Innovazioni o rivoluzione? L’automotive di fronte a un bivio

Nell’automotive è in atto un’evoluzione o è più corretto parlare di rivoluzione? Quanto gli stravolgimenti normativi o politici (pensiamo alle limitazioni anti-inquinamento o al dieselgate) stanno sconvolgendo i piani dei costruttori di auto? Quanto è lontano il tempo dell’auto elettrica di massa? E tutto questo che impatto avrà sul settore delle macchine utensili?

Tante domande hanno generato una interessante tavola rotonda, presso la sede di UCIMU-Sistemi per produrre lo scorso 26 febbraio, durante la quale si è ragionato, non solo a breve termine ma anche nel medio-lungo periodo, sul futuro dell’automotive e, ovviamente, sulle ricadute per i costruttori di macchine utensili o di componentistica per l’auto.

Tenendo presente che, come mostrano con una certa chiarezza i dati, oggi l’automotive è un settore di sbocco di fondamentale importanza nell’economia complessiva delle macchine di produzione. Per farla breve, infatti, dove c’è consumo di macchine utensili c’è produzione di auto, e i maggiori consumatori di macchine utensili al mondo (Cina, USA, Germania) sono, non a caso, nazioni di primo piano nella produzione e nel consumo di automobili.

Angelo Di Iorio (ABB), Francesco Mosca (AMMA, Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate), Gianluca Giovanelli (MCM Machining Centers Manufacturing SpA) e Paolo Steparava (Steparava SpA), partendo da diversi punti di vista, hanno ragionato su veicoli elettrici, sensorizzazione, veicoli a guida autonoma, servitizzazione, car sharing, noleggio a lungo termine e altre tendenze e innovazioni che stanno già manifestando i primi effetti anche sul modo in cui le auto vengono concepite e realizzate. Mauro Coppini, direttore di FormulaPassion, ha moderato il dibattito.

Sul prossimo numero di Deformazione potrete leggere il report completo dell’evento.

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