Più System Integrator che Dealer!

Homberger, attraverso la sua Divisione Robotica, è, dal gennaio di quest’anno, partner tecnologico di Doosan Robotics. Obiettivo della partnership è spingere e promuovere in modo adeguato nel nostro
Paese la gamma di cobot del colosso coreano. Una gamma innovativa per design e caratteristiche che distribuirà con un approccio al mercato più simile a quello di un system integrator che di un dealer.

di Mario Lepo

È Homberger il partner scelto da Doosan Robotics per l’Italia. A darne notizia è la stessa Homberger, selezionata dal colosso coreano per distribuire i suoi cobot su quello che considera uno dei mercati a maggior potenziale applicativo d’Europa per quanto concerne la robotica collaborativa. Dall’alto dei suoi 110 anni di storia, Homberger, attraverso la sua Divisione Robotica è stata, infatti, ritenuta la struttura più adatta per spingere e promuovere in modo adeguato quella che l’ultima edizione di Automatica – a Monaco – ha indicato essere la gamma di cobot più diversificata al mondo con una capacità di carico da 6 a 15 kg e un raggio d’azione da 0,9 a 1,7 m a seconda del modello.

Dei dealer molto prossimi al System Integrator
“Doosan Robotics è emanazione diretta di Doosan Corporation per tutto ciò che concerne il mondo della robotica ed essere stati scelti da un colosso di tale portata è per noi motivo d’orgoglio poiché siamo stati misurati per la solidità aziendale, per le conoscenze e per il progetto di sviluppo che abbiamo in atto” afferma Gianni Ossola, Sales Manager di Homberger.
Questa nuova partnership certifica in un certo senso l’ottimo lavoro svolto in questi due anni dalla nostra Divisione Robotica di Homberger che, nonostante la giovane età, si è distinta, fin da subito, per professionalità, affidabilità e capacità di affiancare e accompagnare il cliente in ogni esigenza di processo.
“La decisione di Doosan Robotics ci responsabilizza anche poiché l’obiettivo a medio/lungo termine è piuttosto ambizioso e non mancano certo i competitor” prosegue Ossola. “Siamo però la struttura ideale per proporci sul mercato italiano con un approccio differente che ci vedrà operare come “semplici” dealer, ma anche, come veri System Integrator capaci di fornire al cliente un servizio mirato alla fattibilità della sua applicazione attraverso studi di fattibilità, prove pratiche di laboratorio e la ricerca di nuove tecnologie risolutive ampliando, allo stesso tempo, il nostro network di competenze”. “Per questo – continua Ossola – possiamo contare su un team di persone preparate e, ciò nonostante, in continua formazione professionale oltre che su una gamma di quattro macchine caratterizzate da un buon rapporto prezzo/prestazioni e da scelte costruttive innovative sotto diversi aspetti. Mi riferisco per esempio al design dei cobot Doosan che è stato premiato per due anni consecutivi (2017 e 2018) con il “Red Dot Design Award”; oppure al fatto che il modello M1509 sia il cobot con il payload più elevato del mercato con i 15 kg, per proseguire con il modello M0617 che, dall’alto del suo braccio da 1,7 m, si candida autorevolmente come il cobot più efficiente per tutte le applicazioni di palletizzazione”.
I cobot Doosan sono robot innovativi e affidabili grazie al loro eccellente controllo; sono molto leggeri e quindi controllabili anche con una sola mano anche grazie al corpo macchina privo di spigoli con applicazione di motivi antiscivolo, garanzia di presa ottimale e prevenzione dello scivolamento.

Fautori delle Applicazioni Collaborative Sicure
Le premesse per fare un ottimo lavoro ci sono tutte, partnership tecnologiche comprese. Homberger può così approcciare il mercato proponendo applicazioni collaborative e non solo dei robot collaborativi, se pur di qualità certificata come quelli di Doosan Robotics.
“L’approccio al mercato – spiega nuovamente Gianni Ossola – sarà improntato sulla qualità dei nostri prodotti e sulla sicurezza delle soluzioni che proporremo. Teniamo molto all’espressione “applicazione collaborativa”, ma ci adopereremo per trasformarla nel paradigma “Applicazione Collaborativa Sicura™” ossia con il minimo rischio residuo per l’operatore; questo sarà uno dei nostri obiettivi primari”.
“La rivoluzione imposta dall’Industria 4.0 – conclude Ossola – è, di fatto, un processo tuttora in atto anche in Italia e il cobot è uno degli attori chiave in questo nuovo processo di automatizzazione che prevede sistemi produttivi collaborativi in cui operatori “aumentati» – scaricati dai lavori a basso valore aggiunto – sono liberi di pensare e in sicurezza … creare”.

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