La sfida della regolazione del vuoto
Specialista nelle tecnologie per creare e gestire il vuoto, Vuototecnica presenta il suo catalogo di strumenti. Vediamo insieme le caratteristiche di vacuostati, riduttori di vuoto e valvole di regolazione. L’obiettivo è quello di una misurazione perfetta
di Massimo Brozan
Un aspetto essenziale di ogni circuito che operi col vuoto è la regolazione dei valori. Misurazioni sbagliate, anche di poco, possono generare grandi perdite energetiche, e talvolta possono portare a perdite di carico e a problemi ancora più onerosi. Da queste sfide, Vuototecnica, specialista nelle tecnologie per creare e gestire il vuoto, ha creato il suo catalogo di strumenti di misurazione, grazie a un know-how maturato in oltre quarant’anni di attività. Comprende vuotometri, manometri, vacuostati e pressostati, valvole di regolazione del vuoto, riduttori di vuoto con relative guarnizioni.
Vacuostati, analogici o digitali, compatti e leggeri
Per l’avvio di cicli di lavoro, per ragioni di sicurezza, per la gestione e il risparmio d’energia, sono necessari strumenti accurati che facilitino le operazioni di misurazione e verifica dei valori di vuoto, generati da fonti di aspirazione come pompe a palette rotative o eiettori pneumatici. Vuototecnica offre un’ampia gamma di vacuostati, analogici o digitali, compatti e leggeri. L’azienda ha progettato i vacuostati e pressostati digitali per tutti i casi in cui è richiesto un segnale al raggiungimento di valori massimi e minimi impostati per ragioni di sicurezza, per l’avvio di un ciclo di lavoro, per il controllo di presa delle ventose o per l’alimentazione dell’aria compressa ai generatori di vuoto, risparmiando energia. Questi dispositivi si contraddistinguono per precisione elevata e funzionamento intuitivo. I valori rilevati vengono visualizzati sul display principale a due colori, rosso e verde, programmabile dall’utente; i valori d’impostazione si possono osservare su un display secondario. Due indicatori luminosi, relativi alle uscite 1 e 2, indicano lo stato di commutazione dei due segnali digitali e quello analogico, in uscita. Le uscite di commutazione sono indipendenti. I punti di commutazione compresi entro i valori delle scale, come pure l’isteresi, sono programmabili tramite pulsanti posti sul pannello comandi. Sono inoltre programmabili altre funzioni come la comparazione tra due valori, contatti NO e NC, scelta dell’unità di misura e blocco dei valori. Consentono un notevole risparmio d’energia e possono essere posizionati ovunque, grazie alla loro robustezza.
Alcuni modelli di punta
I vacuostati digitali 12 30 10 e 12 30 10A sono perfetti per la misurazione e il controllo di aria asciutta e gas non corrosivi, l’ideale per la segnalazione del raggiungimento di valori massimi e minimi, in tutti quei casi in cui sussistano ragioni di sicurezza o per l’avvio e il fermo di un ciclo di lavoro. Grazie alla funzione isteresi, è possibile gestire l’alimentazione dell’aria compressa ai generatori di vuoto, con un grande risparmio energetico. Questi vacuostati digitali sono stati realizzati in forma di parallelepipedo e sono molto compatti e leggeri, di modo che l’installazione sia semplice, in tutte le posizioni. L’interfaccia intuitiva.
Uno dei componenti di punta è rappresentato dal vacuostato digitale 12 10 10. La sua configurazione cilindrica compatta, con display, permette la visualizzazione immediata dei valori di vuoto rendendo superfluo l’utilizzo di un vuotometro. Il dispositivo è programmabile grazie al pannellino di comando. Due LED, uno verde e uno rosso, sono integrati sul pannello e indicano lo stato di commutazione dei due segnali digitali in uscita. Le due uscite di commutazione anche in questo caso sono indipendenti.
Vuototecnica propone anche il microvacuostato digitale 12 05 10 P dalle dimensioni ridotte e tempi di commutazione inferiori a 1 ms. È ideale per installazioni in prossimità delle ventose, o dove la distribuzione del vuoto sia vincolata a spazi molto ridotti.
Infine un vacuostato pneumatico dalle dimensioni ridottissime, mini. È un dispositivo in grado di dare o togliere, a seconda del modello, un segnale pneumatico al raggiungimento di un determinato grado di vuoto, impostato in precedenza dal cliente.
Riduttori di vuoto a regolazione manuale e pneumatica
Un riduttore di vuoto è ideale per mantenere un grado di vuoto costante e regolabile, anche quando sono presenti oscillazioni della pompa o del depressore; l’aria atmosferica non entra mai nei circuiti, evitando produzioni deformate dalla troppa depressione. I riduttori di vuoto sono applicati principalmente negli impianti centralizzati. A differenza delle valvole limitatrici non immettono aria nel circuito, e consentono di creare più punti di presa a diversi valori di vuoto da un’unica sorgente di depressione centrale. Sono in grado di regolare il grado di vuoto e mantenerlo costante, al valore richiesto. Vuototecnica produce diversi tipi di riduttori: i riduttori di vuoto a regolazione manuale, con vite zigrinata, che permettono di regolare diversi valori di vuoto, anche prossimi alla pressione atmosferica; i riduttori di vuoto a regolazione pneumatica. Questi ultimi possono essere installati anche distanti dal punto di controllo, purché esista un regolatore di pressione sul quadro comandi per regolare i valori di vuoto. I riduttori pneumatici funzionano agendo sulla pressione dell’aria compressa di alimentazione del cilindro pneumatico in maniera proporzionale: maggiore sarà la pressione, maggiore sarà il grado di vuoto e viceversa. I riduttori evitano la deformazione sottovuoto di oggetti, e sono quindi adatti per azioni di presa e rilascio di particolari fragili o deformabili.
Valvole di regolazione del vuoto
Vuototecnica propone le sue valvole di regolazione del vuoto, ideali quando c’è bisogno di regolare il vuoto su una pompa aspirante a palette rotative o una pompa ad anello liquido, giranti a canali laterali o una pompa a lobi. Al raggiungimento del grado di vuoto prescelto, questi dispositivi immettono aria atmosferica nel circuito, per impedire l’aumento del valore impostato e tenerlo costante, su circuiti con una sola pompa per vuoto e un solo impiego (o più utilizzi allo stesso grado di vuoto). La regolazione si ottiene ruotando la bussola zigrinata nei due sensi; la filettatura molto fine di cui è dotata la valvola garantisce una taratura precisa.
Inoltre hanno una guarnizione di tenuta in mescola nitrilica o in Viton, in caso di necessità di utilizzo ad alte temperature o per presenza di agenti chimici.