Ridurre correttamente la rugosità
Grazie a una vasta gamma di utensili per la smerigliatura, la finitura e la lucidatura, PFERD è in grado di coprire praticamente tutte le applicazioni.
“Fondamentalmente, quando si parla di superfici, quello che conta è la giusta rugosità – afferma Ralf Heimann, Product Manager per gli utensili per finitura e lucidatura presso PFERD – perché è questo che determina la qualità delle superfici. Ma ciò che sembra ovvio e semplice, spesso nella pratica si rivela un lavoro molto complicato, che puntualmente non riesce, se non si conoscono i fattori che lo influenzano”.
Le superfici e le loro funzioni
La domanda a cui rispondere prima di tutto è: che cos’è una superficie? “Tecnicamente le superfici sono definite dalle loro caratteristiche, come ad esempio la rugosità. Ma le superfici possono anche essere descritte in termini di funzione, per esempio la protezione contro i danni meccanici attraverso l’usura o l’attrito, la protezione contro la corrosione tramite una funzione di barriera, o tramite una funzione ottica, per esempio la riflessione, l’assorbimento o l’aspetto estetico”, spiega Heimann. È lo scopo del componente in questione a definire i requisiti, che poi devono essere soddisfatti.
Ed è proprio qui che spesso c’è incertezza, come sa bene il Product Manager Heimann. “La creazione di superfici funzionali è influenzata da numerosi fattori.
Per ottenere un risultato tecnicamente ed economicamente ottimale, la scelta del processo, degli utensili e delle macchine deve basarsi proprio su questi fattori”.
Condizioni necessarie per una superficie perfetta
Le condizioni necessarie dipendono dal materiale da lavorare, dalla situazione iniziale e dal risultato desiderato. “La scelta degli utensili per pulire e livellare un cordone di saldatura in acciaio, per esempio, è completamente diversa da quella per opacizzare l’acciaio inossidabile”, sostiene Heimann, descrivendo due applicazioni tipiche, perché i materiali e anche le tipologie di lavorazione pongono requisiti totalmente diversi agli utensili utilizzati. Lo stesso vale per le dimensioni dell’area da trattare e per la sua accessibilità, che svolgono un ruolo importante: “Le aree piccole e strette richiedono strumenti diversi rispetto alle aree grandi e facilmente accessibili”, sottolinea Heimann.
Un programma senza lacune
Anche se ogni condizione singola può essere descritta chiaramente, la complessità della lavorazione della superficie nasce dalla combinazione di tutte le variabili. “Considerando anche soltanto la varietà dei materiali, serve un gran numero di tipi di grane diverse, perché non tutti gli abrasivi possono essere usati su tutti i materiali”, spiega Heimann. “A seconda della situazione di partenza e del risultato di lavorazione desiderato, gli utensili solitamente vengono utilizzati dalla sgrossatura, passando per la finitura e massima finitura, fino ad arrivare alla lucidatura. Oggi questi requisiti così variegati devono essere soddisfatti da una moderna gamma di utensili per la smerigliatura. E anche all’interno del programma, le singole soluzioni devono essere coordinate con precisione tra loro perché, per ridurre sistematicamente la rugosità fino a ottenere la superficie desiderata, ho bisogno di utensili che siano perfettamente coordinati in base a questi passaggi. Per questo motivo la gamma di utensili PFERD per la smerigliatura, la finitura e la lucidatura si basa proprio sulle esigenze delle aziende e sui risultati desiderati dagli utilizzatori. “Non sono ammesse lacune. Allo stesso modo, gli utensili devono essere così versatili nella loro forma e nel loro design da essere adatti a qualsiasi tipo di lavorazione. Non è raro che l’utente si trovi di fronte alla situazione in cui ha l’utensile giusto per la lavorazione, ma non riesce a raggiungere il punto da lavorare, perché il gambo dell’utensile è troppo corto, o il punto di lavorazione è nella parte posteriore e non può essere raggiunto con un utensile per uso frontale. In questi casi cerchiamo di immaginare i vari scenari di utilizzo”, afferma Heimann. “Proponiamo il medesimo utensile nelle versioni per l’uso frontale, periferico, manuale o a nastro. E il tutto in molte misure diverse. In questo modo possiamo essere sicuri che la lavorazione sia sempre possibile, indipendentemente da dove si trovi la zona da lavorare o da come debba essere raggiunta.
Da questo punto di vista: dalla sgrossatura alla lucidatura a specchio; dalla lavorazione frontale, a nastro o periferica, fino all’uso manuale; e nelle più svariate forme e dimensioni proponiamo una gamma di utensili per la lavorazione delle superfici che copre praticamente tutte le applicazioni.
E inoltre conosciamo sempre la migliore strategia di lavorazione”.
Soluzioni per ogni specifica applicazione
Tramite la sua consulenza specializzata, PFERD trova le soluzioni per la specifica situazione applicativa del cliente. “Osserviamo da vicino il lavoro del cliente, dove vuole effettuare la lavorazione, e infine suggeriamo delle proposte di miglioramento”, dichiara Heimann.
“Prima di tutto si garantisce il raggiungimento del migliore risultato tecnicamente realizzabile, con una particolare attenzione alla massima efficienza possibile e all’ottimizzazione dei processi. Anche l’ergonomia del lavoro svolge un ruolo importante, che ha un triplice effetto: sul risultato del lavoro, sull’efficienza e infine sul fattore produttivo umano, che deve essere tutelato. Quando incontriamo i nostri clienti in officina, riusciamo sempre a ottenere un miglioramento significativo del risultato del lavoro e del processo produttivo. Questo investimento si ripaga già dopo poco tempo. Abbiamo fatto molte consulenze presso gli utilizzatori e abbiamo trovato le soluzioni ai loro problemi. Una volta trovata la soluzione, il cliente non di rado si è detto molto sorpreso dal modo facile, rapido e molto mirato in cui il suo problema era stato risolto. In effetti, si tratta sempre e soltanto di ridurre la rugosità della superficie. Ma nel modo giusto”.