Produzione sotto controllo in tutto il mondo!

Grazie al nuovo sistema Mold Monitoring di Gimatic, le aziende trasformatrici di materie plastiche sono in grado di controllare le frequenze dei cicli e geolocalizzare le proprie presse in tutto il mondo, attraverso un sistema cloud di raccolta dati.

Presente da oltre trent’anni nel settore dell’automazione, Gimatic vanta oggi una vasta gamma di prodotti. Al fine di migliorare la propria competitività sul mercato, l’azienda di Roncadelle (BS) ha deciso di non occuparsi solo di Handling ma anche di sensori e componenti per il settore Plastics. Flessibilità, competenza e tecnologia fanno di Gimatic un’azienda all’avanguardia. Ciò che la rende competitiva è la continua voglia di crescere e lo dimostra investendo ogni anno una parte del fatturato in ricerca e sviluppo ed espandendo la propria attività in tutto il mondo. Gimatic infatti può contare su una rete capillare, organizzata e affidabile di distributori e di consociate (venti in tutto tra italiane ed estere), fondamentali per garantire un flusso continuo di nuovi prodotti. Rete commerciale che non solo commercializza i prodotti dell’azienda bresciana, ma che allo stesso tempo raccoglie la richiesta dell’utilizzatore e costruisce la soluzione ad hoc per la specifica applicazione. Gimatic è inoltre sinonimo di qualità, caratteristica garantita dall’uso di macchinari innovativi e tecnologicamente avanzati e da frequenti procedure di controllo sia sui componenti che sui prodotti finiti.

Mold Monitoring permette di ottimizzare l’efficienza e la produttività nelle attività di stampaggio delle materie plastiche.
Mold Monitoring permette di ottimizzare l’efficienza e la produttività nelle attività di stampaggio delle materie plastiche.

Controllare le frequenze dei cicli e geolocalizzare le presse nel mondo

In tema di prodotti, le novità principali a marchio Gimatic sono legate al mondo della robotica e dell’Industria 4.0. Nel campo della produzione di articoli attraverso lo stampaggio ad iniezione, la società bresciana ha sviluppato il sistema Mold Monitoring, che attraverso l’identificazione RFID della mano di presa, è in grado di raccogliere dati per ogni sito di produzione in tutto il mondo, e monitorarli tramite la piattaforma Gimatic Web Service. Grazie al nuovo sistema di Mold Monitoring, l’azienda di stampaggio di materie plastiche può controllare attraverso diversi device (pc, tablet e smartphone) le frequenze dei cicli e geolocalizzare le proprie presse in tutto il mondo, attraverso un sistema cloud di raccolta dati. Mold Monitoring assicura il controllo della produzione e l’analisi in cloud dei dati di processo allo scopo di ottimizzare l’efficienza e la produttività.

Vista dei reparti Gimatic.
Vista dei reparti Gimatic.

Ridurre l’errore umano

Con il sistema Mold Monitoring Gimatic ha ampliato il proprio portfolio prodotti nel settore Plastics. Lo scorso anno, infatti, l’azienda bresciana ha lanciato il dispositivo RFID per il riconoscimento delle mani di presa per robot inseriti in unità di stampaggio di materie plastiche, che non si limita alla sola verifica dell’oggetto. Esso consiste in una coppia di dispositivi: un lettore/scrivente montato sul braccio del robot e un’unità di memoria montata sulle mani di presa (un tag magnetico). Quest’ultima è assolutamente passiva e non ha bisogno di essere alimentata; quando è vicina allo strumento di
lettura/scrittura è in grado di trasferire un insieme di informazioni alla mano di presa. Queste informazioni vengono scritte dall’utente e contengono una serie di dati: nome, peso e dimensioni della mano di presa, la lista dei componenti, il nome di chi li ha realizzati, il punto di inerzia, il baricentro, ecc.
Il primo risultato, in piena ottica Industria 4.0, è la riduzione dell’errore umano: non c’è una sigla o un lettore ottico, ma un codice che automaticamente dice al sistema “sono quello giusto” oppure “sono quello sbagliato”. Questo strumento permette inoltre di svolgere operazioni di manutenzione predittiva. A ogni movimento del robot è possibile registrare il numero degli interventi fatti; l’utente in questo modo può sapere quanto ha lavorato uno strumento.

È possibile settare alcuni allarmi: se, per esempio, sono già stati eseguiti più di 100 mila movimenti, il dispositivo invia il segnale che qualche elemento potrebbe essere pronto per essere sostituito. Ciò può servire a evitare l’interruzione di un ciclo di produzione notturno a causa dell’usura dei componenti. Infine il tag contribuisce a un migliore dialogo uomo-macchina, dando un significato pratico e concreto a questo concetto, con un utilizzo quotidiano. L’utente infatti, è in grado, utilizzando la stessa unità collegata a un pc o a un tablet, oppure usando una app sviluppata per gli smartphone, di andare a individuare le mani di presa presenti in magazzino semplicemente avvicinando il telefono.

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