I cobot per automatizzare la produzione
Bajaj, quarto produttore mondiale di motocicli, ha scelto Universal Robots per automatizzare la propria produzione. La scelta della robotica è stata dettata da un’esigenza di automazione e standardizzazione di processi complessi a elevata precisione, ma la scelta della tipologia di robot, ovvero quelli collaborativi, ha risposto a diverse altre esigenze espresse da Bajaj. Tra l’altro, con soli 195 giorni i robot UR vantano il minor tempo medio di ritorno dell’investimento sul mercato.
di Fabrizio Garnero
Bajaj è un’azienda indiana che produce motocicli. Se alle nostre latitudini è un nome probabilmente poco conosciuto, l’azienda, nei fatti, è una realtà di caratura mondiale vendendo oltre 3 milioni di veicoli (dati 2015-2016) e impiegando oltre 9.000 persone nei propri stabilimenti. Un altro record che appartiene a Bajaj è il numero di robot collaborativi che ha installato per dar seguito a un elevatissimo numero di applicazioni. In azienda, infatti, operano oltre 100 cobot Universal Robots impiegati in moltissime operazioni tra cui gestione materiali, asservimento macchine, movimentazione e applicazione di decalcomanie, sbavatura, asservimento di sistemi di visione, serraggio bulloni, dosatura e sigillatura, saldatura.
L’ambito applicativo ideale per i cobot
La necessità di automatizzare in maniera così intensiva la produzione deriva da una caratteristica intrinseca nella modalità produttiva dei motocicli. La motociclistica, infatti, richiede molte fasi nel processo produttivo, spesso svolte in spazi ridotti, e presuppone grande precisione operativa che, tuttavia, spesso si affianca alla necessità di spostare carichi onerosi per gli operatori. È dunque il contesto giusto per la robotizzazione che, come caratteristiche di base, è in grado di assolvere una serie di compiti onerosi con estrema precisione e ripetibilità. Nel caso di Bajaj, inoltre, la necessità di un posto di lavoro più ergonomico e meno logorante è particolarmente sentita, in considerazione dell’alto numero di donne impiegate in azienda. La scelta della robotica è stata dunque dettata da un’esigenza di automazione e standardizzazione di processi complessi a elevata precisione, ma la scelta della tipologia di robot, ovvero quelli collaborativi forniti da Universal Robots, ha risposto a diverse altre esigenze espresse da Bajaj. Spazi operativi ridotti, per esempio, hanno richiesto robot di piccola taglia in grado di essere installati in ogni posizione possibile, e l’elevato numero di operazioni da svolgere ha richiesto una flessibilità operativa e applicativa che le macchine di Universal Robots leggere, facili e veloci da installare e spostare all’interno del reparto, nonchè intuitive da programmare, hanno garantito.
Un valido “collega”
Quelli appena descritti sono i motivi, uniti alla sicurezza garantita dalle macchine UR, che hanno spinto Bajaj a scegliere Universal Robots. Ai vantaggi produttivi se ne sono poi affiancati degli altri. L’azienda ha, infatti, osservato la riduzione della fatica del lavoro svolto dalle operatrici, che possono oggi contare su un valido “collega” in grado di sostituirle nei compiti più gravosi e di operare accanto a loro senza l’ausilio di barriere protettive, un ridotto consumo energetico complessivo (i robot Universal Robots funzionano, infatti, a 220 V e hanno assorbimenti di 1/10 rispetto a un normale asciugacapelli in commercio), l’assenza di costi connessi alla manutenzione dei cobot che, al contrario, si sono dimostrati molto affidabili, e un rapido ritorno sull’investimento che ha spinto l’azienda a estendere il numero di robot collaborativi presenti nei propri impianti.
I cobot Universal Robots, infatti, grazie all’immediata installazione in produzione, alla semplicità di programmazione e gestione e alla flessibilità tanto applicativa quanto di spostamento nei layout produttivi in pochissimo tempo, sono in grado di garantire un rapidissimo rientro sull’investimento, stimato in media in 195 giorni, ovvero poco più di sei mesi.
Collaborativi e user-friendly
Universal Robots è il risultato di numerosi anni di intensa ricerca e sviluppo presso il cluster di successo della robotica danese, sito ad Odense. L’Azienda è stata fondata nel 2005 dall’attuale CTO, Esben Østergaard, che voleva rendere il mondo della robotica industriale accessibile a tutti tramite robot compatti e versatili, user-friendly, venduti a un prezzo ragionevole, collaborativi e sicuri per automatizzare quasi ogni processo industriale. Il portafoglio prodotti include i robot collaborativi UR3, UR5 e UR10, cosi chiamati in base alla loro capacità di carico in chili. Dal momento del lancio del primo robot UR nel dicembre 2008, l’azienda è cresciuta considerevolmente grazie ai propri robot collaborativi user-friendly, vendendoli in oltre 50 Paesi nel Mondo. A oggi il parco di robot collaborativi installati è superiore alle 12.000 unità.