Le strategie per affrontare il futuro
Il Congresso Stampi & Co., organizzato da UCISAP – Unione Costruttori Italiani Stampi e Attrezzature di Precisione lo scorso settembre, ha rappresentato un interessante momento di incontro e confronto tra aziende, imprenditori, economisti ed esperti del settore.
di A.M.
Il mondo industriale, così come quello sociopolitico e finanziario sta cambiando velocemente, spinto dalle idee che si sono sviluppate in seguito alla crisi economico-finanziaria che ha travolto il mondo nell’ultimo decennio.
Tra protezionismo, alleanze e nuovi mercati emergenti, le imprese devono sapere come muoversi per effettuare investimenti e sviluppare strategie di lungo periodo. Le sfide, già attuali, sono molte e coinvolgono ogni ramo d’azienda. Per parlare di quanto sta accadendo e degli scenari economico-politici che si stanno delineando, UCISAP ha organizzato il Congresso Stampi & Co, svoltosi lo scorso settembre presso lo Chervò Golf Hotel SPA & Resort San Vigilio a Pozzolengo (BS). Infatti, solo un’analisi approfondita permette di essere preparati al cambiamento e di approcciare le nuove sfide come un punto di partenza per migliorare i processi e far crescere il business. La trasformazione digitale in atto rappresenta a tutti gli effetti un percorso virtuoso che ogni impresa deve affrontare, per raggiungere competitività in Italia e all’estero e per aumentare la propria resilienza. La digitalizzazione e l’automatizzazione degli impianti e dei sistemi produttivi consente oggi di analizzare i processi in tempo reale e di efficientare in profondità tutte le aree aziendali. Seguendo questa logica, il congresso ha voluto essere un punto di incontro, tra aziende, imprenditori, economisti e un momento di aggregazione per favorire il dialogo costruttivo e stimolare la crescita economica e umana delle aziende.
Una giornata ricca di interventi
Il congresso è stato aperto dal benvenuto ai partecipanti da parte di Alessandro Scalici, Presidente di UCISAP, che ha introdotto la giornata facendo un focus sull’importanza del confronto tra aziende per poter affrontare meglio le sfide del mercato. In quest’ottica la vita associativa diventa importante in quanto motore di iniziative rivolte alla condivisione delle esperienze. L’intervento del Professor Giulio Sapelli, Professore di Storia economica presso l’Università degli Studi di Milano, è stato focalizzato sugli scenari sociopolitici che stanno evolvendo in maniera completamente diversa rispetto a quella degli ultimi decenni. Le spinte sovraniste e protezioniste sembrano voler far tornare a un modello pre-globalizzazione. Giovanni Corti, Direttore di UCISAP, ha illustrato invece l’andamento del mercato degli stampi con una particolare attenzione al mercato italiano. Le nostre aziende competono al massimo livello internazionale per qualità, capacità tecnologica e innovazione. Grazie a questa combinazione l’export è arrivato a quasi il 60% della produzione. Un breve appunto è stato rivolto alla trasformazione digitale in atto. Come mostrano i dati Eurostat l’Italia è molto in ritardo rispetto alla Germania e di conseguenza le nostre imprese devono accelerare il cambiamento verso il digitale. Il Professor Fabio Sdogati, Professore di Economia internazionale del Politecnico di Milano, ha illustrato come la produzione industriale è fortemente interconnessa a causa della frammentazione internazionale della produzione. Le aziende non producono più tutto in casa ma acquistano da chi è esperto nella produzione di quel particolare o componente di cui necessitano. Proprio in questo scenario di multilateralismo commerciale e produttivo l’inserimento di dazi verso una nazione potrebbe avere ripercussioni su tutto il sistema. La crescita dei prossimi anni continuerà ad essere ad Oriente.
Come migliorare la produttività e la qualità
Andrea Fritzsch, Managing Director GF Machining Solutions, ha illustrato come l’integrazione di sistemi e macchine possa migliorare notevolmente l’efficienza e la flessibilità della produzione. L’inserimento delle piattaforme digitali e dell’automazione consente di migliorare la produttività e la qualità permettendo di produrre piccoli lotti ai costi della grande scala eliminando le inefficienze ed aumentando le ore macchina.
Il tutto può essere realizzato attraverso un cambio di mentalità che deve portare le aziende a valutare in modo appropriato il ritorno dell’investimento che è più difficile da calcolare rispetto a quello di un bene fisico. L’altro aspetto fondamentale è la formazione dei gestori del sistema in quanto occorrono competenze nuove. Proseguendo con il cambiamento e la digitalizzazione Almerino Canuto, titolare di Elmann, ha illustrato come la sua azienda si sia evoluta nel tempo cambiando la prospettiva di partenza: non più pensare a come fare il prodotto, ma pensare a come fare il processo. Un cambio di visione che ha consentito l’inserimento di automazione spinta e forte integrazione dei sistemi portando l’azienda ad essere un modello di organizzazione 4.0. Anche le nuove tecnologie permettono di affrontare meglio i mercati e il team di GF Machining Solutions ne ha illustrate alcune innovative utilizzabili nelle aziende degli stampisti. Quando si parla di integrazione e digitalizzazione l’aspetto della sicurezza diventa cruciale. Marco Bonaventura, Sales & Business Development Director di Endian, ha illustrato a quali attacchi sono esposte le aziende e quali soluzioni possono essere implementate. La sicurezza non è un qualcosa di standard ma deve essere costruita in base alle esigenze e alla struttura dell’azienda. Al termine della giornata si è svolta la tavola rotonda moderata dal Professor Paolo Preti, Professore di Organizzazione delle Piccole e Medie Imprese presso l’Università L. Bocconi,con la partecipazionedi Giulio Sapelli, Almerino Canuto e del Professor Danilo Verga, Docente di International Business & Collaborative Management. Come sempre il dibattito è stato vivace ed ha coinvolto il pubblico presente in sala per più di un’ora e mezza.