale a disposizione delle aziende che puntano sulle innovazioni tipiche dell’Industria 4.0. Si sono inoltre focalizzati su come valutare la maturità digitale dell’impresa, e definire un progetto di trasformazione digitale 4.0. È stata poi la volta di Luca Pulli di RSM Italy che ha parlato di Design Thinking, un’efficace metodologia per risolvere problemi aziendali in tempi ridotti, coinvolgendo tutte le persone interessate dell’azienda. Lo speech successivo è stato quello di Alessio Cuccu di e-work: dopo aver parlato di Formazione Finanziata durante l’assemblea dei soci lo scorso giugno, è sceso più in profondità indicando le varie possibilità operative per accedere a tali fondi, ed effettuare formazione con costi limitati se non addirittura inesistenti. A concludere la giornata è stato il professor Toti Licata di SAM che ha parlato di come innovare attraverso un metodo che analizza lo stato di salute dell’azienda.
Lo fa attraverso un “Cruscotto integrato”, a cui seguono una “diagnosi” e una “prognosi” verso una progressiva crescita dell’impresa. Tale analisi tocca tutti i principali processi aziendali, dalle risorse umane alla sicurezza, dalla formazione all’informatizzazione e via dicendo.