Endress+Hauser compie 70 anni
Ne ha fatta di strada Endress+Hauser in questi 70 anni. La sua storia comincia nel 1953 come L. Hauser, grazie allo spirito imprenditoriale dell’ingegnere svizzero Georg H. Endress, e del tedesco Ludwig Hauser, direttore di banca. Con un modesto capitale iniziale e la sede nell’appartamento di Hauser a Lörrach, in Germania, la giovane azienda inizia la sua attività vendendo sensori di livello elettronici. Dopo poco tempo Endress comincia a sviluppare strumenti per conto proprio, registrando il primo brevetto nel 1955.
Un paio di anni dopo l’azienda opera col nome di Endress+Hauser, ritagliandosi nuove nicchie di mercato, e ampliando l’offerta con nuovi principi di misura e nuove opportunità commerciali all’estero. È in Olanda che nel 1960 apre la sua prima filiale straniera. Da qui seguono altri centri di vendita, acquisizioni e start-up. La registrazione, l’analisi dei liquidi e le misure di portata vengono aggiunti come nuovi campi di attività, seguiti dalle tecnologie di misura della pressione e della temperatura. È così che Endress+Hauser diventa un fornitore completo per l’industria di processo, e nel 1975 la famiglia Endress diventa l’unico azionista.
Dagli anni ’90 l’attività si arricchisce di servizi e soluzioni di automazione. Dopo aver creato centri vendita in tutto il mondo, anche la produzione diventa globale, e le tecnologie informatiche di ultima generazione garantiscono l’interconnessione fra i vari settori. Ulteriori acquisizioni rafforzano l’analisi dei processi e la misura dei parametri di qualità. Di pari passo viene portato avanti il tema della digitalizzazione, risorsa che permetterà di assistere i clienti a distanza anche durante la pandemia. La guerra in Ucraina pone nuove sfide, ma Endress+Hauser entra fiduciosa nel suo nuovo decennio, grazie anche alla stabilità garantita dalla sua impronta globale.