Kobold: Un’elettronica intelligente per misuratori di portata

Kobold Instruments ha deciso di applicare il display del misuratore di portata MIM anche su altri strumenti. I vantaggi infatti sono molteplici: è un display touch, orientabile, e consente una flessibilità maggiore rispetto all’elettronica precedente.

Novità in casa Kobold Instruments, filiale italiana della multinazionale tedesca Kobold Messring, specialista nel monitoraggio, la misura e la regolazione delle grandezze fisiche di portata, pressione, livello e temperatura. Renzo Mori, General Manager dell’azienda, ci ha parlato della “rivisitazione” di alcuni dispositivi per quanto riguarda le parti elettroniche come interfacce operatori, display e via dicendo. «Quando abbiamo lanciato il misuratore di portata magnetico MIM, i clienti hanno molto apprezzato il suo display, diverso da quelli delle altre linee di strumentazione Kobold. Abbiamo così deciso di sfruttare i vantaggi che offre, applicandolo alla stessa tipologia di strumenti, sempre per la misura di portata ma con principi di misura diversi. È un display molto versatile, e permette di avere al suo interno una serie di funzioni che l’operatore può richiamare direttamente dalla tastiera». Il display è touch, e viene orientato elettronicamente in modo che, a prescindere dalla posizione di installazione o montaggio, l’operatore abbia sempre l’indicazione corretta. Si può utilizzare anche con i guanti, evitando all’addetto il fastidio e la perdita di tempo di doverli togliere e rimettere per effettuare la configurazione. Da tenere presente anche il fatto che per MIM (ma non per altri strumenti) l’elettronica intelligente prevede anche una misura di temperatura, oltre a quella di portata. “Last but not least”, è possibile abbinare ai dispositivi l’IO-Link.

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Renzo Mori, General Manager in Kobold Instruments.

I modelli che sono stati “rivisitati”

Vediamo quali sono gli strumenti a cui è stato applicato il nuovo display. Il primo che vi presentiamo è DUK, un misuratore di portata a ultrasuoni per fluidi di bassa viscosità, per il quale viene utilizzata anche questa nuova elettronica intelligente (altre sono già presenti). È possibile inserire nel database i parametri di fluidi aggiuntivi, diversi da quelli normalmente conosciuti, con caratteristiche particolari in termini di viscosità. Lo strumento così diventa più versatile. La tecnologia dell’ultrasuono viene utilizzata perché non è dipendente dalla conducibilità del fluido, e può essere impiegata con fluidi viscosi fino a 67 cSt (centistokes). Inoltre ha una buona rangeability, offrendo un campo di misura molto ampio. In più, come principio di misura non ha parti in movimento, aspetto positivo soprattutto per la manutenzione delle apparecchiature, perché non si usurano nel tempo.
Passiamo ora a DON, un misuratore di portata a ingranaggi ovali. 
Quando i liquidi fluiscono attraverso questo tipo di flussimetro a spostamento positivo, due rotori a ingranaggi ovali misurano un volume costante per rotazione all’interno di una camera di misura. 
Il dispositivo è specifico per fluidi viscosi come oli, resine e colle. 
La viscosità arriva fino a 1.000 cSt con rotori standard, mentre con rotori speciali raggiunge un milione di cSt.
Un altro strumento a cui è stata applicata l’elettronica di MIM è MIK, un misuratore di portata magnetico usato nei casi di piccole e medie portate di liquidi conduttivi nelle tubazioni. È utilizzabile per fluidi con una conducibilità superiore a 30 microsiemens. 
A differenza di MIM che è in acciaio, MIK è in materiale plastico. Gli elettrodi per forza di cose sono in materiale metallico, ma la struttura dello strumento è o in polipropilene o in PVDF. 
È un dispositivo che può avere elettrodi oltre che in acciaio anche in Hastelloy e tantalio, per l’impiego con fluidi che risultano aggressivi per i metalli.

Flessibilità e semplicità di utilizzo

La tipologia di elettronica del display utilizzata con MIM offre quindi svariati vantaggi: «Abbinando il display con questa elettronica, non è più necessario scegliere in fase d’ordine il tipo di segnale in uscita di cui si ha bisogno: si acquista lo strumento, si scelgono gli attacchi, il campo di misura, e poi tutto quello che riguarda la tipologia delle uscite è già inserito all’interno del dispositivo stesso» sottolinea Renzo Mori. «Basta richiamarlo: in caso di misura di portata istantanea, richiamo questo tipo di misura, così come per la totalizzazione, il dosaggio e via dicendo. Questo semplifica anche l’abbinamento dei segnali.» In poche parole, in base all’applicazione l’operatore deve solo cercare la funzione operativa all’interno delle routine di configurazione, e richiamare nel menu quella di cui ha bisogno.
È possibile scegliere anche l’uscita. Mentre con le elettroniche standard in fase d’ordine si deve selezionare l’uscita in tensione, in corrente o in frequenza, grazie a questo display sono tutte presenti. 
In base alle proprie necessità applicative, si può cambiare la configurazione dello strumento.

Uno strumento universale per misurare la portata di gas

Un’altra novità nell’offerta Kobold è un modello che va ad arricchire la gamma di misuratori di portata di gas, ambito in cui si richiede accuratezza, affidabilità e robustezza. Questo strumento si chiama MAK, e ha un campo di misura che va da 0,10 a 500 Nl/min. Ha una sua caratteristica particolare: una serie di gas all’interno del database, richiamabili dall’operatore in qualsiasi situazione. Quindi non si prende più lo strumento in funzione del tipo di gas per il quale si vuole effettuare la misura, ma si acquista lo strumento selezionando il range di misura, e poi lo posso tenere a magazzino, e utilizzarlo per la misura di ossigeno, aria, argon, azoto. Grazie alla tabella con le informazioni di gas già presenti, MAK si propone come uno strumento universale per questo tipo di misura. Ha un segnale in uscita sia analogico sia in Modbus, il che permette di acquisire tutta una serie di informazioni legate alla misura (a portata istantanea, a portata totalizzata e via dicendo, consentendo una sorta di check del dispositivo).