L’associazione festeggia 60 anni
Amaplast – l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa oltre 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma – ha festeggiato il mese scorso il sessantesimo anniversario dalla fondazione.
Si è tenuta mercoledì 16 settembre 2020, presso Villa Borromeo a Cassano d’Adda (MI), l’annuale assemblea dei soci Amaplast – l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa oltre 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma.
L’assemblea è stata anche l’occasione per festeggiare il sessantesimo anniversario di Amaplast. Un traguardo importante per un’organizzazione che rappresenta uno dei comparti di punta della meccanica strumentale e di cui fanno ancora parte alcune delle aziende che hanno contribuito alla sua fondazione, il 27 settembre 1960, a cui se ne sono aggiunte tante altre nel corso dei decenni, rafforzandone l’identità. Il Presidente Dario Previero ha tenuto a sottolineare come questo anniversario non rappresenti un punto di arrivo bensì di una tappa intermedia, con l’obiettivo di continuare a crescere in un mercato sempre più globale e competitivo. Durante l’assemblea è stato approvato il nuovo Statuto, alla luce del nuovo Regolamento unico per il Sistema confindustriale, e sono stati rinnovati gli Organi associativi.
Varie relazioni
Il Presidente Previero ha illustrato nella sua relazione all’assemblea l’andamento dell’industria italiana delle macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma, commentando le elaborazioni del centro studi dell’associazione e osservando come, dopo otto anni, la progressione dell’industria italiana delle macchine per plastica e gomma si sia fermata e il 2019 abbia chiuso in negativo. Il Presidente Previero ha infine ricordato il progetto sinergico che Amaplast ha recentemente intrapreso con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio). Progetto che consentirà di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti alle aziende associate (dal credito e finanza alla formazione, dalle problematiche tecniche alla promozione ma non solo), condividendo le competenze, i servizi e le esperienze che le singole strutture operative offrono. Al termine dell’assemblea, nella parte pubblica dell’evento, è stata presentata una attuale relazione – dal titolo “Millennials: generazione senza futuro… e senza plastica?” – focalizzata sulle nuove generazioni: che cosa pensano, come si muovono e quale opinione hanno della plastica. A seguire, si è tenuta la tavola rotonda “Plastica: quale futuro in un mondo circolare”.
I lavori si sono conclusi con una cena per festeggiare il 60° anniversario e con uno spettacolo del comico Andrea Pucci.
Plastica: quale futuro in un mondo circolare
La tavola rotonda dal titolo “Plastica: quale futuro in un mondo circolare”, è stata aperta dall’intervento di Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison, a cui sono seguiti gli interventi di Giorgio Quagliuolo, Presidente COREPLA, Gabriele Molari, Marketing Services Innovation Manager Tetra Pak Packaging Solutions, Guido de Vecchi, Direttore Generale Innovation Center Intesa Sanpaolo. Il professor Fortis ha illustrato il difficile contesto economico mondiale e le opportunità che si potrebbero creare per l’Italia grazie al corretto impiego dei fondi europei stanziati per sostenere la ripresa delle economie, dopo l’impatto della crisi causata dalla pandemia. Si è poi concentrato sul trend della filiera italiana della plastica-gomma-macchine-stampi, ricordando in particolare la forza dell’Italia quale Paese manifatturiero e, soprattutto, sempre più “meccanico”, con una forte spinta innovativa e competitiva sui mercati internazionali. Il Presidente Quagliuolo ha sottolineato il paradosso della duplice imposizione fiscale (“plastic tax”) che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2021 in Italia e in Europa, tenuto conto che “il mondo non può vivere senza plastica”. Si tratta infatti di un materiale indispensabile nella nostra quotidianità ma è imprescindibile responsabilizzare e rendere consapevole il consumatore che l’abbandono della plastica è un problema ambientale ma anche socio-economico. In sintesi, l’educazione, non la tassazione, è la chiave di volta. Gabriele Molari ha proposto il suo punto di vista in merito al futuro dell’imballaggio in plastica: si tratta da un lato di un veicolo formidabile per valorizzare i brand e comunicare messaggi, dall’altro di un prodotto che garantisce facilità d’uso e comodità: attraverso l’innovazione, si passa quindi da un concetto di semplice manufatto a un concetto di servizio, con soluzioni che devono essere sostenibili a 360 gradi. Guido de Vecchi ha illustrato l’impegno del sistema bancario a supporto delle imprese italiane per affrontare le conseguenze della pandemia. Al di là del sostegno finanziario, Intesa Sanpaolo si sta anche muovendo per destinare fondi dedicati a start-up e aziende innovative che possano offrire un fattivo contributo allo sviluppo dell’economia circolare.
L’associazione ed i giovani
La tavola rotonda è stata preceduta da un intervento di Ilaria Vesentini, Amministratore Delegato di MECS, il centro studi di Acimac e Ucima, le due associazioni con cui Amaplast ha recentemente avviato una stretta collaborazione. La sua relazione – dal titolo “Millennials: generazione senza futuro… e senza plastica?” – si è focalizzata sulle nuove generazioni: che cosa pensano, come si muovono e quale opinione hanno della plastica. Dall’analisi svolta da MECS emerge che la fascia più giovane della popolazione, che naturalmente tende sempre più a informarsi attraverso i canali virtuali, desidera essere maggiormente consapevole riguardo la sostenibilità dei propri consumi. Per quanto riguarda la plastica, in particolare gli imballaggi, la percezione non è ancora “matura” e risulta quindi indispensabile insistere sulla corretta e capillare informazione per far meglio comprendere le potenzialità di impiego e, soprattutto, di riciclo del materiale, in chiave di economia circolare. Proprio a questo proposito, Amaplast ha avviato una serie di iniziative volte a far conoscere meglio il settore ai giovani. Oltre all’apertura di account su Facebook e Instagram (da tempo già esistono quelli su LinkedIn e Twitter e Youtube), verranno veicolati sui social alcuni video, per aprire un canale di comunicazione e illustrare la realtà del comparto e i vantaggi che le imprese possono offrire. Infatti, non è sempre facile per le aziende trovare ingegneri e tecnici specializzati da assumere: i neolaureati in ingegneria, i diplomati degli istituti tecnici e degli ITS molto spesso prediligono le grandi realtà, le multinazionali, apparentemente più “appealing” rispetto alle piccole e medie imprese della meccanica strumentale. Si aggiungerà poi un concorso a premi fra istituti tecnici che prevede fra l’altro un’azione di tutoraggio da parte delle aziende. Queste iniziative seguono la campagna video sulle tecnologie per plastica e gomma in ottica di economia circolare, sempre rivolta ai giovani e più in generale ai non addetti ai lavori, diffusa da Amaplast recentemente.
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