L’industria 4.0 come impatta sulla produzione tradizionale?
Dormet Pramet collabora con IBM per integrare l’Industria 4.0 nell’unità produttiva in Repubblica Ceca. Grazie all’impiego di un software è possibile individuare eventuali difetti negli utensili durante i primi stadi dei processi produttivi.
L’industria 4.0 costituisce un argomento di ampia discussione, l’intelligenza artificiale (AI), le macchine che per mezzo di algoritmi possono analizzare enormi quantità di dati sono elementi chiave di sviluppo corrente. Ma che cosa realmente significano queste attività digitali e come impattano sulla manifattura tradizionale? Dormer Pramet, costruttore globale di utensili da taglio, ha iniziato ad incorporare I’Industria 4.0 nei suoi processi produttivi in collaborazione con IBM, società ai vertici nell’analisi dei dati, impegnata su molti progetti. Questo comprende l’elaborazione di grandi quantità di dati per mappare la catena dei valori in ogni reparto dell’unità produttiva in Sumperk, Repubblica Ceca, con l’impiego di un software per individuare eventuali difetti negli utensili durante i primi stadi dei processi produttivi.
Aumentare la capacità produttiva
Nel primo progetto, Dormer Pramet ha impiegato un algoritmo avanzato e un metodo statistico per tracciare tutti gli ordini di prodotti intercambiabili degli ultimi due anni e di come ogni item è transitato nell’unità di produzione, creando così un network modello dell’intera fabbrica. Questo modello descriveva come le macchine interagivano tra di loro e mostrava in che modo ogni interruzione di processo, come inattività non programmate di macchine, poteva interferire con l’intero sistema. Sono stati identificati punti critici nei processi dove piccoli problemi potevano in seguito causare le maggiori inefficienze. Tutto è stato classificato con severità in modo da poter individuare dove fossero necessari miglioramenti per ottimizzare
le rese ed ottenere i massimi vantaggi. Nella seconda fase del progetto, Dormer Pramet ha preso in esame la definizione delle metriche quantificate come un problema, come la qualità, i tempi di fermo per manutenzione o le conformità dei piani di produzione. Queste metriche sono state di nuovo analizzate per identificare ulteriori aree di cambi operazionali e suggerire miglioramenti specifici. Nel frattempo, Dormer Pramet sta impiegando una stazione di ispezione IBM, implementata in una pressa, dove si scannerizzano gli inserti impiegando una serie di telecamere, luci e movimenti meccanici. Questo avviene nella prima fase del processo di produzione e può aiutare a migliorare la qualità dei prodotti nelle fasi iniziali di produzione. Viene eseguito un riconoscimento automatico con una macchina per localizzare e identificare il tipo e l’importanza del difetto.
Questa ricerca impiega reti neurali artificiali – un modello computerizzato che migliora la resa nel tempo. Il successo dipende quindi dall’accuratezza della ricognizione. Questa accuratezza è influenzata dal numero di immagini difettose e dalla loro variabilità che sono immesse nel sistema. Aggiungendo quanti più esempi ed informazioni possibili si continuerà ad aiutare la macchina ad insegnare a Dormer Pramet che cosa c’è di giusto o di sbagliato in un prodotto. Questo non solo aumenta l’accuratezza della ricognizione, ma aiuta l’azienda a scoprire le criticità meno evidenti, riduce i falsi allarmi ed identifica le caratteristiche di un problema. Tutti questi elementi digitali e progetti hanno lo scopo di innalzare la capacità di produzione dello standard di
Dormer Pramet, costruito su un secolo di conoscenza e competenza. Esse saranno impiegate per migliorare ulteriormente i processi produttivi, elevare la qualità degli utensili, ridurre gli sprechi e migliorare il servizio offerto ai clienti. Ciascuno di questi elementi costituisce parte delle attività del progetto
“Make the Shift 2030” che sono state istituite da Dormer Pramet per aiutare a creare una crescita più sostenibile.