Formnext: quest’anno si celebra la decima edizione

Si è tenuta a luglio la conferenza stampa di presentazione di Formnext, la manifestazione dedicata alla produzione additiva e alla stampa industriale 3D, che si terrà dal 19 al 22 novembre a Francoforte.

di Alberto Marelli

Anche nel 2024 prosegue il successo di Formnext. Dal 19 al 22 novembre, presso il quartiere fieristico di Francoforte, si terrà infatti la decima edizione della manifestazione dedicata alla produzione additiva e alla stampa industriale 3D.
Una volta all’anno Formnext riunisce il mondo dell’Additive Manufacturing e tutte le tecnologie rilevanti lungo l’intera catena di processo. Inoltre, gli eventi collaterali propongono numerose offerte di approfondimento e intrattenimento al fine di portare all’attenzione del pubblico gli argomenti più attuali, di maggiore interesse e con uno sguardo al futuro.

Formnext: quest’anno si celebra la decima edizione
Formnext riunisce il mondo dell’Additive Manufacturing e tutte le tecnologie rilevanti lungo l’intera catena di processo
Formnext: quest’anno si celebra la decima edizione
Formnext riflette le dinamiche dell’industria AM globale, che ogni anno apre la strada al futuro industriale con innovazioni

Manifestazione a carattere internazionale

Nonostante la delicata situazione economica tedesca e le sfide politiche a livello globale, all’inizio di giugno sono state oltre 660 le aziende (provenienti da 34 nazioni) ad essersi già iscritte alla fiera.
L’alto numero di iscrizioni a Formnext sottolinea l’importanza della produzione additiva per l’intero settore”, ha affermato Sascha F. Wenzler, Vicepresidente di Formnext, manifestazione organizzata da Mesago Messe Frankfurt GmbH. “L’Additive Manufacturing è infatti una tecnologia che consente di affrontare le sfide attuali, di scoprire e sfruttare nuove opportunità dal punto di vista economico. Allo stesso tempo Formnext riflette le dinamiche dell’industria AM globale, che ogni anno apre la strada al futuro industriale con numerose innovazioni e applicazioni”.
Il 64% degli espositori finora iscritti proviene dall’estero. Oltre alla Germania, altri paesi espositori importanti sono Stati Uniti, Cina, Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi, Italia e Spagna. Tra gli espositori finora registrati è presente l’élite mondiale del settore della produzione additiva con imprese come 3D Systems, Additive Industries, Altair, Arburg, BigRep, Bosch, Carbon, DMG MORI, DyeMansion, EOS, Evonik, Farsoon, Formlabs, GE Additive, Henkel, Höganäs, HP, Linde AMT, Markforged, Materialise, Nexa3D, Nikon SLM Solutions, Oerlikon, Renishaw, Sandvik, Siemens, SMS Group, Stratasys, Trumpf, Velo3D e Voxeljet.
Il Paese partner della nuova edizione di Formnext è l’Australia, che vanta da anni una community di riferimento nell’ambito AM, produttori di impianti di successo in tutto il mondo e fornitori di servizi e aziende AM altamente specializzate. La presenza di eccellenti università contribuisce a creare un ambiente unico in grado di attrarre talenti internazionali.

Manifestazione a carattere internazionale
Un momento della conferenza stampa di presentazione di Formnext
Manifestazione a carattere internazionale
Sascha F. Wenzler, Vicepresidente di Formnext, Mesago Messe Frankfurt

Italia: mix di tradizione e innovazione

Con una pluriennale partecipazione alla manifestazione l’Italia è oggi uno dei principali espositori di Formnext e continua a richiamare l’attenzione dei visitatori proponendo un’ampia gamma di nuove soluzioni additive. A Formnext 2024 si sono già iscritti oltre trenta espositori italiani, tra cui note aziende provenienti dal mondo della stampa 3D, start-up e rinomate realtà industriali che hanno sviluppato soluzioni speciali di produzione additiva. Con la produzione di sistemi AM complessi, servizi di ingegneria innovativi e la stampa 3D di mobili e gioielli, nell’ampia offerta degli espositori italiani si ritrovano anche i punti di forza dell’industria manifatturiera del Paese.
Con nomi come Caracol, DWS, Prima Additive, Sisma, Roboze e WASP, l’Italia vanta aziende AM molto innovative e specializzate che oltre ad essere i protagonisti in questo settore tecnologico, ogni anno presentano in fiera nuovi prodotti. L’Italia continua lo sviluppo anche nel campo dei materiali: oltre a DWS, esporranno aziende giovani ma già affermate come Mimete, Pometon e Xenia. Inoltre, per la prima volta saranno presenti due produttori di materie plastiche specializzate, quali Guzman Polymers e Lati Industria Termoplastici.
Prosegue di pari passo la scoperta della produzione additiva da parte delle aziende dell’industria tradizionale, che individuano nell’Additive Manufacturing un mercato redditizio tale da spingerle verso lo sviluppo di soluzioni specialistiche. Ne sono un esempio il produttore di macchine Multiax e lo specialista dell’estrusione Gimac.

Ampio programma di eventi collaterali

Oltre agli eventi già affermati, il programma collaterale di Formnext 2024 si arricchisce di nuovi appuntamenti. Il precedente format di premiazione delle start-up si trasforma nel nuovo “Formnext Awards” per mettere ancora più in risalto i nuovi talenti e le loro idee. I Formnext Awards verranno conferiti in sei diverse categorie tra cui giovani aziende innovative, idee commerciali sostenibili e tecnologie pionieristiche.
Al fine di promuovere lo scambio tra professionisti prosegue il programma di conferenze, ad accesso libero. Anche quest’anno dunque verranno discusse su tre palchi le applicazioni attuali e future, le tecnologie e le tendenze generali del settore AM e della produzione. Tra i temi chiave che saranno trattati sui palchi dedicati ad Applicazione, Industria e Tecnologia, ci sono l’intelligenza artificiale nella produzione additiva, la tecnologia medica e dentale, la robotica e l’automazione.

Ampio programma di eventi collaterali
Durante Formnext si terrà un fitto programma di conferenze ed eventi collaterali

La stampa 3D nell’industria edilizia

Dopo la prima dello scorso anno, il “Dienstleiter Marketplace” 2024 (piazza mercato dei fornitori di servizi) si concentrerà in particolare sui settori della tecnologia medica, dentale e del packaging. Nell’area start-up e durante l’evento “Pitchnext” verranno presentate giovani aziende innovative dell’industria manifatturiera oltre a potenziali investitori e partner di cooperazione. Al Career Day chi è in cerca di lavoro potrà informarsi sulle opportunità di carriera nel settore AM. Per le aziende che desiderano avvicinarsi al settore AM, i seminari Discover 3Dprinting, secondo un format collaudato, in collaborazione con ACAM, offriranno giornalmente spunti e consigli.
L’associazione VDMA presenterà una mostra speciale con interessanti applicazioni AM nel mondo dell’ingegneria meccanica. La mostra speciale BE-AM illustrerà, sulla base di applicazioni concrete, i progressi raggiunti nella stampa 3D nell’industria edilizia, che sta acquisendo sempre maggiore importanza. Contemporaneamente il simposio BE-AM illustrerà numerosi retroscena ed evoluzioni future in questo campo.
Da sottolineare che il giorno prima dell’apertura di Formnext, il 18 novembre, si terrà anche l’AM Innovation and Standards Summit @ Formnext.

La stampa 3D nell'industria edilizia
La mostra speciale BE-AM illustrerà i progressi raggiunti nella stampa 3D nell’industria edilizia

Partenariato Esteso tra pubblico e privato

Alla conferenza stampa di presentazione di Formnext ha partecipato anche Federica Bondioli, Professore Ordinario di Scienza e Tecnologia dei Materiali del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) del Politecnico di Torino, nonché Presidente del Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali INSTM.
L’intervento ha illustrato l’attività della ricerca italiana per consentire alle aziende del nostro Paese di avvicinarsi alla transizione sostenibile. In particolar modo, la Professoressa Bondioli ha presentato il progetto MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, un Partenariato Esteso tra Università, Centri di Ricerca e Imprese finanziato dal MUR – Ministero dell’Università e della Ricerca grazie ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito del programma NextGenerationEU (PNRR).
MICS mette in comunicazione impresa e ricerca, pubblico e privato, creando un’unione di intenti unica nel suo genere. Oggi sono coinvolti tre settori fondamentali dello scenario industriale italiano, ovvero Meccanica e Automazione, Arredo e Legno, Moda e Tessile”, ha spiegato Bondioli. “Dividendo la ricerca in otto aree tematiche (chiamati spoke), MICS affronta in prima linea le sfide che si pongono ai nostri modelli di design, produzione, consumo, nonché al fine vita dei materiali, dei prodotti, delle tecnologie di produzione e dei processi necessari per passare a modelli più verdi e circolari”.
MICS è un progetto molto ampio, sia per numero di partner che per il valore totale dell’investimento (oltre 126 milioni di euro). “MICS è composto da 25 partner, di cui 12 partner del settore pubblico e 13 partner industriali provenienti dai tre settori chiave dello scenario industriale italiano”, ha sottolineato la docente.

AM: tecnologia abilitante della transizione digitale

All’interno del MICS, la Professoressa Bondioli è referente dell’area tematica dedicata all’Additive Manufacturing. “La nostra ambizione è di rivoluzionare l’Additive Manufacturing come tecnologia abilitante della transizione digitale, adottando materiali verdi e sostenibili con una nuova generazione di processi a zero scarti”. “La stampa 3D viene già utilizzata in settori specifici come aerospace, automotive, racing, motoracing, biomedicale, ma per far sì che questa tecnologia innovativa possa essere utilizzata da tutte le industrie del manifatturiero italiano ci sono ancora diversi aspetti che è necessario migliorare e validare. Nella nostra attività di ricerca abbiamo iniziato a lavorare in modo olistico sul design, sui materiali e sulle tecnologie”.

Due progetti in evidenza

Tra i vari progetti di ricerca MICS dedicati all’Additive Manufacturing ne segnaliamo due.
Il primo progetto lo sta portando avanti l’azienda Brembo e riguarda lo sviluppo di un sistema frenante innovativo, in grado di ridurre le emissioni di PM10 secondo la nuova normativa Euro7. “L’obiettivo è una riduzione di oltre il 65% delle emissioni rispetto al sistema frenante tradizionale”, ha spiegato Bondioli. “Il progetto mira a sviluppare un nuovo materiale di attrito per i componenti dei dischi dei freni aggiungendo uno strato di rivestimento specifico alla ghisa standard, basato sulla tecnologia innovativa della fabbricazione additiva in tecnologia DED (Direct Energy Deposition)”.
Il secondo progetto si pone invece l’obiettivo di migliorare i processi di Additive Manufacturing andando a ipotizzare delle soluzioni per il monitoraggio in situ della produzione in modo da ridurre la difettosità dei progetti stampati, diminuire gli scarti di processo e migliorare di conseguenza le performance dei materiali stessi.

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