Come scegliere il manometro ideale
Digitale o meccanico? Questa è la prima domanda, ma molti sono i fattori che concorrono all’acquisto del manometro più adatto alle proprie esigenze.
Wika propone un breve tutorial in cui spiega passo dopo passo come scegliere la soluzione ideale
Scegliere un manometro è molto simile all’acquisto di un’auto. Il mercato è pieno di produttori, ognuno dei quali offre varie marche e modelli con caratteristiche diverse. Quando si decide per un veicolo, gli acquirenti guardano a fattori quali i sedili e lo spazio di stoccaggio necessari, le condizioni di guida primaria, il tipo di trasmissione e carburante. Il costo, naturalmente, è un’altra considerazione importante.
Quando si sceglie un manometro, si passa attraverso un processo simile ma con priorità diverse. Ecco un breve tutorial su come scegliere quello più adatto.
Manometro digitale o meccanico?
Nel mondo della misura di pressione, l’equivalente di una supercar è un manometro digitale. Con una precisione fino a ±0,025% dello span, questo strumento è talmente preciso e performante da essere utilizzato per effettuare una taratura. I manometri digitali di alta qualità come il CPG1500 comunicano anche in modalità wireless, una necessità per il monitoraggio a distanza e l’IIoT. Comprensibilmente, i manometri digitali sono anche costosi. La maggior parte dei processi industriali non richiede tale livello di precisione o numero di caratteristiche. È sufficiente un manometro meccanico o analogico. Ora vediamo quali sono i fattori essenziali per scegliere il manometro ideale.
Scegliere la dimensione adatta
I manometri meccanici sono disponibili in una varietà di dimensioni nominali, e quello che scegliete dipende dalle vostre esigenze di leggibilità, spazio e precisione. Più grande è il quadrante, più gradazioni avrà per letture più precise, e più sarà visibile da lontano (aspetto importante se i tecnici non possono avvicinarsi al manometro). Tuttavia, alcune applicazioni non hanno spazio per un manometro di grandi dimensioni. Le dimensioni dei quadranti dei manometri Wika vanno da 40 a 250 mm. Un altro fattore da considerare è che le dimensioni dell’attacco al processo determineranno le dimensioni del manometro disponibili. A prescindere dalle dimensioni, le situazioni di scarsa luminosità rendono difficile la lettura di un quadrante. In Wika, molti manometri a quadrante con indicatore sono dotati dell’opzione InSight™, un materiale retroriflettente, o InSight Glow™, che rispetto alla prima opzione vede l’aggiunta di fotoluminescenza per la visibilità durante le interruzioni di corrente.
Temperatura ambiente e del fluido
Sia la temperatura ambiente che la temperatura del fluido determineranno il materiale delle parti bagnate, e se sarà necessaria una cassa asciutta o dovrà essere riempita di liquido. Più bassa è la temperatura ambiente, più è probabile che un manometro a riempimento di liquido sia la scelta giusta. I manometri per utilizzo in ambienti estremamente freddi, come i giacimenti di petrolio intorno al Circolo Polare Artico, sono riempiti con uno speciale olio siliconico a bassa temperatura per evitare che le parti interne si ghiaccino. Se la temperatura del fluido raggiunge i 60°C o più, occorre utilizzare un manometro in acciaio inossidabile. Questo perché i manometri in ottone sono saldati, e a quella temperatura la saldatura inizia a rompersi.
Qual è il settore di utilizzo?
Per l’affidabilità e la lunga durata in applicazioni con alte vibrazioni, si consiglia di utilizzare un manometro a riempimento di liquido per smorzare il movimento e proteggere il meccanismo interno dello strumento. Si noti che nei cicli ad alta pressione (pulsazioni), il riempimento di liquido deve essere usato in combinazione con un limitatore o uno smorzatore di pulsazioni. Alcune domande comuni hanno a che fare con questi accessori. Qual è la differenza tra un limitatore e uno smorzatore di pulsazioni? Oltre ai vincoli dimensionali, quando sarebbe meglio uno smorzatore? I limitatori sono un’opzione meno costosa per i manometri soggetti ad applicazioni con pulsazioni dinamiche. Tuttavia, sono limitati in base alle dimensioni dell’orifizio, e sono inclini a intasarsi in fluidi pieni di detriti come le acque reflue. Gli smorzatori attenuano le pulsazioni dinamiche e i picchi di pressione in modo molto simile ai limitatori, ma sono disponibili in una gamma più ampia di dimensioni e non sono così inclini all’intasamento. Gli smorzatori sono anche più regolabili in campo con l’uso di pistoni intercambiabili o viti di regolazione esterne, e questa flessibilità riduce i tempi di fermo macchina.
L’importanza del fluido
Il materiale con cui il manometro viene a contatto, specialmente le sue parti bagnate, determinerà il materiale del manometro stesso. In altre parole, cosa c’è in cantiere? Un manometro in ottone (lega di rame) è adatto per acqua, aria o altri liquidi o gas non aggressivi. Ma il gas acido (solfuro di idrogeno), l’ammoniaca, il creosoto e altri prodotti chimici aggressivi richiedono materiali resistenti alla corrosione come l’acciaio inossidabile o una lega di nichel e rame come il Monel®. Per i fluidi che possono intasare i meccanismi di misura, bisogna optare per l’aggiunta di un separatore a membrana, che fornisce una barriera fisica tra il fluido e lo strumento a pressione. Il fluido influisce anche sul tipo di riempimento della cassa. La glicerina è il fluido di riempimento standard per ambienti non ossidanti, mentre i fluidi altamente reattivi richiedono un olio inerte come Halocarbon o Fluorolube®.
Tipo e scala di pressione
La questione comprende diversi aspetti. In primo luogo, il tipo di pressione necessaria per misurare: pressione relativa (pressione di lavoro), pressione assoluta o pressione differenziale? In secondo luogo, qual è il campo di funzionamento dell’applicazione? In generale, selezionate un manometro il cui campo di misura sia 2x la pressione di esercizio ottimale, in quanto questo garantisce le migliori prestazioni. I manometri standard possono gestire fino a 1.600 bar, con prodotti speciali come il PG23HP-P che arrivano fino a 6.000 bar. Per misure di bassa pressione, si deve utilizzare un manometro a capsula per rilevare piccole differenze di pressione in unità come millibar (mbar), pollici di colonna d’acqua (inH2O), o once per pollice quadrato (oz/in2). Infine, qual è la scala di pressione desiderata? I manometri sono disponibili in una varietà di unità di misura, ad esempio, psi, bar, kPa, inH2O.
Tutti i manometri Wika possono essere personalizzati, come la doppia scala, la tripla scala o le scale personalizzate, in base alle esigenze applicative.
Attacchi al processo
Di quale attacco al processo avete bisogno? Il tipo più comune negli Stati Uniti e in Canada è il TNP, mentre altri Paesi tendono a utilizzare connessioni G (metriche). Poi per ogni tipologia occorre considerare la dimensione dell’attacco, come ⅛, ¼, e ½. E infine, la posizione dell’attacco al processo; le due posizioni dell’attacco più comuni tra cui scegliere sono il montaggio inferiore (in basso) o posteriore (posteriore). l
Autori: Massimo Beatrice, Marketing & Communication in Wika