Un salto nel futuro
Attiva nella produzione di macchinari industriali d’avanguardia fin dal 1963, Breton presenta il nuovo marchio e crea nuovi servizi personalizzati per migliorare le performance di business delle smart-factory. Novità anche in ambito prodotti, con i miglioramenti introdotti nella famiglia di centri di lavoro a 5 assi Matrix.
Importanti novità in casa Breton: oltre a un nuovo marchio e una nuova vision, l’azienda trevigiana ha lanciato la nuova generazione della serie di macchine Matrix. L’azienda è un punto di riferimento internazionale nella progettazione e produzione di macchine industriali d’avanguardia per la lavorazione della pietra naturale, della ceramica, dei materiali compositi, dei metalli e nello sviluppo di impianti per la pietra composita.
Con 280 milioni di euro di fatturato (in crescita del 35% nell’ultimo triennio) e circa 1.000 dipendenti – di cui più di 300 assunti nell’ultimo triennio – nel corso di quest’anno sostituirà gradualmente il suo storico logotipo con uno completamente rinnovato, che esprime l’elevato contenuto tecnologico e pioneristico di Breton. “Abbiamo deciso di rinnovare il sistema di identità di Breton – spiega Arianna Toncelli, Corporate Strategy Director – con lo scopo di valorizzare il Gruppo, sempre più sinonimo di leadership globale, ricerca e innovazione”. La nuova immagine di marca, frutto di una articolata strategia di “business identity”, è stata concepita per riflettere l’obiettivo del Gruppo: offrire ai propri clienti soluzioni, prodotti e servizi innovativi ad alto valore aggiunto, che rispondano anche ai bisogni inespressi di un mercato globale.
Soluzioni personalizzate per anticipare le esigenze delle imprese
Breton continua ad anticipare le esigenze delle imprese ampliando l’operatività secondo il modello “from product to Product as a Service (PaaS)”, dal prodotto al prodotto inteso come un servizio. Nel Breton Digital Hub un team di ingegneri, matematici e data-scientist progettano, sviluppano e migliorano costantemente i software a supporto delle imprese clienti, offrendo nuovi servizi – non necessariamente legati alle macchine Breton – che assicurano un pieno controllo tecnologico sugli impianti. “La nostra mission – spiega l’Intelligence Manager Federico Milan – consiste nel progettare piattaforme di software modulari e combinabili adattabili alle esigenze dei nostri clienti, permettendo di migliorare la produttività e la qualità del lavoro nelle aziende”. “In questo modo – aggiunge il Presidente Luca Toncelli – supportiamo le imprese in questa fase di ripartenza, rispondendo a specifiche necessità in costante crescita. La rivoluzione avviata con l’Industry 4.0 ha portato alla creazione di nuovi ruoli nelle aziende, tra cui quello dell’Operations Manager, figura sempre più richiesta, che lavora con un mix di strumenti innovativi e tecnologici, quali IoT, Big Data, Analytics, servendosi degli strumenti di analisi dei dati (software) per orientare le scelte aziendali e ottimizzare i processi, in un paradigma sempre più data-driven”.
Tra le soluzioni proposte da Breton, i sistemi informatici progettati per monitorare la produttività degli impianti produttivi e fornire dati predittivi sul tempo di vita degli stessi, pianificare i processi e individuare correlazioni tra problemi e cause, anche sfruttando concetti innovativi come il machine-learning. A ciò si aggiungono vari servizi, tra cui la possibilità di acquistare online pezzi di ricambio, l’accessibilità a tutti i documenti relativi ai macchinari, fino al software che permette una serie di importanti operazioni, dalla progettazione di cucine alla quantificazione dei costi.
L’accordo per l’innovazione con il Mise
Il piano strategico industriale di Breton prevede ora anche l’introduzione di innovazioni nell’ambito della lavorazione della pietra naturale tramite l’intelligenza artificiale. Il progetto di ricerca e sviluppo “Artificial Intelligence for Stone” è sostenuto dal Mise: nell’ottobre 2019 infatti il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha infatti firmato con Breton un accordo per l’innovazione, mettendo a disposizione agevolazioni a supporto del piano del Gruppo.
Alcuni software del “Digi Hub”
L’offerta di Breton è articolata e in continuo sviluppo. Dal software Sentinel, per monitorare le performance e fornire dati predittivi in tempo reale per le macchine a controllo numerico; a SkyNet, che raccoglie dati dalle diverse macchine che compongono la linea produttiva dando informazioni sul processo produttivo e adeguando automaticamente i parametri di lavorazione. Il sistema Smart Business Intelligence analizza i dati e lo stato dell’intero impianto in tempo reale, attraverso un dash-board personalizzabile che correla tutte le informazioni attraverso analytics, permettendo così di trovare correlazioni – causa effetto – in modo veloce per risolvere eventuali anomalie di processo/prodotto. Smart Doc invece è il servizio che permette la fruizione di tutti i manuali di macchina, linea o impianto, mantenendo la documentazione sempre aggiornata. Grazie inoltre a Spare Parts i clienti Breton possono acquistare online pezzi di ricambio o consumabili. Infine, con XPressTop Platform, software MES (Manufacturing Execution System), saranno possibili una serie di operazioni, dalla progettazione di cucine alla quantificazione dei costi.
Matrix: nata per una precisione superiore
Come sopra citato, a seguito delle ultime evoluzioni in casa Breton, La famiglia di macchine Matrix – costituita da tre modelli – ha visto un riordino della nomenclatura, ma non solo. Partendo dalla più piccola, la Breton Matrix E1, precedentemente Matrix 800, ha visto l’ampliamento della corsa dell’asse Z che ora arriva a 1.000 mm. La Breton Matrix E2, in precedenza Matrix 1000, è stata rinnovata nella corsa dell’asse Z fino a 1.100 mm. Infine la Breton Matrix E3, la più grande per volume lavorabile, che si caratterizza per una corsa Z di 1.300 o 1.500 mm. L’intera gamma Matrix è progettata per ambiti applicativi dove è richiesta alta precisione su dimensioni del pezzo che vanno da medie a molto grandi. Questa tipologia di macchine permette di combinare la robustezza e la spinta necessarie nelle fasi di sgrossatura con la dinamica e la precisione richiesta nelle fasi di finitura. È grazie a queste caratteristiche che Breton Matrix è particolarmente indicata per settori quali automotive (prototipazione ad alta precisione, stampi e strutture in composito), aerospace (lavorazione di strutture e attrezzature), stampistica di grandi dimensioni e meccanica generale di precisione.
Tutta la gamma Matrix prevede per ogni macchina un pacchetto di componenti e accessori dedicato a una specifica combinazione di settore/materiale da lavorare. In questo modo Breton offre una soluzione su misura a seconda della lavorazione da fare, wet o dry su materiali compositi, alluminio, acciaio o superleghe.
Lavorazione sul centro di lavoro Matrix E2. Breton Matrix E3, la più grande per volume lavorabile, si caratterizza per una corsa Z di 1.300 o 1.500 mm. L’intera gamma Matrix è progettata per ambiti applicativi dove è richiesta alta precisione su dimensioni del pezzo che vanno da medie a molto grandi.
Le macchine sfruttano i vantaggi del Digital Twin
Breton Matrix non è un semplice centro di lavoro. Una base stabile e robusta, ma allo stesso tempo dinamica grazie alla tecnologia Breton High Dynamic, configurabile attraverso un’ampia gamma di componenti e accessori con l’obiettivo di eseguire interi processi lavorativi. Si possono installare i più avanzati sistemi come per esempio il controllo automatico dello spessore, sistemi di taglio a ultrasuoni, sistemi laser per la scansione dei pezzi e software sviluppati per Industria 4.0. I vari componenti aggiuntivi non sono installabili solamente in fase di configurazione iniziale ma anche successivamente, permettendo aggiornamenti ed espansioni nel corso della sua vita. Tutta la serie è nata sfruttando i vantaggi del Digital Twin, la nuova funzionalità del controllo numerico Siemens Sinumerik One di cui Breton è stata azienda pilota. Questo approccio permette di sviluppare un prodotto completamente in digitale fin dalle fasi di pre-studio e progettazione. Queste tecnologie di simulazione digitale permettono di valutare in anticipo il comportamento reale della macchina ancora prima della sua costruzione così da poter ottimizzare sia le strutture che selezionare attentamente i singoli componenti. Digital Twin può essere utilizzato anche dai clienti Breton che hanno così la possibilità di simulare le lavorazioni prima di eseguirle e di valutare non solo l’accessibilità degli utensili nel pezzo e i tempi-ciclo in modo accurato ma anche di ottenere una visibilità sul risultato finale (anche superficiale).
Ridurre i costi operativi a parità di robustezza, spinta e dinamica
Uno degli obiettivi di Breton per la gamma Matrix è stato quello di rendere disponibile al cliente un abbattimento dei costi operativi a parità di robustezza, spinta e dinamica. Per il raggiungimento degli obiettivi l’azienda ha operato su una molteplicità di aspetti. Sugli assi lineari si impiegano motorizzazioni brushless ad alta efficienza (diretti sulla Matrix E1, Dual Drive sulla Matrix E2 e Matrix E3) e non motori lineari i quali, pur essendo potenzialmente più veloci, in pratica, secondo il costruttore, offrono minor spinta in fase di elevata asportazione truciolo. Oltre a essere macchine perfettamente termo-simmetriche, quelle della gamma Matrix di Breton beneficiano della tecnologia brevettata Breton Thermal Shield, che permette di isolare termicamente il campo di lavoro grazie a uno “scudo termico” che uniforma il comportamento termico tra le strutture macchina e i pezzi in lavorazione riducendo così le distorsioni geometriche senza utilizzare onerosi sistemi di raffreddamento. L’utilizzo della centrale di Rexroth CytroPac per gestire il sistema idraulico porta un risparmio energetico che può arrivare all’80%, riducendo inoltre l’ingombro, l’inquinamento acustico e il surriscaldamento dell’olio evitando, anche in questo caso, le conseguenti dispersioni di temperatura verso altri organi della macchina. Come è ovvio, le macchine funzionano meglio e durano di più se vengono tenute pulite. A tal scopo Breton ha previsto anche per la serie Matrix coperture modulari in acciaio inox per l’area di lavoro interna, facili da montare e smontare ma anche da pulire. In questo modo l’operatore non perde tempo – tra una lavorazione e l’altra – e la macchina dura più a lungo.