L’Industria 4.0 segna +30%
Mercato in crescita del 30% in un solo anno, con un valore pari a quasi 2,4 miliardi di euro. È questa la fotografia scattata dall’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano, che ha calcolato il valore dei progetti nel 2017 in termini di soluzioni basate sulle sei tecnologie di Smart Manufacturing, che secondo l’Osservatorio, definiscono il settore: Internet of Things, Big Data e Cloud Computing, Advanced Automation, Advanced HMI (Human Machine Interface) e Additive Manufacturing. Il peso maggiore è rivestito dall’Industrial IoT, in cui sono stati investiti circa 1,4 miliardi di euro, a seguire ci sono gli Industrial Analytics, con 410 milioni, e le soluzioni di Cloud Manufacturing, con 200 milioni (+35%).
Decisivo è stato – ed è ancora – il ruolo del Piano Nazionale, atto a promuovere la conoscenza tra gli operatori e ad incentivare i progetti Industria 4.0: il 92% del campione (236 imprese industriali di tutti i settori) conosce gli incentivi, la metà ne ha già usufruito e una azienda su 4 lo farà prossimamente. La prossima grande sfida? Coinvolgere le PMI, il cuore della manifattura italiana. Massimo Missaglia, AD di SB Italia, società specializzata in soluzioni IT per la gestione, l’integrazione e l’ottimizzazione dei processi aziendali, commenta così i dati: “Si tratta di un mercato sempre più maturo: stiamo superando la fase iniziale, fatta di progetti pilota e di “esperimenti” per lasciare sempre più spazio a progetti strutturati, che si inseriscono in un percorso organico di digitalizzazione e che sono parte di un piano strategico aziendale, con uno sguardo sul lungo periodo. La strada è quella giusta: stiamo andando verso un concetto alternativo di impresa, dove il miglioramento dell’efficienza dei processi e il ridisegno costante dei modelli di business troveranno nelle tecnologie digitali il proprio, fondamentale, driver. Ogni giorno incontriamo aziende che hanno saputo cogliere le opportunità di Industria 4.0 e altre – PMI ma non solo – che resistono al cambiamento, fino a quando, anche attraverso progetti piccoli ma mirati riusciamo a dimostrare che l’innovazione ben gestita dà solo buoni frutti”.