Automotive: cobot per marcatura e testing
Un’azienda tedesca in ambito automotive applica i robot collaborativi dal 2010 per la marcatura e il testing. Ora il processo è gestito totalmente dal cobot UR5 di Universal Robots, che combina dimensioni ridotte e una vasta dotazione di safety native
di Massimo Brozan
Realtà tedesca che opera nel settore automotive, Böco Böddecker è parte del gruppo multinazionale Magna, fornitore globale che distribuisce prodotti in 28 Paesi, riunisce 340 attività produttive e 93 centri di sviluppo e progettazione.
L’azienda produce sistemi di sicurezza, chiusure, chiavistelli e serrature, in plastica e metallo, per molteplici marchi. Si tratta di un segmento del mercato particolarmente competitivo e con una pressione in costante crescita: ai fornitori vengono richiesti un alto standard qualitativo, una grande capacità di offrire prodotti a prezzi contenuti e, soprattutto, estrema flessibilità, garantendo efficienza anche su lotti corti ad alto mix produttivo.
In questo scenario così produttivo e concorrenziale, il ricorso all’automazione è un percorso che sempre più aziende scelgono per potenziare i processi industriali, e tenerli al passo con le esigenze espresse dal mercato. Böco Böddecker, che impiega robot collaborativi dal 2010, ha trovato in Universal Robots un ottimo alleato per le fasi di marcatura, etichettatura e testing.
Possibilità di integrare i cobot a stretto contatto con gli addetti
Per queste particolari fasi di lavoro l’azienda si è rivolta a Universal Robots, specialista in robot industriali collaborativi, optando per un UR5. Questo robot infatti presenta le caratteristiche adatte per automatizzare una vasta gamma di attività. Con un ingombro assai ridotto di 149 mm alla base, e un peso di circa 18 kg, UR5 è in grado di gestire un payload di 5 kg e agire a 360° in un raggio di 85 cm.
La scelta del cobot (robot collaborativo) UR è stata motivata da diversi fattori, fra cui le caratteristiche intrinseche dell’automazione robotizzata: marcatura, etichettatura e controlli qualità rappresentano infatti le classiche operazioni che richiamano l’impiego dell’automazione di processo. Sono tutte attività necessarie per l’industria automobilistica (ogni singola parte deve poter essere identificata in modo inequivocabile con un codice) ma si tratta di fasi ripetitive, piuttosto semplici e a scarso valore aggiunto, quindi perfette per essere trasferite a una macchina e per consentire agli operatori di essere indirizzati ad attività più creative e a maggior valore aggiunto. Al di là della possibilità offerta dalla robotica di incidere positivamente su variabili come efficienza, ripetibilità e produttività complessiva, la scelta dell’automazione collaborativa è stata dettata anche da fattori di spazio. Böco Böddecker aveva infatti esigenze specifiche in termini di layout produttivo, con spazi ridotti da dedicare all’automazione. Le dimensioni contenute del cobot, insieme alla vasta dotazione di safety native che ne consentono l’integrazione a stretto contatto con gli operatori, hanno contribuito a sostenere la scelta dell’azienda, consentendole di implementare l’automazione pur in condizioni di saturazione del layout. Al cobot, infine, è stato integrato un sistema di visione con telecamera per incrementare ulteriormente le proprie capacità nella fase di controllo qualità.
Migliora la qualità del prodotto grazie a controlli stringenti
L’integrazione della robotica collaborativa Universal Robots nelle linee di produzione ha consentito a Böco di aumentare notevolmente precisione, velocità ed efficienza del processo di marcatura, etichettatura e testing.
Al di là delle performance del processo, l’azienda ha notato un miglioramento della qualità del prodotto, grazie ai controlli stringenti eseguiti dal robot che identifica e scarta le parti difettose utilizzando un sistema di controllo avanzato dotato di videocamera. Il sistema di visione può oggettivamente determinare la qualità della parte, aggiungendo ulteriore efficienza complessiva alla soluzione. L’introduzione del robot collaborativo ha generato inoltre una serie di vantaggi per gli operatori dell’azienda che, sollevati da attività noiose e ripetitive, possono così dedicarsi ad attività più strategiche e più adatte a un lavoro umano.