Aspettando la ripresa
Il settore della strumentazione è ottimista dopo l’annus horribilis causato dalla pandemia. Spiccano le previsioni per u n +4/5% entro fine anno, e la fiducia nel Recovery Plan. Di questo e altro si è parlato in occasione dell’ultima assemblea G.I.S.I.
Durante l’assemblea ordinaria dei soci G.I.S.I. dello scorso maggio, si è parlato di futuro e ripresa. A dare il benvenuto ai partecipanti in video conferenza c’era il Presidente, Roberto Gusulfino, che ha subito fatto una panoramica generale. Il PIL italiano nel 2020 ha segnato -8,9% su 2019. La crisi dovuta alla pandemia ha colpito i settori in modi diversi. Nel mondo industriale si è accentuata la differenza tra i vari ambiti: le industrie “cicliche” (come oil&gas, chimico, tessile, metalli, auto, cemento, ceramica) hanno sentito maggiormente la contrazione rispetto alle “acicliche” (farmaceutico, alimentare, acqua, energia), che in alcuni casi hanno segnato delle crescite, come il farmaceutico. Per quanto riguarda la strumentazione, nel 2020 ha subito una contrazione di fatturato intorno al -7,5%, inferiore quindi a quella del PIL. Gli effetti negativi sul mercato si sono sentiti da marzo 2020, e il periodo con il calo maggiore é stato il secondo quadrimestre. Nel primo quadrimestre 2021 invece tutte le aziende hanno segnalato un aumento degli ordini rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a volte anche rispetto al 2019. Fra i settori industriali in crescita spiccano quello chimico, farmaceutico, power, alimentare.
La previsione per fine 2021 è di +4/5% sul 2020. “C’è comunque ottimismo e fiducia che queste previsioni possano addirittura riportare il nostro settore, entro il 2021, ai valori del 2019” afferma Gusulfino.
I fattori che traineranno la ripresa
Tra i fattori che potranno contribuire alla crescita da ora a 2-3 anni, il Presidente annovera in primis il settore della salute, con le case farmaceutiche che otterranno permessi dai vari enti per immettere nuovi farmaci sul mercato. A trainare c’è anche l’ambiente con i trend legati alla decarbonizzazione, ma anche il controllo delle acque. E poi l’energia, con il mondo intero che investe su idrogeno verde, gas naturale, LNG, rinnovabili, biogas e via dicendo.
Last but non least, la digitalizzazione con le nuove tecnologie di comunicazione (Ethernet, wireless, LoRaWAN, 5G), servizi cloud, big data, IIoT, applicazioni per dispositivi mobili per diagnostica, manutenzione.
Tutto in ottica 4.0 ovviamente. Il 2020 è stato l’annus horribilis, come ha rimarcato Gusulfino, ma dopo una crisi segue la rinascita, e a supporto di questa tesi c’è anche il Recovery Plan.
Previsioni macroeconomiche: ottimismo ma la ripresa è nel 2022
Momento importante dell’assemblea è stata la condivisione dei dati dell’osservatorio, che rappresenta la funzione primaria per G.I.S.I.: studiare il mercato di riferimento e fornire una visione completa e neutrale. Anche quest’anno si compone di due parti. La prima è la situazione macroeconomica, come sempre presentata dal professor Giampaolo Vitali, economista del CNR-IRCrES e docente presso l’Università di Torino. Insieme al professor Paolo Vaglio ha elaborato l’indagine sull’andamento del mercato nazionale relativo alla Strumentazione e Automazione Industriale, di Processo, di Laboratorio e delle Infrastrutture Industriali e di Pubblica Utilità (SAIPL). L’indagine si basa sull’analisi dei dati di bilancio relativi al 2019 depositati presso le Camere di Commercio e gli istituti di statistica. Partendo dall’analisi congiunturale internazionale, anche Vitali evidenzia l’ottimismo delle nuove previsioni macroeconomiche, nonostante la piena ripresa sia posticipata al 2022. Passiamo alle previsioni per l’Industria di Prometeia e Intesa San Paolo. Le imprese sopravvissute alla crisi del 2009 mostrano un tessuto produttivo rafforzato rispetto al passato, in termini di liquidità e patrimonializzazione, e quindi potenzialmente più resiliente nella crisi attuale. Il volano della ripresa sono investimenti ed esportazioni, più che i consumi interni (importanti gli incentivi per l’edilizia, Industria 4.0, liquidità). Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) offre grandi opportunità per gli investimenti privati e pubblici, che necessitano dei prodotti dei settori G.I.S.I.: Industria 4.0, energie rinnovabili, mobilità sostenibile, domotica per edilizia (superbonus) e telemedicina in sanità.
Presentata la survey sui prodotti
La seconda parte dell’osservatorio è la survey sui prodotti. Umberto Cè di Cogent ha svolto per il secondo anno un’indagine di mercato delle principali famiglie di strumentazione. È stata condotta con metodo empirico su un panel di 24 aziende (3 in più rispetto al 2020) definite major player del mercato italiano.
Come di prassi è stata inviata alle aziende una scheda per la raccolta dati, ed è stata effettuata un’intervista in videochiamata. L’analisi si è concentrata sui dati relativi all’anno solare 2020, e sulle previsioni per il 2021. La maggior parte delle aziende intervistate stima una ripresa del +4-5%, con scenari diversi a seconda del mercato di sbocco. Nell’oil&gas la ripresa sembra più lenta, e potrebbe iniziare nei prossimi mesi con l’avvio di alcuni grandi progetti.
Il food&beverage ha risentito meno di altri dell’emergenza Covid e dovrebbe mantenersi sostanzialmente stabile, o segnare una leggera crescita. Il power è un settore in evoluzione, legato al processo di decarbonizzazione, e la ripresa potrebbe realizzarsi nel medio/lungo periodo.
Nel settore acque dovrebbero ripartire gli investimenti. Molto interessante invece è la crescita registrata dal farmaceutico, mentre una leggera ripresa è prevista anche nel chimico e nel cemento.
Comitati di lavoro che sviluppano temi di interesse comune
L’assemblea è poi terminata presentando i nuovi servizi G.I.S.I. per il 2021. Oltre al nuovo sito attivo già da alcuni mesi, a MeCoTech (la piattaforma digitale di comunicazione e base per i webinar) e a MeCoTech Conference (il primo evento digitale organizzato lo scorso marzo), c’è un’altra novità: i comitati di lavoro. Si tratta di un nuovo importante organismo dell’associazione, che punta a sviluppare temi di interesse comune a gruppi omogenei di associati. Ogni associato può aderire a uno o più comitati. Ciascun comitato è guidato da un presidente, che riferisce sullo stato delle attività durante i consigli direttivi. Ecco i comitati in essere: Osservatorio e Survey; Formazione; Software e Industria 4.0; Cina e Associazioni.